PEGGIORA MERCATO IMMOBILIARE
07/04/2009
Tempi difficili per il mercato immobiliare italiano che, nel
quarto trimestre 2008, ha mostrato un peggioramento
congiunturale e anche per il trimestre in corso il quadro rimane
sfavorevole.
La fotografia scattata di Bankitalia dimostra che il settore della casa continua a mostrare segni critici: si allungano i temi di vendita e il prezzo effettivo di vendita è risultato inferiore del 9,5% alla richiesta.
Per avere un miglioramento, secondo gli operatori, bisogna attendere i prossimi due anni. I dati, contenuti nel Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”, sono il frutto di un sondaggio condotto presso gli agenti immobiliari insieme a Tecnoborsa. Negli ultimi tre mesi del 2008, il mercato ha mostrato un peggioramento rispetto al periodo precedente, con una netta prevalenza delle indicazioni di riduzione dei prezzi e di aumento del numero degli incarichi a vendere non finalizzati.
I prezzi di vendita degli immobili residenziali sono risultati in calo rispetto al trimestre precedente per il 57,6% delle agenzie (solo il 2,8% ha dichiarato un aumento), con una più diffusa tendenza al ribasso nel Nord Est e nelle aree urbane.
Per quasi la metà degli agenti, alla fine dello scorso anno, il numero complessivo di incarichi a vendere non finalizzati era aumentato rispetto a tre mesi prima.
Un rialzo che riflette, da un lato, l'aumento dei nuovi incarichi acquisiti (per il 38,5% degli operatori), dall'altro la debole dinamica delle vendite su incarichi pregressi. Tra le cause di cessazione degli incarichi a vendere, oltre all'assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi di offerta ritenuti troppo elevati (64,7% delle agenzie), e di proposte di acquisto a prezzi ritenuti troppo bassi dal venditore (52,3%), secondo una quota rilevante degli agenti (47%) c'è anche le difficoltà dell'acquirente a reperire fonti di finanziamento.
Per quanto riguarda invece le abitazioni vendute, le compravendite tramite l'intermediazione degli agenti nell'ultimo trimestre 2008, sono state complessivamente 143 mila, con una “prosecuzione della tendenza negativa”. Le abitazioni più vendute sono quelle di media dimensione, ad eccezione delle regioni del Centro, dove prevalgono le transazioni di alloggi più piccoli. Per gli immobili venduti, tra l'affidamento dell'incarico e la vendita sono intercorsi in media quasi 7 mesi e per oltre la metà degli operatori, i tempi di vendita si sono allungati.
L'acquisto di abitazioni è stato effettuato per il 69% delle transazioni con accensione di un mutuo.
Anche per i primi mesi del 2009 il quadro rimane sfavorevole, nonostante un'attenuazione della tendenza al ribasso dei prezzi. Per il primo trimestre una larga maggioranza degli agenti (77%) ha giudicato “sfavorevoli” le condizioni sul mercato di riferimento. Ma anche la situazione generale del mercato nazionale, viene giudicata “in peggioramento” dal 61% degli agenti. Le attese di miglioramento prevalgono solo (45%, contro il 35% che prevede un peggioramento) guardando ai prossimi due anni.
Fonte: www.demaniore.com
© Riproduzione riservata
La fotografia scattata di Bankitalia dimostra che il settore della casa continua a mostrare segni critici: si allungano i temi di vendita e il prezzo effettivo di vendita è risultato inferiore del 9,5% alla richiesta.
Per avere un miglioramento, secondo gli operatori, bisogna attendere i prossimi due anni. I dati, contenuti nel Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”, sono il frutto di un sondaggio condotto presso gli agenti immobiliari insieme a Tecnoborsa. Negli ultimi tre mesi del 2008, il mercato ha mostrato un peggioramento rispetto al periodo precedente, con una netta prevalenza delle indicazioni di riduzione dei prezzi e di aumento del numero degli incarichi a vendere non finalizzati.
I prezzi di vendita degli immobili residenziali sono risultati in calo rispetto al trimestre precedente per il 57,6% delle agenzie (solo il 2,8% ha dichiarato un aumento), con una più diffusa tendenza al ribasso nel Nord Est e nelle aree urbane.
Per quasi la metà degli agenti, alla fine dello scorso anno, il numero complessivo di incarichi a vendere non finalizzati era aumentato rispetto a tre mesi prima.
Un rialzo che riflette, da un lato, l'aumento dei nuovi incarichi acquisiti (per il 38,5% degli operatori), dall'altro la debole dinamica delle vendite su incarichi pregressi. Tra le cause di cessazione degli incarichi a vendere, oltre all'assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi di offerta ritenuti troppo elevati (64,7% delle agenzie), e di proposte di acquisto a prezzi ritenuti troppo bassi dal venditore (52,3%), secondo una quota rilevante degli agenti (47%) c'è anche le difficoltà dell'acquirente a reperire fonti di finanziamento.
Per quanto riguarda invece le abitazioni vendute, le compravendite tramite l'intermediazione degli agenti nell'ultimo trimestre 2008, sono state complessivamente 143 mila, con una “prosecuzione della tendenza negativa”. Le abitazioni più vendute sono quelle di media dimensione, ad eccezione delle regioni del Centro, dove prevalgono le transazioni di alloggi più piccoli. Per gli immobili venduti, tra l'affidamento dell'incarico e la vendita sono intercorsi in media quasi 7 mesi e per oltre la metà degli operatori, i tempi di vendita si sono allungati.
L'acquisto di abitazioni è stato effettuato per il 69% delle transazioni con accensione di un mutuo.
Anche per i primi mesi del 2009 il quadro rimane sfavorevole, nonostante un'attenuazione della tendenza al ribasso dei prezzi. Per il primo trimestre una larga maggioranza degli agenti (77%) ha giudicato “sfavorevoli” le condizioni sul mercato di riferimento. Ma anche la situazione generale del mercato nazionale, viene giudicata “in peggioramento” dal 61% degli agenti. Le attese di miglioramento prevalgono solo (45%, contro il 35% che prevede un peggioramento) guardando ai prossimi due anni.
Fonte: www.demaniore.com
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