Mercato immobiliare (residenziale e non): i report dell'Agenzia delle Entrate con i dati di luglio-settembre 2020
di Redazione tecnica - 04/12/2020
L'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili le statistiche trimestrali e i report curati dall’Osservatorio del mercato immobiliare che monitorano l’andamento delle compravendite nel mercato residenziale e non residenziale, aggiornati al III trimestre 2020.
Mercato immobiliare: il rapporto sul settore residenziale
Il report sul settore residenziale analizza l’andamento delle compravendite di abitazioni disaggregando i dati in base alle aree geografiche, ai Comuni capoluogo e non, e alle dimensioni. Il rapporto presenta anche un approfondimento dedicato alle 8 principali città italiane e riporta i dati relativi anche alle pertinenze delle abitazioni, ai box e ai posti auto, sia nazionali che per area territoriale.
Il terzo trimestre 2020 segna una nuova inversione di tendenza per i volumi di compravendita nel settore residenziale che, dopo due periodi di forte calo, registra oltre 4.200 abitazioni scambiate in più del terzo trimestre 2019, +3,1%.
L’andamento è diversamente distribuito tra capoluoghi non capoluoghi: per i primi persiste, seppure in misura più lieve rispetto al precedente trimestre, una variazione tendenziale negativa (-6,7%); per i non capoluoghi, al contrario, la crescita raggiunge, nel complesso, un +8,1%.
Tra le aree territoriali la distribuzione risulta simile a quella nazionale, con l’eccezione del Centro, in cui la variazione positiva registrata nei comuni minori (+5%) non riesce a compensare il decremento tendenziale dei capoluoghi (-9,5%), generando l’unico caso di variazione tendenziale negativa (-1,7%). Al Sud si rileva l’unico dato positivo in corrispondenza delle città capoluogo (+2,2%) e la crescita più rilevante per i comuni minori (+12,1%), che generano un dato complessivo positivo più elevato (+9,6%) rispetto al Nord Ovest (+3,1%), al Nord Est (+1%), e alle Isole (+6,8%).
Mercato immobiliare: il rapporto sul settore non residenziale
Il report sul settore non residenziale si concentra sul trend del settore terziario-commerciale e su quello produttivo, con i dati suddivisi sia per area geografica sia per tipologia: uffici e studi privati, negozi e laboratori, depositi commerciali e autorimesse, anche in questo caso con un focus sulle grandi città.
Dopo il forte impatto che le misure adottate dal Governo italiano, per contenere il diffondersi del COVID-19, hanno determinato nei primi due trimestri di questo 2020 sul mercato immobiliare e sull’economia in generale, nel terzo trimestre si sono registrati per le compravendite di immobili nel settore terziario-commerciale tassi di variazione tendenziale mitigati nei cali e che tornano, in alcuni segmenti, in territorio positivo. Il settore terziario-commerciale nel suo complesso, infatti, dopo due consistenti cali in termini di volumi compravenduti (-16,5% nel primo trimestre, -32,1% nel secondo), ha mostrato nel terzo trimestre un’espansione del 5,5% rispetto all’analogo trimestre del 2019.
I dati disaggregati per aree territoriali mostrano rialzi delle compravendite in tutte le macroaree territoriali, con tassi compresi tra il +1,7% del Nord Est e il +14,1% del Sud; altro elemento evidente è come la ripresa degli scambi si sia concentrata sui piccoli centri, che presentano tutti tassi aggregati positivi, prossimi o superiori al 10%, mentre nei comuni capoluogo è proseguita la tendenza con tassi negativi, particolarmente evidente nel Nord Ovest (-18,2%) e nel Centro (-16,3%); l’unica eccezione è il dato positivo nei capoluoghi del Sud (+6,6%).
In allegato i due report.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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