PRIMA CASA: SCONTO ICI FINO A 303 EURO, ESENTE 30% CASE
03/10/2007
Scatterà dal 2008 il maggiore sconto Ici per le prime case.
E il 30-40% degli immobili (a seconda delle tipologie) non pagherà
più l'imposta comunale. Questo non accadrà nelle grandi città dove
i valori catastali degli immobili sono più alti ma dove lo sconto
si farà sentire ugualmente.
Nelle città come Roma e Palermo, dove la detrazione già oggi prevista è di 103,29 euro, lo sconto lieviterà fino ad un massimo di 303,29 euro. Ben più alta sarà la detrazione che sarà riconosciuta a Napoli, dove il nuovo sconto si aggiungerà ad una detrazione base di 154,94 euro, portando il beneficio totale fino a sfiorare i 355 euro.
Il nuovo sconto introdotto dal governo si aggiungerà a quelli già esistenti, cioè ai 103,29 euro riconosciuti a livello nazionale che i comuni possono anche già aver deciso di aumentare per agevolare, ad esempio, categorie più deboli come i pensionati o i disoccupati.
Il nuovo calo dell'Ici sarà quindi aggiuntivo: varrà l'1,33 per mille del valore catastale (di fatto riducendo l'aliquota finale). Sono però previsti alcuni paletti per evitare che i benefici si estendano oltre una certa soglia. Il maggiore sconto non potrà superare i 200 euro. In pratica se un immobile vale più di 200.000 euro di reddito catastale - se si tratta di un immobile di lusso - la detrazione non potrà crescere ulteriormente, ma si fermerà al limite prefissato.
L'altro paletto, che renderà però più difficile i controlli del fisco e la gestione degli sconti, è invece l'introduzione di una soglia di reddito di 50.000 euro, oltre la quale non si potrà utilizzare la nuova detrazione. “L'impatto è limitato - spiegano i tecnici che hanno lavorato al dossier - ma certo sarà davvero improbabile riuscire ad incrociare i dati del reddito con quelli di chi ha applicato la maggiore detrazione”.
Lo sconto dovrà comunque essere rapportato al periodo di possesso. Se la proprietà è di soli 6 mesi, in pratica, spetterà metà dello sconto. Lo stesso vale per le proprietà condivise.
Per un immobile in possesso di marito e moglie, lo sconto andrà equamente ripartito. L'impatto dello sconto deciso dal governo sarà uguale in tutta Italia.
Sarà di 66,5 euro per un immobile che vale 50.000 euro, di 133 euro per gli immobili che hanno un valore catastale di 100.000 euro, di 166 euro per gli immobili da 125.000 euro, di 199 euro per quelli con valore catastale da 150.000 euro, fino ad arrivare a 200 euro per gli immobili oltre i 200.000 euro di valore catastale. A fare la differenza saranno quindi le detrazioni base decise per la prima casa (ma anche per altre categorie di contribuenti) dai singoli comuni. A Napoli arriverà a 354,94 euro, a Torino fino a 332,00 euro, a Bologna fino a 318,79 euro, più alto dei 303,29 euro di Palermo e Roma.
A Roma, che ha un'aliquota del 4,6% sulla prima casa e una detrazione di 103,29 euro, per i piccoli immobili fino a 50.000 euro di valore catastale lo sconto sale di 66 euro e passa a 169 euro: in questo caso rimarranno da pagare 60 euro di tasse.
Via via che sale il valore dell'immobile sale anche lo sconto complessivo. A 100.000 euro di valore catastale lo sconto è 236 euro e l'imposta da pagare di 223 euro, a 150.000 euro lo sconto è di 302 euro e l'imposta 387 euro.
Milano non si discosta di molto da Roma: ha una detrazione base di 104 euro e un'aliquota del 4,7 per mille, così che alla fine lo sconto passa dai 170 euro per i piccoli immobili ai 304 euro di quelli più grandi.
Diverso è il caso di Torino e Napoli: le due società hanno detrazioni base più alte: rispettivamente 132 e 154,94 euro. Così con il nuovo sconto si può arrivare anche a 332 o a 354,94 euro di sconto.
Cambia però l'aliquota che per Napoli è del 5,4% e per Torino e del 5,25%.
Più alta è la detrazione base anche di Bologna (118,79 euro) che porta lo sconto massimo a 318 euro. Ma in questo caso l'imposta da pagare - a parità di valore catastale - rimane comunque un po’ più alta visto che l'aliquota è del 5,7 per mille.
Fonte: www.demaniore.it
© Riproduzione riservata
Nelle città come Roma e Palermo, dove la detrazione già oggi prevista è di 103,29 euro, lo sconto lieviterà fino ad un massimo di 303,29 euro. Ben più alta sarà la detrazione che sarà riconosciuta a Napoli, dove il nuovo sconto si aggiungerà ad una detrazione base di 154,94 euro, portando il beneficio totale fino a sfiorare i 355 euro.
Il nuovo sconto introdotto dal governo si aggiungerà a quelli già esistenti, cioè ai 103,29 euro riconosciuti a livello nazionale che i comuni possono anche già aver deciso di aumentare per agevolare, ad esempio, categorie più deboli come i pensionati o i disoccupati.
Il nuovo calo dell'Ici sarà quindi aggiuntivo: varrà l'1,33 per mille del valore catastale (di fatto riducendo l'aliquota finale). Sono però previsti alcuni paletti per evitare che i benefici si estendano oltre una certa soglia. Il maggiore sconto non potrà superare i 200 euro. In pratica se un immobile vale più di 200.000 euro di reddito catastale - se si tratta di un immobile di lusso - la detrazione non potrà crescere ulteriormente, ma si fermerà al limite prefissato.
L'altro paletto, che renderà però più difficile i controlli del fisco e la gestione degli sconti, è invece l'introduzione di una soglia di reddito di 50.000 euro, oltre la quale non si potrà utilizzare la nuova detrazione. “L'impatto è limitato - spiegano i tecnici che hanno lavorato al dossier - ma certo sarà davvero improbabile riuscire ad incrociare i dati del reddito con quelli di chi ha applicato la maggiore detrazione”.
Lo sconto dovrà comunque essere rapportato al periodo di possesso. Se la proprietà è di soli 6 mesi, in pratica, spetterà metà dello sconto. Lo stesso vale per le proprietà condivise.
Per un immobile in possesso di marito e moglie, lo sconto andrà equamente ripartito. L'impatto dello sconto deciso dal governo sarà uguale in tutta Italia.
Sarà di 66,5 euro per un immobile che vale 50.000 euro, di 133 euro per gli immobili che hanno un valore catastale di 100.000 euro, di 166 euro per gli immobili da 125.000 euro, di 199 euro per quelli con valore catastale da 150.000 euro, fino ad arrivare a 200 euro per gli immobili oltre i 200.000 euro di valore catastale. A fare la differenza saranno quindi le detrazioni base decise per la prima casa (ma anche per altre categorie di contribuenti) dai singoli comuni. A Napoli arriverà a 354,94 euro, a Torino fino a 332,00 euro, a Bologna fino a 318,79 euro, più alto dei 303,29 euro di Palermo e Roma.
A Roma, che ha un'aliquota del 4,6% sulla prima casa e una detrazione di 103,29 euro, per i piccoli immobili fino a 50.000 euro di valore catastale lo sconto sale di 66 euro e passa a 169 euro: in questo caso rimarranno da pagare 60 euro di tasse.
Via via che sale il valore dell'immobile sale anche lo sconto complessivo. A 100.000 euro di valore catastale lo sconto è 236 euro e l'imposta da pagare di 223 euro, a 150.000 euro lo sconto è di 302 euro e l'imposta 387 euro.
Milano non si discosta di molto da Roma: ha una detrazione base di 104 euro e un'aliquota del 4,7 per mille, così che alla fine lo sconto passa dai 170 euro per i piccoli immobili ai 304 euro di quelli più grandi.
Diverso è il caso di Torino e Napoli: le due società hanno detrazioni base più alte: rispettivamente 132 e 154,94 euro. Così con il nuovo sconto si può arrivare anche a 332 o a 354,94 euro di sconto.
Cambia però l'aliquota che per Napoli è del 5,4% e per Torino e del 5,25%.
Più alta è la detrazione base anche di Bologna (118,79 euro) che porta lo sconto massimo a 318 euro. Ma in questo caso l'imposta da pagare - a parità di valore catastale - rimane comunque un po’ più alta visto che l'aliquota è del 5,7 per mille.
Fonte: www.demaniore.it
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