OGGI IL SI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI AL NUOVO REGOLAMENTO
21/12/2007

All’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di oggi 21
dicembre il Regolamento di attuazione ed esecuzione del
codice dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e
forniture, a norma dell’articolo 5 del DLG n. 163 del 2006.
Il Regolamento ha ottenuto il via libera del pre-consiglio del 19 dicembre scorso e nel vertice di oggi alle ore 9,00 dovrebbe avere la definitiva approvazione dopo che era stato varato, in via preliminare, a luglio ed era stato esitato favorevolmente (?) dal Consiglio di Stato con una parere favorevole ma con un gran numero di osservazioni e condizioni; il parere del Consiglio di Stato ha imposto al Ministero delle Infrastrutture una pesante rivisitazione anche in considerazione del fatto che il Consiglio stesso al paragrafo 3 del proprio parere n. 3262 del 17 settembre 2007 ha esaminato le criticità dello schema di regolamento precisando che sono causate, nella maggior parte dei casi dal fatto che, successivamente alla predisposizione dello schema di regolamento, era stato emanato il secondo decreto correttivo al Codice e precisamente il D.Lgs. 31 luglio 2007 n. 113 che demandava al regolamento numerose nuove materie.
In conclusione il Consiglio di Stato precisava che dovevano essere eliminate o corrette le norme regolamentari che, pur coerenti con la versione originaria del codice, erano ora in contrasto con il testo novellato dal secondo correttivo.
Ecco, quindi, i motivi del gran lasso di tempo trascorso dal metà del mese di settembre ad oggi dovuto al fatto che il Ministero delle Infrastrutture ha dovuto adeguare il Regolamento in molteplici punti.
Il Regolamento è stato, dunque adeguato per colmarne i vuoti nelle materie demandate dal secondo correttivo al potere regolamentare e per eliminare le discrasie con le modifiche apportate dalla nuova fonte primaria.
Ricordiamo tra le novità:
Sembra, quindi, che non appena entrerà in vigore il nuovo Regolamento, il Codice dei contratti andrà, definitivamente a regime ma è lecito porsi il problema di capire cosa succederà in quelle regioni come la Regione Siciliana dove, in atto esiste un intreccio di norme statali e regionali ed infatti mentre per i lavori pubblici si applica la legge regionale n. 7/2002 che recepisce con modificazioni ed integrazioni la legge dello stato n. 109/1994, per i servizi e le forniture si applica il Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 163/2006.
Per i lavori pubblici dovrebbe, quindi, continuare ad applicarsi il vecchio Regolamento n. 554/1999 recepito nella Regione con l’articolo 2, comma 2 della legge regionale n. 7/2002, ma messo in pensione dal nuovo regolamento, mentre per i servizi e forniture si applicherebbe il nuovo Regolamento in corso di approvazione.
Pensate che confusione!
In allegato alla presente news, il testo del della prima versione del nuovo Regolamento, senza le modifiche introdotte dopo il parere del Consiglio di Stato. Non appena saremo a conoscenza del risultato della seduta odierna del Consiglio dei Ministri, ne daremo immediata comunicazione e metteremo a disposizione dei nostri lettori il testo definitivo del Regolamento
© Riproduzione riservata
Il Regolamento ha ottenuto il via libera del pre-consiglio del 19 dicembre scorso e nel vertice di oggi alle ore 9,00 dovrebbe avere la definitiva approvazione dopo che era stato varato, in via preliminare, a luglio ed era stato esitato favorevolmente (?) dal Consiglio di Stato con una parere favorevole ma con un gran numero di osservazioni e condizioni; il parere del Consiglio di Stato ha imposto al Ministero delle Infrastrutture una pesante rivisitazione anche in considerazione del fatto che il Consiglio stesso al paragrafo 3 del proprio parere n. 3262 del 17 settembre 2007 ha esaminato le criticità dello schema di regolamento precisando che sono causate, nella maggior parte dei casi dal fatto che, successivamente alla predisposizione dello schema di regolamento, era stato emanato il secondo decreto correttivo al Codice e precisamente il D.Lgs. 31 luglio 2007 n. 113 che demandava al regolamento numerose nuove materie.
In conclusione il Consiglio di Stato precisava che dovevano essere eliminate o corrette le norme regolamentari che, pur coerenti con la versione originaria del codice, erano ora in contrasto con il testo novellato dal secondo correttivo.
Ecco, quindi, i motivi del gran lasso di tempo trascorso dal metà del mese di settembre ad oggi dovuto al fatto che il Ministero delle Infrastrutture ha dovuto adeguare il Regolamento in molteplici punti.
Il Regolamento è stato, dunque adeguato per colmarne i vuoti nelle materie demandate dal secondo correttivo al potere regolamentare e per eliminare le discrasie con le modifiche apportate dalla nuova fonte primaria.
Ricordiamo tra le novità:
- il giro di vite per quelle imprese che non tutelano i lavoratori;
- le sanzioni sino ad un massimo di 51.545 euro per le società organismo di attestazione (SOA) che attestano in maniera errata i requisiti delle imprese appaltatrici;
- i nuovi criteri ed indicazioni per valutare le offerte nelle gare aggiudicate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Sembra, quindi, che non appena entrerà in vigore il nuovo Regolamento, il Codice dei contratti andrà, definitivamente a regime ma è lecito porsi il problema di capire cosa succederà in quelle regioni come la Regione Siciliana dove, in atto esiste un intreccio di norme statali e regionali ed infatti mentre per i lavori pubblici si applica la legge regionale n. 7/2002 che recepisce con modificazioni ed integrazioni la legge dello stato n. 109/1994, per i servizi e le forniture si applica il Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 163/2006.
Per i lavori pubblici dovrebbe, quindi, continuare ad applicarsi il vecchio Regolamento n. 554/1999 recepito nella Regione con l’articolo 2, comma 2 della legge regionale n. 7/2002, ma messo in pensione dal nuovo regolamento, mentre per i servizi e forniture si applicherebbe il nuovo Regolamento in corso di approvazione.
Pensate che confusione!
In allegato alla presente news, il testo del della prima versione del nuovo Regolamento, senza le modifiche introdotte dopo il parere del Consiglio di Stato. Non appena saremo a conoscenza del risultato della seduta odierna del Consiglio dei Ministri, ne daremo immediata comunicazione e metteremo a disposizione dei nostri lettori il testo definitivo del Regolamento
A cura di Paolo
Oreto
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