Istat: Indici prezzi al consumo febbraio 2010
17/03/2010
L'Istat ha comunicato ieri il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Febbraio 2010;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Febbraio
2010 sul valore di 136,2 con una piccola variazione
positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,1% e quella annua del +1,3%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Febbraio 2010 ed il 14 Marzo 2010, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2009 dello 0,470913%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 0,975% e l'indice biennale al 2,100%.
L'Istat spiega che, nel mese di febbraio 2010, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Comunicazioni (+ 0,7 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,3% per entrambi) e Altri beni e servizi (+ 0,2 %) e.
Variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature, Istruzione e Servizi ricettivi e di ristorazione.
Una variazione congiunturale negativa si è registrata nel capitolo Trasporti (- 0,1 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (+ 3,5 %), Bevande alcoliche e tabacchi (+ 3,3 %), e Altri beni e servizi (+ 3,0 %).
Una variazione tendenziale nulla si è registrata nel capitolo Comunicazioni.
Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 1,4 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Trieste (+ 2,4 %), Aosta e Napoli (+ 2,2 %per entrambe) e Perugia (+ 1,7 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Bari (+ 0,3 %), Milano, Bologna e Potenza (+ 0,6 %per tutte e tre) e Firenze (+ 0,8 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 17 aprile 2010.
© Riproduzione riservata
La variazione mensile è stata del + 0,1% e quella annua del +1,3%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Febbraio 2010 ed il 14 Marzo 2010, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2009 dello 0,470913%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 0,975% e l'indice biennale al 2,100%.
L'Istat spiega che, nel mese di febbraio 2010, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Comunicazioni (+ 0,7 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,3% per entrambi) e Altri beni e servizi (+ 0,2 %) e.
Variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature, Istruzione e Servizi ricettivi e di ristorazione.
Una variazione congiunturale negativa si è registrata nel capitolo Trasporti (- 0,1 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (+ 3,5 %), Bevande alcoliche e tabacchi (+ 3,3 %), e Altri beni e servizi (+ 3,0 %).
Una variazione tendenziale nulla si è registrata nel capitolo Comunicazioni.
Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 1,4 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Trieste (+ 2,4 %), Aosta e Napoli (+ 2,2 %per entrambe) e Perugia (+ 1,7 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Bari (+ 0,3 %), Milano, Bologna e Potenza (+ 0,6 %per tutte e tre) e Firenze (+ 0,8 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 17 aprile 2010.
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