Istat: Indici prezzi al consumo dicembre 2009
18/01/2010
L'Istat ha comunicato ieri il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Dicembre 2009;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Dicembre
2009 sul valore di 135,8 con una piccola variazione
positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,1% e quella annua del+1,0%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Dicembre 2009 ed il 14 Gennaio 2010, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2008 dello 2,224907 %. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo0,750% e l'indice biennale al 2,250%.
L'Istat spiega che, nel mese di dicembre 2009, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 1,6 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,9 %) e Trasporti (+ 0,5%).
Variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Abbigliamento e calzature, Servizi sanitari e spese per la salute e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono registrate nei capitoli Comunicazioni (- 0,4 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 0,2 %) Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Servizi ricettivi e di ristorazione (- 0,1 % per entrambi).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 4,3 %), Servizi sanitari e spese per la salute e Altri beni e servizi (+ 3,0 % per entrambi) e Istruzione (+ 2,3 %).
Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 2,2 %).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Trieste (+ 2,6 %), Napoli (+ 2,4 %) e Reggio Calabria (+ 2,0 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Bologna (nulla), Bari (+ 0,2 %), Venezia e Milano (+ 0,4 % per entrambe).
I prossimi indici saranno pubblicati il 24 febbraio 2010.
© Riproduzione riservata
La variazione mensile è stata del + 0,1% e quella annua del+1,0%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Dicembre 2009 ed il 14 Gennaio 2010, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2008 dello 2,224907 %. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo0,750% e l'indice biennale al 2,250%.
L'Istat spiega che, nel mese di dicembre 2009, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 1,6 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,9 %) e Trasporti (+ 0,5%).
Variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Abbigliamento e calzature, Servizi sanitari e spese per la salute e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono registrate nei capitoli Comunicazioni (- 0,4 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 0,2 %) Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Servizi ricettivi e di ristorazione (- 0,1 % per entrambi).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 4,3 %), Servizi sanitari e spese per la salute e Altri beni e servizi (+ 3,0 % per entrambi) e Istruzione (+ 2,3 %).
Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 2,2 %).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Trieste (+ 2,6 %), Napoli (+ 2,4 %) e Reggio Calabria (+ 2,0 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Bologna (nulla), Bari (+ 0,2 %), Venezia e Milano (+ 0,4 % per entrambe).
I prossimi indici saranno pubblicati il 24 febbraio 2010.
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