Legge di Bilancio 2018: proposte per il miglioramento degli incentivi per efficientamento energetico e sismico
09/11/2017
Mentre in Parlamento si discute la definizione della Legge di Bilancio 2018, Rete Irene (Rete di Imprese per la Riqualificazione ENergetica degli Edifici) ha predisposto una serie di proposte per migliorare gli incentivi fiscali contenuti al fine di dare maggior impulso al mercato della Riqualificazione Energetica del patrimonio edilizio esistente e con l’obiettivo di conseguire importanti risultati di sviluppo economico, di risparmio energetico, di miglioramento della qualità dell’ambiente.
Le proposte, curate da Virginio Trivella, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Rete IRENE, mirano a migliorare il sistema degli incentivi agendo su diversi livelli:
- differenziare i vantaggi degli incentivi a favore degli interventi più efficienti (con miglior rapporto costo/beneficio) ed efficaci (con maggiore capacità di ottenere risparmi di energia);
- rimuovere gli ostacoli tecnici che scoraggiano la realizzazione degli interventi sull’involucro: parallelamente all’aggiornamento dei requisiti, le soglie di accesso agli incentivi devono coincidere con i requisiti minimi;
- facilitare il finanziamento degli interventi: il sistema degli incentivi dovrebbe agevolare la più virtuosa connessione tra detrazioni, finanziamenti, garanzie e interventi di qualità;
- rimuovere alcune possibili cause di incertezza; estendere gli incentivi agli edifici di proprietà pubblica; monitorare tutte le attività incentivate.
Le proposte di emendamento alla Legge di Bilancio 2018 mirano a privilegiare gli interventi più virtuosi, quelli che riducono fortemente le dispersioni e quelli integrati (su involucro e impianto), cioè le “ristrutturazioni importanti” che consentono di conseguire le migliori performance energetiche. Queste proposte, oltre a promuovere l’operato di quanti nel settore lavorano con professionalità e propongono interventi di qualità, hanno importanti ricadute sulla riduzione delle emissioni in ambiente e sulla qualità dell’aria perché mirano a stimolare una trasformazione diffusa, non a premiare solo qualche caso di eccellenza.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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