LA CAMERA APPROVA UNA NUOVA LEGGE
29/10/2007
Giovedì 25 ottobre scorso la Camera dei deputati ha
approvato il testo unificato delle proposte di legge recante
riqualificazione e recupero dei centri storici (C550 ed
abbinate). Il provvedimento passa all'esame dell'altro ramo del
Parlamento.
La legge è stata approvata con 463 “si” e 6 astenuti su 469 presenti.
La legge è costituita da due soli articoli e precisamente dall’articolo 1 recante. “Recupero e valorizzazione dei centri storici e dall’articolo 2 riguardante il “Fondo nazionale per il recupero e la tutela dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia”.
Con l’articolo 1 si disciplinano i possibili interventi finalizzati al recupero, alla tutela e alla valorizzazione dei centri storici, come definiti dalla normativa vigente, che possono essere realizzati nei comuni con popolazione pari o inferiore a 200.000 abitanti. E`, poi, definito, al comma 4, il ruolo delle regioni, che possono prevedere forme di indirizzo e coordinamento finalizzate al recupero e alla valorizzazione dei centri storici, anche in relazione agli interventi integrati approvati dai comuni. Passando all’articolo 2, si segnala che esso dispone l’istituzione di un Fondo nazionale per il recupero e la tutela dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia. Sarà dunque affidato, ogni anno, ad un apposito bando di gara, destinato ai comuni che intendono promuovere gli interventi di cui all’articolo 1, il compito di provvedere alla ripartizione del Fondo, destinando una quota pari almeno al 50 per cento agli interventi per i comuni con popolazione pari o inferiore a 15.000 abitanti.
Ermete Realacci, deputato dell’ulivo ha commentato così l’approvazione della legge “E’ una legge che guarda al futuro. Una delle leve per rilanciare la competitività del nostro paese passa, infatti, per la valorizzazione delle nostre indentità, dei nostri centri storici, delle nostre città. Ci auguriamo che l’ampio consenso dimostrato dal Parlamento sia seguito da una rapida approvazione della legge anche in Senato”. “E’ importante”, prosegue Realacci, “che analogamente il Senato approvi in tempi rapidi anche la legge sui piccoli comuni, passata all’unanimità alla Camera lo scorso aprile. Sono entrambe leggi che partendo dalle nostre radici pensano al paese del domani”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Tino Iannuzzi, deputato dell’ulivo che ha dichiarato “Esprimo soddisfazione per l’approvazione all’unanimità del testo unificato sulla riqualificazione ed il recupero dei centri storici, che nasce da una proposta di legge di cui sono stato primo firmatario. Il testo prevede per i Comuni con popolazione fino a 200 mila abitanti interventi integrati pubblici e privati per la riqualificazione urbana di specifiche zone di particolare pregio, individuate nel perimetro dei centri storici. Gli interventi integrati prevedono il risanamento del patrimonio edilizio da parte dei privati, la realizzazione di opere pubbliche, la manutenzione di beni pubblici e il miglioramento di servizi. I privati sono incentivati ad investire facendo affidamento su finanziamenti pubblici per il recupero di quella parte del centro storico nonché su agevolazioni fiscali già operanti per la ristrutturazione degli immobili (detrazioni Irpef del 36%, Iva ridotta al 10%). Per il finanziamento della legge sono stati stanziati 75 milioni di euro nel triennio 2007/2009, dei quali la metà è destinata ai Comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti; l’altra metà è a vantaggio delle amministrazioni con popolazione compresa fra i 15 mila e i 200 mila abitanti, con priorità per quelli che investono direttamente una quota minima di risorse proprie. È un provvedimento fondamentale per una politica generale di rilancio e valorizzazione dei centri storici che sono una ricchezza unica e straordinaria del nostro Paese”.
© Riproduzione riservata
La legge è stata approvata con 463 “si” e 6 astenuti su 469 presenti.
La legge è costituita da due soli articoli e precisamente dall’articolo 1 recante. “Recupero e valorizzazione dei centri storici e dall’articolo 2 riguardante il “Fondo nazionale per il recupero e la tutela dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia”.
Con l’articolo 1 si disciplinano i possibili interventi finalizzati al recupero, alla tutela e alla valorizzazione dei centri storici, come definiti dalla normativa vigente, che possono essere realizzati nei comuni con popolazione pari o inferiore a 200.000 abitanti. E`, poi, definito, al comma 4, il ruolo delle regioni, che possono prevedere forme di indirizzo e coordinamento finalizzate al recupero e alla valorizzazione dei centri storici, anche in relazione agli interventi integrati approvati dai comuni. Passando all’articolo 2, si segnala che esso dispone l’istituzione di un Fondo nazionale per il recupero e la tutela dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia. Sarà dunque affidato, ogni anno, ad un apposito bando di gara, destinato ai comuni che intendono promuovere gli interventi di cui all’articolo 1, il compito di provvedere alla ripartizione del Fondo, destinando una quota pari almeno al 50 per cento agli interventi per i comuni con popolazione pari o inferiore a 15.000 abitanti.
Ermete Realacci, deputato dell’ulivo ha commentato così l’approvazione della legge “E’ una legge che guarda al futuro. Una delle leve per rilanciare la competitività del nostro paese passa, infatti, per la valorizzazione delle nostre indentità, dei nostri centri storici, delle nostre città. Ci auguriamo che l’ampio consenso dimostrato dal Parlamento sia seguito da una rapida approvazione della legge anche in Senato”. “E’ importante”, prosegue Realacci, “che analogamente il Senato approvi in tempi rapidi anche la legge sui piccoli comuni, passata all’unanimità alla Camera lo scorso aprile. Sono entrambe leggi che partendo dalle nostre radici pensano al paese del domani”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Tino Iannuzzi, deputato dell’ulivo che ha dichiarato “Esprimo soddisfazione per l’approvazione all’unanimità del testo unificato sulla riqualificazione ed il recupero dei centri storici, che nasce da una proposta di legge di cui sono stato primo firmatario. Il testo prevede per i Comuni con popolazione fino a 200 mila abitanti interventi integrati pubblici e privati per la riqualificazione urbana di specifiche zone di particolare pregio, individuate nel perimetro dei centri storici. Gli interventi integrati prevedono il risanamento del patrimonio edilizio da parte dei privati, la realizzazione di opere pubbliche, la manutenzione di beni pubblici e il miglioramento di servizi. I privati sono incentivati ad investire facendo affidamento su finanziamenti pubblici per il recupero di quella parte del centro storico nonché su agevolazioni fiscali già operanti per la ristrutturazione degli immobili (detrazioni Irpef del 36%, Iva ridotta al 10%). Per il finanziamento della legge sono stati stanziati 75 milioni di euro nel triennio 2007/2009, dei quali la metà è destinata ai Comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti; l’altra metà è a vantaggio delle amministrazioni con popolazione compresa fra i 15 mila e i 200 mila abitanti, con priorità per quelli che investono direttamente una quota minima di risorse proprie. È un provvedimento fondamentale per una politica generale di rilancio e valorizzazione dei centri storici che sono una ricchezza unica e straordinaria del nostro Paese”.
A cura di Paolo
Oreto
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