Osservatorio Oice: da dimenticare il mercato pubblico dei soli servizi, in discesa anche gli appalti misti di progettazione e costruzione

11/10/2012

Per il terzo mese consecutivo pesanti perdite per il mercato pubblico della progettazione: - 53,7% rispetto al valore messo in gara da luglio a settembre del 2011. In termini assoluti nel trimestre luglio-settembre sfumati ben 110,0 milioni di euro.

Infatti, secondo l'aggiornamento al 30 settembre dell'osservatorio Oice-Informatel, il mese chiude con il valore della domanda in tono negativo, -22,4% rispetto a settembre 2011. Le gare per servizi di ingegneria e architettura bandite nel mese sono state 223 (di cui solo 15 sopra soglia), per un importo complessivo di 22,8 milioni di euro (12,8 sopra soglia). Rispetto a settembre 2011 il numero delle gare scende del 10,2% (-31,8% sopra soglia e -6,3% sotto soglia) e il loro valore scende, come detto, dell'8,6% (-66,3% sopra soglia e +22,5% sotto soglia).

Anche il confronto in valore tra i primi nove mesi del 2011 e del 2012 è fortemente negativo: nel periodo gennaio-settembre risultano bandite 2.677 gare per un importo complessivo di 347,0 milioni di euro che, rispetto allo stesso periodo del 2011, scendono del 10,2% nel numero (-36,0% sopra soglia e -6,9% sotto soglia) e del 22,4% nel valore (-28,3% sopra soglia e -4,1% sotto soglia).
Sono sempre eccessivi i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti fino a settembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2010, è al 41,7%.

Le informazioni sulle principali gare indette nel 2011 e già aggiudicate, ci danno un ribasso medio del 39,3%, che raggiunge il 53% nell'aggiudicazione della gara pubblicata dalla provincia di Brescia per la progettazione preliminare e prefattibilità ambientale per l'adeguamento del tratto Berzo Demo Edolo della ss 42, con un importo a base d'asta di 560.000 euro, aggiudicata per 263.071 euro.

"Il quadro che esce dai dati dell'ultimo trimestre è davvero preoccupante - ha affermato Luigi Iperti, Vice Presidente Vicario OICE - e conferma ciò che emerge anche da altri indicatori economici: la stretta della spesa pubblica rischia di strangolare non solo il nostro settore, ma l'intera economia nazionale. Sono molti mesi che ripetiamo che devono riprendere gli investimenti produttivi delle Amministrazioni pubbliche: il paese ha urgente bisogno di provvedimenti indirizzati alla crescita. A tale riguardo possiamo anche apprezzare il varo, avvenuto giovedì scorso, dell'ulteriore provvedimento di urgenza di stimolo alla crescita delle attività produttive in cui si prevedono 400 milioni per i pagamenti dell'ANAS, ma si tratta di una goccia nel mare drammatico degli inadempimenti delle stazioni appaltanti, che ormai sta costringendo alla chiusura moltissime aziende in crisi di liquidità. Lo sforzo deve essere maggiore - ha continuato il Vice Presidente Vicario OICE - perché se non si comincia ad onorare i debiti non si riesce a fare diventare "normale" il nostro paese anche su questo fronte. Occorrerebbe allocare tutte le risorse recuperate con la spending review sul fronte dei pagamenti e sulla riduzione del cuneo fiscale, riducendo il costo del lavoro, prima che sia troppo tardi. Da tempo chiediamo incentivi e sgravi per le aggregazioni di imprese, ma nei provvedimenti che escono ogni mese di ciò non vi è traccia. Sarebbe necessario - ha concluso Luigi Iperti - rendere effettivi gli obblighi comunitari sui ritardati pagamenti e non recepire la direttiva, come sembra sia stato annunciato, rendendola vincolante nei rapporti fra privati e sostanzialmente derogabile da parte dei committenti pubblici. Non credo che sia questa la ratio del legislatore comunitario".

Tornando ai dati e considerando il valore messo in gara per macro regioni è da notare che nei primi nove mesi del 2012, rispetto agli stessi mesi del 2011, cresce solo il Meridione (+7,5%); tutto il resto del Paese è in forte calo: Nord - Ovest -12,9%, Nord-Est -32,3%, Centro -41,6%, Isole -34,3%.

Analizzando la posizione dell'Italia rispetto agli altri paesi europei, si rileva che il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, è passato dalle 339 del gennaio-settembre 2011 alle 217 dello stesso periodo del 2012: -36,0%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura mostra nello stesso periodo un calo molto più contenuto di quello italiano: -7,0%. Sempre molto modesta, al 2,0%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 41,6%, Germania 13,9%, Polonia 7,0%, Svezia 4,2%, Gran Bretagna 3,9%, Spagna 2,6%.

Dopo una crescita continua che durava da anni, mostra una battuta di arresto anche l'andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme. Nei primi nove mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, il valore messo in gara scende del 12,5%. Questo risultato è in parte dovuto all'eccezionale valore messo in gara a settembre 2011: 3.357 milioni di euro, contro i 495 milioni di euro di settembre 2012.

Fonte: OICE

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