PRESENTATA A PADOVA LA NUOVA RETE GPS PER IL MONITORAGGIO DEL TERRITORIO
09/09/2008
Sono 27 le stazioni GPS già operative in Veneto che fanno parte
della nuova Rete che Regione del Veneto e Università di Padova
hanno avviato, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per il
Territorio, per fornire gratuitamente a pubbliche amministrazioni,
professionisti e comuni cittadini informazioni utili nei settori
cartografico, catastale, di monitoraggio e controllo del territorio
e assistenza alla navigazione, da quella marina a quella
terrestre.
Il progetto, attualmente in fase sperimentale, è stato presentato il 4 settembre scorso al Palazzo del Bo dell’Università di Padova dall’assessore alle politiche del territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon e dal rettore Vincenzo Milanesi, nel corso del convegno “Struttura della Rete di Stazioni fisse del Veneto: la sperimentazione e la validazione”.
Il progetto di Rete Veneta si avvale di 27 stazioni GPS già installate e operative presso strutture pubbliche e private quali Agenzie del Territorio, consorzi di bonifica, ARPAV, Magistrato alle acque, studi professionali, che hanno volontariamente aderito all’iniziativa regionale.
La Rete fornirà gratuitamente segnali correttivi utili per migliorare sensibilmente la qualità e precisione del segnale trasmesso dai satelliti GPS, che altrimenti sarebbe inutilizzabile, ad esempio, per il rilievo catastale o misure di elevata precisione.
La Rete Veneta è inquadrata nella Rete Dinamica Nazionale dell’Istituto Geografico Militare e nella Rete Europea EUREF e lavora in stretto collegamento con analoghe reti regionali già operative in conformità alla nuova direttiva europea INSPIRE che disciplina gli standards per i dati ambientali.
“ La nascita e gestione di queste nuove reti immateriali – ha sottolineato l’assessore Marangon- sono anche la vera nuova frontiera del rapporto tra le pubbliche amministrazioni e tra loro e i cittadini”.
L’assessore ha poi posto l’accento sulle grandi opportunità che la Rete offre alla pubblica amministrazione nel settore delle rilevazioni cartografiche, del controllo e monitoraggio del territorio.
Queste nuove indicazioni scientifiche- ha precisato- entrano a pieno titolo nel terzo programma cartografico della Regione, e i cittadini ne riceveranno innumerevoli vantaggi in modo completamente gratuito. A questo proposito Marangon ha infatti ricordato che la Regione del Veneto ha riconosciuto come attività istituzionale la formazione della Carta Tecnica Regionale, rendendone così gratuito l’utilizzo a chiunque ne faccia richiesta.
© Riproduzione riservata
Il progetto, attualmente in fase sperimentale, è stato presentato il 4 settembre scorso al Palazzo del Bo dell’Università di Padova dall’assessore alle politiche del territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon e dal rettore Vincenzo Milanesi, nel corso del convegno “Struttura della Rete di Stazioni fisse del Veneto: la sperimentazione e la validazione”.
Il progetto di Rete Veneta si avvale di 27 stazioni GPS già installate e operative presso strutture pubbliche e private quali Agenzie del Territorio, consorzi di bonifica, ARPAV, Magistrato alle acque, studi professionali, che hanno volontariamente aderito all’iniziativa regionale.
La Rete fornirà gratuitamente segnali correttivi utili per migliorare sensibilmente la qualità e precisione del segnale trasmesso dai satelliti GPS, che altrimenti sarebbe inutilizzabile, ad esempio, per il rilievo catastale o misure di elevata precisione.
La Rete Veneta è inquadrata nella Rete Dinamica Nazionale dell’Istituto Geografico Militare e nella Rete Europea EUREF e lavora in stretto collegamento con analoghe reti regionali già operative in conformità alla nuova direttiva europea INSPIRE che disciplina gli standards per i dati ambientali.
“ La nascita e gestione di queste nuove reti immateriali – ha sottolineato l’assessore Marangon- sono anche la vera nuova frontiera del rapporto tra le pubbliche amministrazioni e tra loro e i cittadini”.
L’assessore ha poi posto l’accento sulle grandi opportunità che la Rete offre alla pubblica amministrazione nel settore delle rilevazioni cartografiche, del controllo e monitoraggio del territorio.
Queste nuove indicazioni scientifiche- ha precisato- entrano a pieno titolo nel terzo programma cartografico della Regione, e i cittadini ne riceveranno innumerevoli vantaggi in modo completamente gratuito. A questo proposito Marangon ha infatti ricordato che la Regione del Veneto ha riconosciuto come attività istituzionale la formazione della Carta Tecnica Regionale, rendendone così gratuito l’utilizzo a chiunque ne faccia richiesta.
a cura di www.regione.veneto.it
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