Osservatorio Oice-Informatel: I mesi estivi rallentano l’arretramento del mercato dei bandi per soli servizi

21/09/2011

Dopo il forte balzo di luglio, +200% in valore rispetto a luglio 2010, nel mese di agosto il mercato torna ad arretrare, -12,6% rispetto ad agosto 2010. I primi otto mesi del 2011 mostrano un calo del 13,9% rispetto ai primi otto mesi del 2010.
Questi in estrema sintesi i dati dell'osservatorio OICE-Informatel sul mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura, pubblicati con l'aggiornamento al 31/08/2011.
Le gare rilevate nel mese di agosto sono state 314 (di cui 39 sopra soglia) per un importo complessivo di 53,9 milioni di euro (40,9 sopra soglia). Rispetto ad agosto 2010 il numero dei bandi cresce del 2,3% (-13,3% sopra soglia e +5,0% sotto soglia) e il loro valore scende, come detto, del 12,6% (-16,1% sopra soglia e -6,5% sotto soglia).

Nei primi otto mesi del 2011 sono state indette complessivamente 2.737 gare (di cui 317 sopra soglia) per un valore complessivo di 401,2 milioni di euro (301,4 sopra soglia). Il confronto con lo stesso periodo del 2010 è negativo: mentre il numero delle gare sale del 5,4%, il loro valore scende del 13,9%.
Il risultato complessivo dei tre mesi estivi, giugno, luglio e agosto, è comunque positivo grazie al risultato di luglio, mese in cui sono state pubblicate diverse gare con un valore molto alto. Nei tre mesi estivi il valore complessivo messo in gara è stato di 198,3 milioni di euro, con una crescita del 53,3% rispetto agli stessi mesi del 2010.
Il mercato è reso ancora più difficile dal livello raggiunto dai ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti al 31 agosto il ribasso medio sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2010, è al 41,1%. Il ribasso si spinge addirittura al 93,5% in una gara pubblicata nel 2011 da EXPO 2015 spa, Milano per l'affidamento del servizio di verifica, ai fini della validazione, ai sensi dell’art. 112 del d.lgs. 163/2006, delle progettazioni preliminare, definitiva ed esecutiva, afferenti le opere di costruzione del sito per l'esposizione universale, con un importo a base d'asta di 5.995.169 euro, che è stata aggiudicata per 389.804 euro.

“Il risultato dell’ultimo trimestre, ha dichiarato il presidente OICE Gabriele Giacobazzi, se non rappresenta certamente la fine del tunnel di una crisi che, purtroppo, a livello generale non accenna a dare segnali di cedimento, rappresenta per il settore una boccata di ossigeno dopo mesi e mesi di trend negativo. L’emergenza per il nostro settore è tutt’altro che passata ed occorre che si intervenga con rapidità per ridare fiato agli investimenti. In questi giorni il Governo sta mettendo a punto interventi per le infrastrutture che ci auguriamo possano rilanciare lo sviluppo. Va infatti detto che la Manovra approvata in questi giorni certamente non ha nulla per quel che riguarda gli investimenti e rischia di determinare effetti depressivi; se, come sembra, è arrivato il momento del rilancio degli investimenti e della crescita - così come è accaduto in molti altri paesi europei – è opportuno puntare rapidamente proprio sul settore delle opere pubbliche mettendo a disposizione risorse e prevedendo incentivi alla partecipazione del capitale privato in operazioni di partenariato pubblico-privato. Un settore di intervento potrebbe essere quello delle città, ha continuato il presidente OICE, con un rilancio di iniziative di PPP in grado di gestire operazioni articolate e complesse, anche legate alle dismissioni del patrimonio pubblico. In tale senso le società di ingegneria, nel loro ruolo progettuale, organizzativo e di regia, sono pronte a svolgere il proprio ruolo, fornendo quelle professionalità che in passato sono mancate e che hanno determinato il fallimento, ad esempio, di iniziative come le STU. E’ necessario però che vengano definite regole chiare, certe e trasparenti per una efficace e economica gestione delle operazioni di trasformazione urbana, nell’interesse pubblico, in primis, ma anche privato. Rimane poi aperta la questione del quadro normativo, ha concluso Gabriele Giacobazzi, sulla quale ci auguriamo che si eviti di intervenire ancora con nuove modifiche al Codice per andare, invece, a completare la normativa e a chiarire gli aspetti interpretativi derivanti dall’entrata in vigore delle recenti norme, Regolamento del Codice e decreto “sviluppo”, innanzitutto, ma anche a fare applicare le nuove norme da parte di stazioni appaltanti che le ignorano o le disapplicano.

Tornando ai dati dell'osservatorio, l'analisi della distribuzione delle gare nei primi otto mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, consente di verificare come la tendenza recessiva registrata a livello nazionale investa tutte le grandi aree geografiche del Paese: Nord Ovest (-10,8% in numero di bandi e -1,4% in valore), Nord Est (-24,6% in numero e -32,9% in valore), Centro (+19,1% in numero e -24,7% in valore) e Meridione (+20,0% in numero e -13,7% in valore). In controtendenza solo le Isole (+42,0% in numero e +30,8% in valore).
La posizione dell’Italia in Europa si rileva dal numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, che è passato dalle 281 dei primi otto mesi del 2010 alle 317 del 2011, +12,8%. Nell'insieme dei Paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta, nello stesso periodo, una crescita maggiore di quella italiana, +19,4%. Sempre molto modesta, al 3,0%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 42,8%, Germania 11,9%, Polonia 6,6%, Spagna 4,7%, Gran Bretagna 4,0%.
Sempre fortemente negativo l’andamento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme. Nei primi otto mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, quasi si dimezza il valore messo in gara: -4,7%.

Fonte: www.oice.it


© Riproduzione riservata

Documenti Allegati

Sintesi

Link Correlati

www.oice.it