Lazio: Sul Bollettino ufficiale il nuovo Piano casa

01/09/2011

Sul supplemento ordinario n. 160 al Bollettino ufficiale della Regione Lazio n. 32 del 27 agosto scorso è stata pubblicata la legge regionale 13 agosto 2011, n. 10 recante modifiche ad alcune leggi regionali ed in particolare alla legge regionale 11 agosto 2009, n, 21.

Il nuovo Piano Casa consente a tutte le famiglie proprietarie di una casa di ampliare fino a 70 metri quadrati il proprio fabbricato, esclusi i centri storici e le aree tutelate; rilancia il settore edile, fortemente colpito dalla crisi, creando occupazione e sviluppo economico, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese del Lazio. Inoltre, ha dichiarato la presidente della Regione Renata Polverini, "promuove il recupero ed il riuso del patrimonio edilizio esistente, in particolare di quello dismesso o non utilizzato, con il reinserimento nel circuito economico e con l'offerta di nuovi alloggi di edilizia sociale a canone calmierato per categorie disagiate".
Viene favorita la sostituzione edilizia, consentendo il mantenimento dei livelli occupazionali del settore edile con la concentrazione degli interventi costruttivi nelle zone già compromesse e urbanizzate senza ricorrere a nuovi consumi di suolo agricolo. Polverini ha anche precisato che verrà rispettato l'ambiente, il Piano casa non deroga ai vincoli operanti sul territorio, con particolare attenzione alla tutela delle coste laziali.

L'assessore Luciano Ciocchetti ha ricordato come il Piano casa "sia stato frutto di un lungo confronto e ha spiegato come la legge dia risposte anche alle attese del comparto edilizia,fortemente in crisi". Ciocchetti ha quindi ha annunciato che porterà all'esame della Giunta un provvedimento per l'istituzione di un Osservatorio contro l'abusivismo.
Ma l'Istituto nazionale di Urbanistica (INU), sezione Lazio, è gravemente preoccupato per la legge regionale di attuazione del 2° "Piano casa", che peggiora gravemente la legge regionale 21/2009.
L'Inu ricorda che, sotto la dizione di "Piano Casa" c’è una deroga generalizzata, promossa dallo Stato e dalle Regioni, ai piani urbanistici comunali. Una sorta di sospensione emergenziale dei poteri di governo del territorio, attribuiti costituzionalmente ai Comuni, in aperto contrasto con il principio di sussidiarietà.
Tale sospensione nel primo piano casa del 2009 durava 2 anni ed era motivata con l'urgenza del rilancio economico. Oggi, dopo due anni di scarsissimi risultati, la sospensione viene prorogata ed allargata.

A cura di Ilenia Cicirello


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