Istat: Indici prezzi al consumo dicembre 2012
16/01/2013
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Dicembre 2012;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Dicembre
2012 con la nuova base 2010 sul valore di 106,50 una
variazione negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata pari allo+ 0,3 % e quella annua del + 2,4 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Dicembre 2012 ed il 14 Gennaio 2013, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2011 del 3,302885%.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato al 1,800 % e l'indice biennale al 4,200 %.
L'Istat spiega che, nel mese di dicembre 2012, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Trasporti (+ 1,2 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Comunicazioni (+ 0,3 % per entrambi), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,2 % per entrambi), e Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,1 %).
Variazioni nullesi sono verificate nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abbigliamento e calzature, Mobili articoli e servizi per la casa, Istruzione e Altri beni e servizi.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nel capitolo Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,1 %),.
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 6,4 %), Trasporti (+ 4,6 %) e Istruzione (+ 3,0 %).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Altri beni e servizi (+ 1,3 %), Abbigliamento e calzature e Mobili articoli e servizi per la casa (+ 1,5 % per entrambi), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,6 %), e Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Bevande alcoliche e tabacchi, (+ 2,6 per entrambi %).
Quelli nulli non si sono registrati in nessun capitolo.
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nel capitolo Comunicazioni (- 0,9 %), nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,2 %) e nel capitolo Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,1 %).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Reggio Calabria (+ 4,0 %), Genova (+ 3,5 %), Potenza e Trento (+ 2,9 % per entrambe), Perugia (+ 2,8 %), Bologna e Venezia (+ 2,7 % per entrambe), Ancona(+ 2,6 %), Bari e Trieste (+ 2,5 per entrambe), Cagliari, Roma e Torino (+ 2,3 % per tutte e tre), Palermo, (+ 2,2 %), Milano (+ 2,0 %), Napoli (+ 1,9 %), Campobasso e Aosta (+ 1,8 % per entrambe) e Firenze (+ 1,7 %),.
I prossimi indici saranno pubblicati il 22 febbraio 2013.
© Riproduzione riservata
La variazione mensile è stata pari allo+ 0,3 % e quella annua del + 2,4 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Dicembre 2012 ed il 14 Gennaio 2013, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2011 del 3,302885%.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato al 1,800 % e l'indice biennale al 4,200 %.
L'Istat spiega che, nel mese di dicembre 2012, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Trasporti (+ 1,2 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Comunicazioni (+ 0,3 % per entrambi), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,2 % per entrambi), e Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,1 %).
Variazioni nullesi sono verificate nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abbigliamento e calzature, Mobili articoli e servizi per la casa, Istruzione e Altri beni e servizi.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nel capitolo Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,1 %),.
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 6,4 %), Trasporti (+ 4,6 %) e Istruzione (+ 3,0 %).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Altri beni e servizi (+ 1,3 %), Abbigliamento e calzature e Mobili articoli e servizi per la casa (+ 1,5 % per entrambi), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,6 %), e Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Bevande alcoliche e tabacchi, (+ 2,6 per entrambi %).
Quelli nulli non si sono registrati in nessun capitolo.
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nel capitolo Comunicazioni (- 0,9 %), nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,2 %) e nel capitolo Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,1 %).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Reggio Calabria (+ 4,0 %), Genova (+ 3,5 %), Potenza e Trento (+ 2,9 % per entrambe), Perugia (+ 2,8 %), Bologna e Venezia (+ 2,7 % per entrambe), Ancona(+ 2,6 %), Bari e Trieste (+ 2,5 per entrambe), Cagliari, Roma e Torino (+ 2,3 % per tutte e tre), Palermo, (+ 2,2 %), Milano (+ 2,0 %), Napoli (+ 1,9 %), Campobasso e Aosta (+ 1,8 % per entrambe) e Firenze (+ 1,7 %),.
I prossimi indici saranno pubblicati il 22 febbraio 2013.
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