Nuovo Codice Appalti: Pronto il DPCM sulla Cabina di Regia
04/08/2016
La Conferenza unificata nella seduta del 3 agosto ha espresso
parere favorevole allo schema di Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri previsto all’articolo 212, comma 1 del nuovo
Codice dei Contratti (D.Lgs. n. 50/2016)
I compiti della cabina di regia, definiti già nel comma 1 del
citato articolo 212 sono i seguenti:
- effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione del nuovo Codice e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione anche al fine di proporre eventuali soluzioni correttive e di miglioramento;
- curare, se del caso con apposito piano di azione, la fase di attuazione del nuovo Codice coordinando l’adozione, da parte dei soggetti competenti, di decreti e linee guida, nonché della loro raccolta in testi unici integrati, organici e omogenei, al fine di assicurarne la tempe-stività e la coerenza reciproca;
- esaminare le proposte di modifiche normative nella materia disciplinata dal nuovo Codice al fine di valutarne l’impatto sulla legislazione vigente, garantire omogeneità e certezza giuridica, supportando la competente struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri nel coordi-namento dei vari interventi regolatori nel settore;
- promuovere la realizzazione, in collaborazione con i soggetti competenti, di un piano nazionale in tema di procedure telematiche di acquisto, al fine della diffusione dell’utilizzo degli strumenti informatici e della digitalizzazione delle fasi del processo di acquisto;
- promuovere accordi, protocolli di intesa, convenzioni, anche con associazioni private per agevolare la bancabilità delle opere pubbliche.
Come previsto al comma 3 dello stesso articolo 212, entro il 18 aprile 2017 e successivamente ogni tre anni, la Cabina di regia, anche avvalendosi di ANAC, presenta alla Commissione (europea) una relazione di controllo contenente, se del caso, informazioni sulle cause più frequenti di non corretta applicazione o di incertezza giuridica, compresi possibili problemi strutturali o ricorrenti nell'applicazione delle norme, sul livello di partecipazione delle microimprese e delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici e sulla prevenzione, l'accertamento e l'adeguata segnalazione di casi di frode, corruzione, conflitto di interessi e altre irregolarità gravi in materia di appalti e di concessioni.
Il nuovo DPCM che ha, quindi, ottenuto il parere positivo della Conferenza unificata potrebbe diventare operativo anche entro la fine del mese di agosto, definisce all’articolo 2 la composizione della cabina di regia che è composta:
- dal Capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri Antonella Manzione, che la presiede;
- dal Capo dell'Ufficio legislativo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che svolge le funzioni di Vice Presidente e presiede la Cabina di regia in caso di assenza o impedimento del Presidente;
- da un rappresentante del Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri;
- da due rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze;
- da un rappresentante dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC);
- da tre rappresentanti delle Regioni e Province autonome;
- da tre rappresentanti delle Autonomie locali;
- da un rappresentante dell 'Agenzia per l 'Italia digitale (AGID);
- da un rappresentante di CONSIP.
Il Presidente Antonella Manzione può nominare fino a 10 esperti competenti in materia di appalti pubblici e concessioni, di procedure telematiche di acquisto, di bancabilità delle opere pubbliche. Il Presidente può invitare, poi, così come disposto al comma 4 dell’articolo 2 del provvedimento, gli esperti a partecipare alle riunioni della Cabina di regia.
Nel provvedimento sono, anche, indicati all’articolo 3 lo svolgimento dei compiti, all’articolo 4 la modalità di funzionamento ed all’articolo 5 gli oneri con la precisazione che ai componenti, ai rispettivi supplenti, agli esperti e ai partecipanti alla Cabina di regia non spetta alcun compenso. Eventuali oneri di missione restano a carico delle Amministrazioni di appartenenza nell'ambito delle preesistenti autorizzazioni di spesa.
A cura di Arch. Paolo Oreto
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