Nessun rischio Albo per i Geometri
10/09/2015
"Per i diplomati addio agli albi". È il titolo di un
articolo apparso sulle pagine di Italia Oggi del 28 agosto
scorso, che ha "indispettito" il Presidente del Consiglio Nazionale
dei Geometri Maurizio Savoncelli il quale ha ritenuto
opportuno emanare una circolare che chiarisse le credenziali di
accesso alla professione di geometra.
Tutto nasce da una circolare emanata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (circolare 27 luglio 2015, n. 0007201) ad oggetto "Diplomi di stato - Esame di Stato a.sc.2014-2015" che faceva presente che erano in corso di stampa i modelli di diploma di istruzione secondaria di secondo grado, con il riferimento al IV livello delle qualificazioni del quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) del 23 aprile 2008, di cui all'Accordo Stato, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano del 20 dicembre 2012. La circolare è stata interpretata dalla giornalista di Italia Oggi Benedetta Pacelli come una chiusura per i diplomati verso le porte degli albi professionali per i quali l'attestato rilasciato da giugno 2015 dalla nuova istruzione tecnica targata Gelmini (tra i quali periti e geometri) conterrebbe una qualifica non più sufficiente a esercitare una professione intellettuale.
Il Presidente dei Geometri, dopo aver replicato sulle stesse pagine del quotidiano, ha emanato una circolare chiarificatrice, rilevando che la circolare del MIUR, indirizzata ai vari Direttori Regionali, Dirigenti di ambito e Dirigenti Scolastici, si è limitata ad indicare la qualifica europea (EQF) da assegnare al diploma tecnico (IV livello), senza entrare assolutamente nel merito delle professioni tecniche e dei percorsi di accesso alle stesse, disciplinati dalla legge n. 75/1985 e dal D.P.R. n. 328/2001 (tutt'ora vigenti).
Il leader del Consiglio Nazionale dei Geometri ha, inoltre, ricordato l'allegato A al D.P.R. n. 88/2010 che, parlando dei percorsi quinquennali degli istituti tecnici, recita: "...I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all'università, al sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia".
Per quanto riguarda l'Accordo sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF)", il Presidente Savoncelli ha precisato che lo stesso si limita a "fotografare", in modo schematico e non esaustivo, le diverse fattispecie esistenti, non modificando le modalità di accesso alla professione di geometra.
La risposta alla circolare del MIUR ha, anche, anticipato il progetto di riforma della professione di Geometra che il Consiglio Nazionale ha in mente da diversi anni. Savoncelli ha, infatti, ribadito di non essere contrario alla formazione universitaria per il geometra e che con circolare n. 9689 del 6 agosto 2015 ha presentato al Ministro Giannini il progetto di riforma del percorso di accesso alla professione le cui linee di indirizzo sono state approvate il 15 aprile 2015 e condivise con i 103 presidenti dei Collegi presenti all'Assemblea Nazionale del 16 aprile 2015.
© Riproduzione riservata
Tutto nasce da una circolare emanata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (circolare 27 luglio 2015, n. 0007201) ad oggetto "Diplomi di stato - Esame di Stato a.sc.2014-2015" che faceva presente che erano in corso di stampa i modelli di diploma di istruzione secondaria di secondo grado, con il riferimento al IV livello delle qualificazioni del quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) del 23 aprile 2008, di cui all'Accordo Stato, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano del 20 dicembre 2012. La circolare è stata interpretata dalla giornalista di Italia Oggi Benedetta Pacelli come una chiusura per i diplomati verso le porte degli albi professionali per i quali l'attestato rilasciato da giugno 2015 dalla nuova istruzione tecnica targata Gelmini (tra i quali periti e geometri) conterrebbe una qualifica non più sufficiente a esercitare una professione intellettuale.
Il Presidente dei Geometri, dopo aver replicato sulle stesse pagine del quotidiano, ha emanato una circolare chiarificatrice, rilevando che la circolare del MIUR, indirizzata ai vari Direttori Regionali, Dirigenti di ambito e Dirigenti Scolastici, si è limitata ad indicare la qualifica europea (EQF) da assegnare al diploma tecnico (IV livello), senza entrare assolutamente nel merito delle professioni tecniche e dei percorsi di accesso alle stesse, disciplinati dalla legge n. 75/1985 e dal D.P.R. n. 328/2001 (tutt'ora vigenti).
Il leader del Consiglio Nazionale dei Geometri ha, inoltre, ricordato l'allegato A al D.P.R. n. 88/2010 che, parlando dei percorsi quinquennali degli istituti tecnici, recita: "...I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all'università, al sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia".
Per quanto riguarda l'Accordo sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF)", il Presidente Savoncelli ha precisato che lo stesso si limita a "fotografare", in modo schematico e non esaustivo, le diverse fattispecie esistenti, non modificando le modalità di accesso alla professione di geometra.
La risposta alla circolare del MIUR ha, anche, anticipato il progetto di riforma della professione di Geometra che il Consiglio Nazionale ha in mente da diversi anni. Savoncelli ha, infatti, ribadito di non essere contrario alla formazione universitaria per il geometra e che con circolare n. 9689 del 6 agosto 2015 ha presentato al Ministro Giannini il progetto di riforma del percorso di accesso alla professione le cui linee di indirizzo sono state approvate il 15 aprile 2015 e condivise con i 103 presidenti dei Collegi presenti all'Assemblea Nazionale del 16 aprile 2015.
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