Ingegneri: Da oggi a Bari il via al 56° Congresso nazionale

06/09/2011

Presentato ieri nella sala stampa dello Stadio San Nicola di Bari con una Conferenza stampa il Congresso nazionale degli Ingegneri. Milleduecento professionisti sono attesi da oggi in Puglia per rivendicare il proprio ruolo nella crescita di un Paese in difficoltà.
"Sarà un momento di riflessione che non riguarda solo i professionisti iscritti all'Albo, ma i cittadini e il Paese". Con queste parole il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, Domenico Perrini, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del 56° Congresso Nazionale degli Ingegneri (in programma a Bari, al Teatro Petruzzelli, dal 7 al 9 settembre), tenutasi ieri mattina nella sala stampa dello stadio San Nicola.
Ai giornalisti, Perrini e il presidente del Centro Studi del Consiglio Nazionale (CNI), Romeo La Pietra, hanno anticipato i temi della manifestazione, intitolata "Più ingegneria nel futuro dell'Italia", che attirerà nel capoluogo pugliese circa 1.200 professionisti provenienti da tutta la penisola.

Nella tre giorni di lavori saranno affrontati svariati temi, relativi per la prima volta nella storia dei Congressi a ciascuno dei settori in cui si articola l'Albo degli Ingegneri. "Un Congresso innovativo per forma e contenuti e calato nell'attuale situazione critica del Paese", ha sottolineato La Pietra.
Per il settore civile-ambientale si parlerà del recupero del patrimonio infrastrutturale e architettonico esistente. "Non si tratta solo di riabilitare il patrimonio architettonico ma anche quello che riguarda il trasporto su ferro, su strada e marittimo - ha evidenziato Perrini - e qui in Puglia abbiamo il problema del nodo ferroviario di Bari, del binario unico che collega i Comuni dell'entroterra fra loro e con i capoluoghi, delle infrastrutture mancanti o inadeguate".
Per l’ingegneria industriale il dibattito sarà incentrato sul tema dell'energia: dalla questione energetica (di grande attualità, specie alla luce del recente referendum sul nucleare) alle fonti tradizionali e rinnovabili, dall'efficienza energetica alla mobilità sostenibile. "Risorse e incentivi - ha ammonito La Pietra - andrebbero indirizzati alle fasi della ricerca e dello sviluppo, non a quella della commercializzazione. Solo così si investirebbe sul Sistema Paese".
Per l'ingegneria dell'informazione ci si concentrerà infine sulla sicurezza dei sistemi informatici. Un settore per il quale, come precisato ancora da La Pietra, "attualmente non sono previste responsabilità individuali".
La chiusura sarà dedicata al tema della riforma della professione e alla necessità di conservare gli ordini, che - ha precisato Perrini - "non sono organismi corporativi ma strutture istituite a difesa dell'utenza".

Fonte: www.congressonazionaleingegneri2011.it


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