LA MONETA ELETTRONICA SI FA STRADA
08/06/2007
Secondo l’ABI gli italiani iniziano a fare largo uso di carte e
pagobancomat: 27 milioni sono, infatti, i pezzi emessi ed in
circolazione nel nostro paese.
Spesso, inoltre, i pagamenti superano i prelevamenti pagobancomat.
Il denaro contante, così, tende progressivamente alla pensione in quanto viene relegato ai soli acquisti al dettaglio quali shopping, spese mediche e rifornimenti di carburante.
I sistemi elettronici, invece, vengono maggiormente utilizzati per il pagamento di bollette, tasse e contributi.
Ma siamo ancora a livelli troppo bassi rispetto alla Germania, al Belgio, all’Olanda, alla Gran Bretagna ed alla Francia.
A settembre, così, l’ABI avvierà una campagna informativa sull’impiego della moneta elettronica, proprio perché ben dieci miliardi di euro vengono spesi per costi di gestione, assicurazione, trasporto e conteggio: fin troppo nel 2007.
Un supporto alla diffusione si avrà anche con le norme sulla tracciabilità dei compensi: il decreto Visco-Bersani a completo regime, infatti, contribuirà a stimolare un maggior uso delle carte di credito.
Occorre, però, agire sui costi che, attualmente non sono alla portata di tutti. Giglio Dal Borgo, direttore generale Italia American Express assicura che avvieranno una campagna per apposite convenzioni con studi professionali e piccole e medie imprese, “per consentire al consumatore/cliente di pagare con la carta anche le prestazioni professionali per le quali oggi vengono usati strumenti di pagamenti diversi”.
Occorre, inoltre, fare un’appropriata campagna di informazione per far sì che si conoscano perfettamente i costi a carico delle parti.
Ovviamente, infine, occorre fare i conti con i costi della transazione per l’esercente e, principalmente, con il sistema di sicurezza antifurto e anti frode.
Ad oggi sono stati fatti diversi importanti passi in avanti in questo senso: le carte contengono in memoria i comportamenti e le abitudini di spesa dei consumatori generando degli indici di rischio, ma la strada è ancora lunga!
© Riproduzione riservata
Spesso, inoltre, i pagamenti superano i prelevamenti pagobancomat.
Il denaro contante, così, tende progressivamente alla pensione in quanto viene relegato ai soli acquisti al dettaglio quali shopping, spese mediche e rifornimenti di carburante.
I sistemi elettronici, invece, vengono maggiormente utilizzati per il pagamento di bollette, tasse e contributi.
Ma siamo ancora a livelli troppo bassi rispetto alla Germania, al Belgio, all’Olanda, alla Gran Bretagna ed alla Francia.
A settembre, così, l’ABI avvierà una campagna informativa sull’impiego della moneta elettronica, proprio perché ben dieci miliardi di euro vengono spesi per costi di gestione, assicurazione, trasporto e conteggio: fin troppo nel 2007.
Un supporto alla diffusione si avrà anche con le norme sulla tracciabilità dei compensi: il decreto Visco-Bersani a completo regime, infatti, contribuirà a stimolare un maggior uso delle carte di credito.
Occorre, però, agire sui costi che, attualmente non sono alla portata di tutti. Giglio Dal Borgo, direttore generale Italia American Express assicura che avvieranno una campagna per apposite convenzioni con studi professionali e piccole e medie imprese, “per consentire al consumatore/cliente di pagare con la carta anche le prestazioni professionali per le quali oggi vengono usati strumenti di pagamenti diversi”.
Occorre, inoltre, fare un’appropriata campagna di informazione per far sì che si conoscano perfettamente i costi a carico delle parti.
Ovviamente, infine, occorre fare i conti con i costi della transazione per l’esercente e, principalmente, con il sistema di sicurezza antifurto e anti frode.
Ad oggi sono stati fatti diversi importanti passi in avanti in questo senso: le carte contengono in memoria i comportamenti e le abitudini di spesa dei consumatori generando degli indici di rischio, ma la strada è ancora lunga!
A cura di Paola
Bivona
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