Infortuni sul lavoro: le osservazioni dell'Ance presso la Commissione parlamentare d’inchiesta del Senato
12/11/2010
Si è tenuta il 10 novembre scorso l'audizione dell'Ance presso la
Commissione parlamentare d'inchiesta del Senato sul fenomeno degli
infortuni sul lavoro, sul tema della salute e della sicurezza del
lavoro nel settore degli appalti e dei subappalti, con particolare
riferimento alle questioni legate all'utilizzo del massimo ribasso
d'asta come criterio di selezione delle offerte di gara.
Il Dott. Gabriele Buia, Vicepresidente per le Relazioni sociali e gli Affari sociali, che ha guidato la delegazione associativa, ha evidenziato, in premessa, che il settore dell'edilizia ha registrato una diminuzione degli infortuni in termini di incidenza rispetto al numero degli occupati, passando dal 40,7% nel 2008 al 34 % nel 2009. Nonostante il dato positivo la dimensione del fenomeno resta ancora alta, occorre quindi proseguire nella strada della lotta al sommerso e della garanzia della tutela della salute dei lavoratori.
Al riguardo, fondamentale sarà l'introduzione della patente a punti, prevista dal Testo unico sulla sicurezza, che non dovrà rappresentare un mero mezzo punitivo ma essere inserita in un contesto più ampio di incentivo al meccanismo premiale. Occorrerà, nello specifico, prevedere un meccanismo premiale per le imprese che operano nella regolarità e nell'attuazione di tutte quelle misure necessarie e fondamentali per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, anche attraverso l'adozione di strumenti e azioni ulteriori a favore della sicurezza nei cantieri, così come prevedere incentivi alle imprese che investono in sistemi di sicurezza e nuove tecnologie sempre più all'avanguardia.
Riguardo all'attuale quadro normativo, il Vicepresidente ha rilevato che in tema di appalti pubblici o privati la normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro ha definito chiaramente gli obblighi dei soggetti coinvolti nella gestione di un appalto di lavori, rafforzando l'importanza dell'adozione di misure di prevenzione sin dalla fase preliminare della progettazione e dell'affidamento dei lavori.
Le disposizioni normative non sempre sono però correttamente attuate dai committenti.
In particolare, l'ANCE denuncia da sempre la non completa elaborazione dei piani di sicurezza e coordinamento da parte dei coordinatori per la progettazione e la conseguente incompleta stima dei costi della sicurezza, con conseguenze negative anche in fase di esecuzione dei lavori.
Su tale importante strumento di pianificazione della sicurezza, si ravvisa, altresì, uno svuotamento di contenuto, essendo stata apportata dal legislatore una modifica sostanziale all'Allegato XV al D.Lgs 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza) che tratta dei Piani di sicurezza e di coordinamento (PSC), dei Piani operativi di sicurezza e della stima dei costi per la sicurezza, con la quale è stato introdotto il concetto secondo il quale il coordinatore della sicurezza per la progettazione, durante la redazione del piano di sicurezza e di coordinamento debba tener conto dei rischi presenti ad eccezione di quelli specifici propri dell'attività delle imprese. Tale valutazione parziale ha delle ripercussioni anche sulla stima dei relativi costi che possono essere pertanto soggetti a ribasso, con una conseguente riduzione delle misure di tutela per i lavoratori oltreché una legittimazione dei comportamenti scorretti delle imprese meno virtuose.
E', quindi, necessario riconfermare la validità della prassi finora seguita di ricomprendere nel PSC, in riferimento alle singole lavorazioni effettuate nello specifico cantiere, l'analisi dei rischi presenti, la conseguente individuazione delle misure di sicurezza per farvi fronte e la stima dei costi relativi.
In tema di appalti pubblici, al fine di contrastare gli eccessivi ribassi il Dott.Buia ha sostenuto, inoltre, l'opportunità, per gli appalti di rilevanza nazionale, di prevedere una modifica normativa in tema di individuazione della soglia di anomalia. Occorrerebbe, infatti, adottare un metodo che rimetta la determinazione di detta soglia, oltre la quale si deve procedere all'esclusione automatica delle offerte, al sorteggio, dopo la presentazione delle offerte stesse e prima dell'apertura delle buste, del criterio da adottare. Al riguardo ha quindi illustrato i criteri del sorteggio, al fine di evitare possibili collusioni tra i concorrenti volti a pilotare la determinazione della soglia.
Sull'impegno per incrementare la cultura della sicurezza ha evidenziato l'importanza della sinergia delle parti sociali e, quindi, il ruolo fondamentale degli enti bilaterali.
In quest'ambito ha ricordato i Comitati Paritetici territoriali cui, con l'ultima contrattazione, è stata nuovamente affidata l'azione di consulenza e di assistenza alle imprese in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, le Casse Edili e la CNCE che svolge un ruolo importante nell'attuazione del sistema della congruità ed il Formedil impegnato, tramite le Scuole Edili, alla diffusione della cultura della formazione e della sicurezza nei cantieri, per il quale è stato confermato anche il progetto delle 16Ore di formazione preassuntiva, fondamentali per scongiurare, l'entrata in cantiere di personale impreparato e non formato sui rudimenti principali dell'attività edile.
In materia di costo del lavoro, Il Dott.Buia ha sottolineato la necessità di un abbassamento della forbice esistente tra quello dei lavoratori autonomi impegnati nel settore e quello relativo ai lavoratori subordinati, anomalia che produce non trascurabili ripercussioni anche sul fenomeno dell'evasione contributiva e dell'osservanza degli obblighi in materia di formazione e sicurezza sul lavoro.Basti pensare che in termini di aliquote contributive previdenziali il peso contributivo Inps a carico dell'impresa per un lavoratore subordinato è del 34,98% a fronte del 20% del lavoratore autonomo.
L'omogeneizzazione tra autonomi e subordinati dovrebbe riguardare, altresì, le previsioni in termini di obblighi nella formazione e nella sicurezza.
Si allega il testo del Documento con il contributo dell'Ance consegnato agli atti della Commissione.
Fonte: www.ance.it
© Riproduzione riservata
Il Dott. Gabriele Buia, Vicepresidente per le Relazioni sociali e gli Affari sociali, che ha guidato la delegazione associativa, ha evidenziato, in premessa, che il settore dell'edilizia ha registrato una diminuzione degli infortuni in termini di incidenza rispetto al numero degli occupati, passando dal 40,7% nel 2008 al 34 % nel 2009. Nonostante il dato positivo la dimensione del fenomeno resta ancora alta, occorre quindi proseguire nella strada della lotta al sommerso e della garanzia della tutela della salute dei lavoratori.
Al riguardo, fondamentale sarà l'introduzione della patente a punti, prevista dal Testo unico sulla sicurezza, che non dovrà rappresentare un mero mezzo punitivo ma essere inserita in un contesto più ampio di incentivo al meccanismo premiale. Occorrerà, nello specifico, prevedere un meccanismo premiale per le imprese che operano nella regolarità e nell'attuazione di tutte quelle misure necessarie e fondamentali per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, anche attraverso l'adozione di strumenti e azioni ulteriori a favore della sicurezza nei cantieri, così come prevedere incentivi alle imprese che investono in sistemi di sicurezza e nuove tecnologie sempre più all'avanguardia.
Riguardo all'attuale quadro normativo, il Vicepresidente ha rilevato che in tema di appalti pubblici o privati la normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro ha definito chiaramente gli obblighi dei soggetti coinvolti nella gestione di un appalto di lavori, rafforzando l'importanza dell'adozione di misure di prevenzione sin dalla fase preliminare della progettazione e dell'affidamento dei lavori.
Le disposizioni normative non sempre sono però correttamente attuate dai committenti.
In particolare, l'ANCE denuncia da sempre la non completa elaborazione dei piani di sicurezza e coordinamento da parte dei coordinatori per la progettazione e la conseguente incompleta stima dei costi della sicurezza, con conseguenze negative anche in fase di esecuzione dei lavori.
Su tale importante strumento di pianificazione della sicurezza, si ravvisa, altresì, uno svuotamento di contenuto, essendo stata apportata dal legislatore una modifica sostanziale all'Allegato XV al D.Lgs 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza) che tratta dei Piani di sicurezza e di coordinamento (PSC), dei Piani operativi di sicurezza e della stima dei costi per la sicurezza, con la quale è stato introdotto il concetto secondo il quale il coordinatore della sicurezza per la progettazione, durante la redazione del piano di sicurezza e di coordinamento debba tener conto dei rischi presenti ad eccezione di quelli specifici propri dell'attività delle imprese. Tale valutazione parziale ha delle ripercussioni anche sulla stima dei relativi costi che possono essere pertanto soggetti a ribasso, con una conseguente riduzione delle misure di tutela per i lavoratori oltreché una legittimazione dei comportamenti scorretti delle imprese meno virtuose.
E', quindi, necessario riconfermare la validità della prassi finora seguita di ricomprendere nel PSC, in riferimento alle singole lavorazioni effettuate nello specifico cantiere, l'analisi dei rischi presenti, la conseguente individuazione delle misure di sicurezza per farvi fronte e la stima dei costi relativi.
In tema di appalti pubblici, al fine di contrastare gli eccessivi ribassi il Dott.Buia ha sostenuto, inoltre, l'opportunità, per gli appalti di rilevanza nazionale, di prevedere una modifica normativa in tema di individuazione della soglia di anomalia. Occorrerebbe, infatti, adottare un metodo che rimetta la determinazione di detta soglia, oltre la quale si deve procedere all'esclusione automatica delle offerte, al sorteggio, dopo la presentazione delle offerte stesse e prima dell'apertura delle buste, del criterio da adottare. Al riguardo ha quindi illustrato i criteri del sorteggio, al fine di evitare possibili collusioni tra i concorrenti volti a pilotare la determinazione della soglia.
Sull'impegno per incrementare la cultura della sicurezza ha evidenziato l'importanza della sinergia delle parti sociali e, quindi, il ruolo fondamentale degli enti bilaterali.
In quest'ambito ha ricordato i Comitati Paritetici territoriali cui, con l'ultima contrattazione, è stata nuovamente affidata l'azione di consulenza e di assistenza alle imprese in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, le Casse Edili e la CNCE che svolge un ruolo importante nell'attuazione del sistema della congruità ed il Formedil impegnato, tramite le Scuole Edili, alla diffusione della cultura della formazione e della sicurezza nei cantieri, per il quale è stato confermato anche il progetto delle 16Ore di formazione preassuntiva, fondamentali per scongiurare, l'entrata in cantiere di personale impreparato e non formato sui rudimenti principali dell'attività edile.
In materia di costo del lavoro, Il Dott.Buia ha sottolineato la necessità di un abbassamento della forbice esistente tra quello dei lavoratori autonomi impegnati nel settore e quello relativo ai lavoratori subordinati, anomalia che produce non trascurabili ripercussioni anche sul fenomeno dell'evasione contributiva e dell'osservanza degli obblighi in materia di formazione e sicurezza sul lavoro.Basti pensare che in termini di aliquote contributive previdenziali il peso contributivo Inps a carico dell'impresa per un lavoratore subordinato è del 34,98% a fronte del 20% del lavoratore autonomo.
L'omogeneizzazione tra autonomi e subordinati dovrebbe riguardare, altresì, le previsioni in termini di obblighi nella formazione e nella sicurezza.
Si allega il testo del Documento con il contributo dell'Ance consegnato agli atti della Commissione.
Fonte: www.ance.it
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