Lombardia: ambiente, dalle associazioni sì a linee guida
13/03/2013
Con la piena adesione e approvazione da parte di associazioni
ambientaliste, fondazioni, sistema delle imprese, degli Enti locali
e dei Parchi regionali, le linee guida sull'educazione ambientale,
già sottoposte al vaglio della Giunta regionale dall'assessore
all'Ambiente Leonardo Salvemini, possono cominciare il proprio
iter. Obiettivo: dare vita a un lavoro di squadra che accresca la
consapevolezza di tutti gli attori sociali, istituzionali ed
economici sulla necessità di rendere sempre più sostenibili le
attività quotidiane. "Desideriamo che cittadini pensino e agiscano
in modo più rispettoso dell'ambiente - ha spiegato Salvemini,
incontrando stamani i soggetti coinvolti -. Ciascuno di noi ha
delle responsabilità, ma troppo spesso soccombiamo alla sindrome
'nimby' (non nel mio cortile) e ci dimentichiamo che la
sostenibilità comincia proprio dalle nostre singole azioni".
LA STRADA - Concretamente Regione Lombardia mira a sviluppare una strategia integrata, in grado di rendere sinergiche le azioni dei singoli per fare dell'informazione, della formazione e dell'educazione ambientale il fulcro di politiche che possano portare a un rapporto equilibrato tra le esigenze di sviluppo e la tutela dell'ambiente. In questo senso l'istituzione di un Tavolo integrato sull'educazione ambientale è stata da tutti i presenti non solo condivisa, ma anche accolta favorevolmente.
UN TAVOLO DI LAVORO CONGIUNTO - Regione Lombardia, quindi, coordinerà i progetti di educazione ambientale già in corso e insieme agli altri soggetti coinvolti si penserà a come promuovere concretamente il lavoro di squadra, raccogliendo e mettendo in rete le informazioni, ideando progetti e iniziative di educazione ambientale, di ricerca e sperimentazione e organizzando iniziative tese ad approfondire e sensibilizzare sui temi dell'ambiente.
IL PRINCIPIO DI INTEGRAZIONE - "In questo percorso - ha aggiunto l'assessore - non solo vogliamo coinvolgere davvero tutti, ma desideriamo diventare capaci di parlare tutti la stessa lingua". Fuor di metafora, per l'assessore è dunque fondamentale dare sempre più forza all'educazione, perché solo dalla condivisione "di una comune sensibilità può nascere un'identità di vedute". Tema quanto mai importante in un campo come quello ambientale dove davvero "solo l'unione fa la forza". Un settore reso ancora più complesso dai numerosi rischi legati a comportamenti illeciti". "Proprio perché il tema ambientale non può essere demandato alle aule di tribunale - ha proseguito l'assessore - è quanto mai necessario che si faccia squadra, realizzando quel principio di integrazione (che integra la politica ambientale con quelle legate all'agricoltura, ai trasporti, all'industria, al turismo e alla salute), di cui spesso si sente solo parlare.
LEGALITÀ E LOTTA ALLE ECO MAFIE - L'educazione ambientale, secondo Salvemini, è uno strumento che serve anche per contrastare comportamenti illeciti. Al contrario, "il silenzio su questi temi genera la malavita".
LA FISCALITÀ AMBIENTALE - Un altro tema lanciato da Salvemini, e condiviso in pieno da associazioni ed enti, è stato quello della fiscalità, che, secondo l'assessore, andrebbe rivista in chiave ambientale. "E' un principio intuitivo - ha spiegato - chi inquina di meno dovrebbe pagare meno tasse. Per diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e della sostenibilità, dobbiamo coinvolgere anche le realtà imprenditoriali e il tema della premialità e della fiscalità deve essere affrontato. Come Regione abbiamo poco spazio su questo, ma dobbiamo farci sentire con il Governo e col Parlamento per un'azione decisa".
© Riproduzione riservata
LA STRADA - Concretamente Regione Lombardia mira a sviluppare una strategia integrata, in grado di rendere sinergiche le azioni dei singoli per fare dell'informazione, della formazione e dell'educazione ambientale il fulcro di politiche che possano portare a un rapporto equilibrato tra le esigenze di sviluppo e la tutela dell'ambiente. In questo senso l'istituzione di un Tavolo integrato sull'educazione ambientale è stata da tutti i presenti non solo condivisa, ma anche accolta favorevolmente.
UN TAVOLO DI LAVORO CONGIUNTO - Regione Lombardia, quindi, coordinerà i progetti di educazione ambientale già in corso e insieme agli altri soggetti coinvolti si penserà a come promuovere concretamente il lavoro di squadra, raccogliendo e mettendo in rete le informazioni, ideando progetti e iniziative di educazione ambientale, di ricerca e sperimentazione e organizzando iniziative tese ad approfondire e sensibilizzare sui temi dell'ambiente.
IL PRINCIPIO DI INTEGRAZIONE - "In questo percorso - ha aggiunto l'assessore - non solo vogliamo coinvolgere davvero tutti, ma desideriamo diventare capaci di parlare tutti la stessa lingua". Fuor di metafora, per l'assessore è dunque fondamentale dare sempre più forza all'educazione, perché solo dalla condivisione "di una comune sensibilità può nascere un'identità di vedute". Tema quanto mai importante in un campo come quello ambientale dove davvero "solo l'unione fa la forza". Un settore reso ancora più complesso dai numerosi rischi legati a comportamenti illeciti". "Proprio perché il tema ambientale non può essere demandato alle aule di tribunale - ha proseguito l'assessore - è quanto mai necessario che si faccia squadra, realizzando quel principio di integrazione (che integra la politica ambientale con quelle legate all'agricoltura, ai trasporti, all'industria, al turismo e alla salute), di cui spesso si sente solo parlare.
LEGALITÀ E LOTTA ALLE ECO MAFIE - L'educazione ambientale, secondo Salvemini, è uno strumento che serve anche per contrastare comportamenti illeciti. Al contrario, "il silenzio su questi temi genera la malavita".
LA FISCALITÀ AMBIENTALE - Un altro tema lanciato da Salvemini, e condiviso in pieno da associazioni ed enti, è stato quello della fiscalità, che, secondo l'assessore, andrebbe rivista in chiave ambientale. "E' un principio intuitivo - ha spiegato - chi inquina di meno dovrebbe pagare meno tasse. Per diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e della sostenibilità, dobbiamo coinvolgere anche le realtà imprenditoriali e il tema della premialità e della fiscalità deve essere affrontato. Come Regione abbiamo poco spazio su questo, ma dobbiamo farci sentire con il Governo e col Parlamento per un'azione decisa".
a cura di www.regione.lombardia.it
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