Legambiente: Regolamento edilizio d'Italia
20/02/2012
Per festeggiare il settimo anniversario dell'entrata in vigore del
protocollo di Kyoto Legambiente lancia il "Regolamento
edilizio d'Italia", per spingere in tutti i Comuni italiani le
innovazioni energetiche e ambientali che possono rendere le nostre
case e città più vivibili e ridurre le emissioni di CO2,
responsabili dei cambiamenti climatici.
La ragione per cui Legambiente ha posto l'attenzione sui Regolamenti Edilizi comunali è perché rappresentano uno snodo fondamentale dei processi edilizi, dove si incontrano le Direttive Europee in materia di efficienza energetica in edilizia e la legislazione nazionale e regionale. Il settore delle abitazioni è infatti uno dei principali responsabili dei consumi energetici italiani e dell'aumento delle emissioni di anidride carbonica.
Legambiente ha messo assieme il meglio di quello che si può trovare nei regolamenti edilizi italiani in termini di efficienza energetica e integrazione delle fonti rinnovabili in edilizia, di risparmio idrico, qualità del costruire e rivolge alle amministrazioni comunali la proposta di guardare a queste realtà e di copiare bene.
Copiare bene ha particolarmente senso perché edifici ristrutturati o costruiti in questo modo arrivano praticamente ad azzerare i consumi energetici, a ridurre sensibilmente i consumi idrici migliorando il comfort degli spazi pubblici e nelle abitazioni. E nei Comuni dove questa strada è già oggi stata intrapresa è cresciuta non solo la consapevolezza di come queste innovazioni migliorino la qualità del costruire, ma anche quanto queste nuove tecniche permettano di accrescere competenze, di creare lavoro, oltre a realizzare edifici sostenibili con un costo che incide pochissimo sul prezzo di vendita finale.
Al centro dell’attenzione Legambiente ha posto gli obiettivi che riguardano alcuni campi di intervento fondamentali:
Nel documento vengono individuati i Regolamenti da cui copiare bene suddivisi in 10 temi fondamentali dell'edilizia sostenibile; i regolamenti individuati sono i seguenti:
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La ragione per cui Legambiente ha posto l'attenzione sui Regolamenti Edilizi comunali è perché rappresentano uno snodo fondamentale dei processi edilizi, dove si incontrano le Direttive Europee in materia di efficienza energetica in edilizia e la legislazione nazionale e regionale. Il settore delle abitazioni è infatti uno dei principali responsabili dei consumi energetici italiani e dell'aumento delle emissioni di anidride carbonica.
Legambiente ha messo assieme il meglio di quello che si può trovare nei regolamenti edilizi italiani in termini di efficienza energetica e integrazione delle fonti rinnovabili in edilizia, di risparmio idrico, qualità del costruire e rivolge alle amministrazioni comunali la proposta di guardare a queste realtà e di copiare bene.
Copiare bene ha particolarmente senso perché edifici ristrutturati o costruiti in questo modo arrivano praticamente ad azzerare i consumi energetici, a ridurre sensibilmente i consumi idrici migliorando il comfort degli spazi pubblici e nelle abitazioni. E nei Comuni dove questa strada è già oggi stata intrapresa è cresciuta non solo la consapevolezza di come queste innovazioni migliorino la qualità del costruire, ma anche quanto queste nuove tecniche permettano di accrescere competenze, di creare lavoro, oltre a realizzare edifici sostenibili con un costo che incide pochissimo sul prezzo di vendita finale.
Al centro dell’attenzione Legambiente ha posto gli obiettivi che riguardano alcuni campi di intervento fondamentali:
- la riduzione dei consumi energetici,
- le fonti energetiche rinnovabili,
- il ciclo dell’acqua.
Nel documento vengono individuati i Regolamenti da cui copiare bene suddivisi in 10 temi fondamentali dell'edilizia sostenibile; i regolamenti individuati sono i seguenti:
- 1.Isolamento termico degli edifici
Comune di Collegno (TO), Allegato Energetico del 5/3/2009. Comune di Oristano, Allegato Energetico del Novembre 2009. - 2. Prestazione dei serramenti
Comune di Bassano del Grappa (VI), Regolamento per l'Edilizia Sostenibile del 25/11/2010. - 3. Integrazione delle fonti rinnovabili di energia
Lignano Sabbiadoro (UD), Brembate di Sopra (BG), Rovello Porro (CO), Falconara Marittima (AN) e Monopoli (BA) hanno già inserito l'obbligo previsto del Decreto 28/2011 (Decreto Rinnovabili) nel loro Regolamento Edilizio. Regione Emilia-Romagna, Dgr 2366/2011. - 4. Utilizzo di tecnologie per l'efficienza energetica e
contabilizzazione individuale del calore
Comune di Novi di Modena (MO), Allegato Energetico del 29/10/2009. Comune di Divignano (NO), Allegato Energetico del 12/9/2011. Comune di Guidonia Montecelio (RM), Regolamento Edilizio del Luglio 2010. Comune di Castel Maggiore (BO), Regolamento Urbanistico Edilizio del 27/1/2010. - 5. Orientamento e schermatura degli edifici
Comune di Bergamo, modifica al Regolamento Edilizio del 15/12/2008. - 6. Materiali da costruzione
Comune di Lignano Sabbiadoro (UD), Regolamento Edilizio del 13/7/2011. Comuni della Bassa Romagna (RA), Regolamento Edilizio Unitario dell’Aprile 2011. - 7. Risparmio idrico e recupero delle acque
meteoriche
Comuni del Meratese (LC), Allegato Energetico-Ambientale del 26/10/2007. Comune di Caneva (PN), Regolamento Edilizio del Marzo 2010. - 8. Isolamento acustico
Comune di Bareggio (MI), Regolamento Edilizio del 30/11/2006. - 9. Permeabilità dei suoli
Comune di Bolzano, Deliberazione del C.C. del 10.02.2004. - 10. Certificazione energetica degli edifici e minimo classe
B per le nuove costruzioni
Comune di Udine, Regolamento Energetico dell'1/6/2009.
A cura di Gabriele
Bivona
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