Mitigazione rischio idrogeologico a Olbia: il 4 e 5 settembre la presentazione del progetto
30/08/2018
"Abbiamo portato avanti un percorso strutturato e coerente, avviato quattro anni fa, che costituisce un valido strumento per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio di Olbia".
Lo dichiara l'assessore dei Lavori Pubblici della Regione Sardegna Edoardo Balzarini, in qualità di soggetto attuatore del Commissario di Governo per la realizzazione delle opere anti alluvione, a pochi giorni dall’incontro pubblico, in programma i prossimi 4 e 5 settembre, per la presentazione a tutti i portatori di interesse del progetto sviluppato sulla base del cosiddetto Piano Mancini. L'incontro del 4 settembre, che si svolge nella Stazione Marittima di Olbia con inizio alle 15.30, sarà introdotto dallo stesso assessore Balzarini. Interverrà, tra gli altri, Marco Mancini, docente di Costruzioni Idrauliche al Politecnico di Milano, redattore dello studio idrologico di base.
"Il progetto completato dall'ufficio commissariale - precisa il titolare dei Lavori Pubblici - è il frutto di un lavoro rigoroso ed è ispirato a criteri di efficacia e economicità per dare risposta alle criticità e affrontare in modo serio e puntuale gli aspetti urbanistici, idraulici e ambientali con un quadro di finanziamenti ormai certo e definito che non possiamo rischiare di perdere. Siamo nella fase conclusiva dell’iter. La pianificazione, avviata dopo il gravissimo evento alluvionale del novembre 2013, ha prodotto un progetto definitivo che viene sottoposto alla valutazione di impatto ambientale. Si tratta di un progetto per la tutela della città ed è importante che venga realizzato con urgenza perché, entro sei mesi, se la valutazione di impatto ambientale fosse positiva, si potrebbe bandire l’appalto delle opere. Viene prevista in particolare una rinaturalizzazione dei corsi di acqua, San Nicola, Gadduresu e Seligheddu, che attraversano la città e che in parte vengono trattenuti con il sistema delle quattro vasche di laminazione, opere di salvaguardia che saranno realizzate a monte".
“Nelle giornate del 4 e 5 settembre - spiega Balzarini - il progetto avrà evidenza pubblica alla presenza dei cittadini e di tutte le istituzioni coinvolte a partire dal Comune di Olbia. Così è previsto nella procedura di valutazione di impatto ambientale: ci deve essere un momento di presentazione del progetto e di recepimento delle istanze e, eventualmente, delle critiche per dar luogo, nel caso fosse necessario, ad adeguamenti progettuali e all’analisi delle soluzioni alternative. Occorre anche evidenziare che lo stesso Comune di Olbia nel tempo ha elaborato una soluzione progettuale diversa, attualmente in uno stadio inferiore di progettazione, che è stata comunque ricompresa nella procedura di VIA”.
Il percorso del progetto presentato a VIA. A seguito del ciclone Cleopatra (18 novembre 2013) e alla conseguente proclamazione dello stato di emergenza da parte del Governo il Comune di Olbia ha avviato la procedura per la programmazione degli interventi necessari per la mitigazione del rischio idraulico. Il 6 novembre del 2014 il Consiglio comunale ha dato il via libera al Quadro di misure e interventi e delle relative priorità, predisposto dal professor Marco Mancini, poi approvato, in via definitiva, dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino della Regione.
Il 2 maggio del 2015 il Consiglio comunale di Olbia ha deliberato di avviare l’attività di progettazione delle opere e dato il via libera, l’8 marzo dell’anno successivo, ai progetti degli interventi di mitigazione. Il 4 novembre del 2015 Regione e Ministero dell’Ambiente hanno sottoscritto l’Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento degli interventi urgenti e prioritari. Lo scorso 2 luglio è stato depositato il progetto definitivo e ripresa la procedura di valutazione d’impatto ambientale. Le osservazioni, a seguito della presentazione al pubblico dell'intervento, devono essere inoltrate entro il prossimo 15 settembre. Il progetto, inizialmente sviluppato dal comune e completato dal commissario delegato sulla base dello studio elaborato dal professor Marco Mancini, prevede un investimento, tra finanziamenti regionali e statali, di 150 milioni di euro.
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