Ingegneri verso il 2020: la sfida è iniziata
10/09/2012
Si apre mercoledì 12 settembre l'assise nazionale di categoria che
proseguirà fino al 14 al Palacongressi di Rimini. E' l'evoluzione
tecnologica che attende gli ingegneri nel prossimo futuro il filo
rosso del 57° Congresso. Tra gli ospiti Francesco Karrer,
Presidente del Consiglio Superiore LL.PP, Franco Gabrielli, Capo
del Dipartimento della Protezione Civile, e Salvatore Settis,
storico dell'arte.
Come coniugare lo sviluppo del Paese ad una fase di così grave instabilità finanziaria ed economica, in un contesto caratterizzato peraltro da risorse finite e da criticità ambientali sempre più stringenti? Come cogliere la sfida dell'innovazione tecnologica che pervaderà i tre settori ingegneristici per eccellenza - quello edile, industriale ed elettronico - in un mercato del lavoro bloccato, di fatto, "chiuso" alle nuove generazioni che più possono apportare una ventata di cambiamento? Sono questi i temi svolti e che sono anche il filo conduttore del 57° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d'Italia "Noi ci siamo. Ingegneria: tutela e sviluppo" che chiama a raccolta, quest'anno a Rimini al Palacongressi, dal 12 al 14 settembre, millecinquecento tecnici provenienti da tutto il Paese, tra ingegneri liberi professionisti, dipendenti di enti pubblici e docenti.
Anno 2020: le tendenze innovative del futuro, in primis la rivoluzione dei materiali per la progettazione, poi l'automatizzazione dei servizi come nel caso del trasporto pubblico su rotaia senza conducente ma anche la diffusione della reti intelligenti, ovvero l'"internet delle cose", che pervaderà altri settori oltre a quello della domotica. E' lo scenario nell'ambito del quale si misurerà il mondo dell'ingegneria. Tecnologie ologrammatiche, piattaforme di collaborazione multidisciplinare e multinazionale, applicazioni digitali così cambierà la vita degli ingegneri, quasi catapultati in un film di fantascienza, come verrà svelato nel corso delle specifiche tavole rotonde e nelle varie sessioni di approfondimento in programma nella tre giorni di congresso.
Una spinta tecnologia dunque che avrà un forte impatto sul lavoro e le professionalità in gioco. Medicina, agricoltura, sicurezza ambientale, controllo del territorio, sistemi informatici, civili e industriali: ogni campo di attività ingegneristico conoscerà un'evoluzione in termini di prestazioni e di servizi, soprattutto nei settori della sostenibilità e del green.
Un simposio, in definitiva, di straordinario valore non solo per la categoria, alla luce anche della recente approvazione della riforma delle professioni, ma anche per la stessa Italia. E non mancheranno certo ospiti di spicco con cui aprire il dibattito. Ad inaugurare i lavori del Congresso sarà Marco Manfroni, Presidente dell'Ordine di Rimini, cui seguirà il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano. Tra i relatori da segnalare Francesco Karrer, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale ed anche Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte.
"Noi ci siamo. Ingegneria: tutela e sviluppo" non solo il 57° Congresso nazionale degli ingegneri, ma soprattutto un avamposto per proiettarsi verso il futuro.
© Riproduzione riservata
Come coniugare lo sviluppo del Paese ad una fase di così grave instabilità finanziaria ed economica, in un contesto caratterizzato peraltro da risorse finite e da criticità ambientali sempre più stringenti? Come cogliere la sfida dell'innovazione tecnologica che pervaderà i tre settori ingegneristici per eccellenza - quello edile, industriale ed elettronico - in un mercato del lavoro bloccato, di fatto, "chiuso" alle nuove generazioni che più possono apportare una ventata di cambiamento? Sono questi i temi svolti e che sono anche il filo conduttore del 57° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d'Italia "Noi ci siamo. Ingegneria: tutela e sviluppo" che chiama a raccolta, quest'anno a Rimini al Palacongressi, dal 12 al 14 settembre, millecinquecento tecnici provenienti da tutto il Paese, tra ingegneri liberi professionisti, dipendenti di enti pubblici e docenti.
Anno 2020: le tendenze innovative del futuro, in primis la rivoluzione dei materiali per la progettazione, poi l'automatizzazione dei servizi come nel caso del trasporto pubblico su rotaia senza conducente ma anche la diffusione della reti intelligenti, ovvero l'"internet delle cose", che pervaderà altri settori oltre a quello della domotica. E' lo scenario nell'ambito del quale si misurerà il mondo dell'ingegneria. Tecnologie ologrammatiche, piattaforme di collaborazione multidisciplinare e multinazionale, applicazioni digitali così cambierà la vita degli ingegneri, quasi catapultati in un film di fantascienza, come verrà svelato nel corso delle specifiche tavole rotonde e nelle varie sessioni di approfondimento in programma nella tre giorni di congresso.
Una spinta tecnologia dunque che avrà un forte impatto sul lavoro e le professionalità in gioco. Medicina, agricoltura, sicurezza ambientale, controllo del territorio, sistemi informatici, civili e industriali: ogni campo di attività ingegneristico conoscerà un'evoluzione in termini di prestazioni e di servizi, soprattutto nei settori della sostenibilità e del green.
Un simposio, in definitiva, di straordinario valore non solo per la categoria, alla luce anche della recente approvazione della riforma delle professioni, ma anche per la stessa Italia. E non mancheranno certo ospiti di spicco con cui aprire il dibattito. Ad inaugurare i lavori del Congresso sarà Marco Manfroni, Presidente dell'Ordine di Rimini, cui seguirà il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano. Tra i relatori da segnalare Francesco Karrer, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale ed anche Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte.
"Noi ci siamo. Ingegneria: tutela e sviluppo" non solo il 57° Congresso nazionale degli ingegneri, ma soprattutto un avamposto per proiettarsi verso il futuro.
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