PRIMA IN ITALIA PER SUPERFICIE FORESTALE
07/01/2008
Due importanti riconoscimenti per la politica della Regione in
difesa dell'ambiente. La Sardegna, infatti, figura al
primo posto per estensione di superficie forestale totale e,
conseguentemente, per la capacità di assorbimento di anidride
carbonica.
Nello stesso tempo, non è più agli ultimi posti nella classifica nazionale relativa alla raccolta differenziata: ha infatti compiuto un enorme passo avanti, che la colloca a ridosso delle regioni più virtuose d'Italia.
Nel mese di maggio 2007 sono stati pubblicati ufficialmente i dati relativi alla seconda fase dell'inventario nazionale foreste e carbonio: l'isola, con un milione 213mila 250 ettari, è prima in Italia per superficie boschiva.
Un polmone verde che consente di emettere massicce quantità di ossigeno e, allo stesso tempo, di assorbire buona parte della CO2 presente nell'aria. Questo dato è emerso nel corso dell'ultima seduta di Giunta dell'anno, durante la quale è stato approvato il Piano forestale ambientale regionale che, per la prima volta, è stato sottoposto alla procedura di valutazione ambientale strategica, la quale ha comportato il confronto con tutti i soggetti locali pubblici e privati.
Per quanto concerne la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, si sta recuperando il gap del passato, che relegava la Sardegna agli ultimi posti. Un record non invidiabile, che comporta anche sanzioni pecuniarie da parte della Regione nei confronti dei Comuni che non si sono ancora messi al passo con le disposizioni in materia di riciclo. Ma il meccanismo di penalità e premialità sta dando ottimi frutti, perché funge da stimolo per i Comuni.
Nel 2008 l'obiettivo è del 40%: la Giunta ha previsto un premio del 20% del costo di smaltimento per le amministrazioni comunali che lo raggiungeranno nei prossimi dodici mesi. L'abbattimento del costo salirà al 40% per i Comuni che riusciranno a smaltire il 50% dei rifiuti prodotti.
Nel 2003 la Sardegna occupava l'ultimo posto nella graduatoria, con un rapporto del 3,8% tra i rifiuti raccolti in maniera tradizionale e quelli differenziati.
Attualmente l'isola è tra il 26 e il 27%, con una proiezione degli ultimi mesi che la colloca sul 30%: sta in una posizione centrale, ed è la prima tra le regioni del Mezzogiorno. L'obiettivo della Giunta è quello di raggiungere la quota del 65% un anno prima del 2012, data fissata in ambito nazionale.
Fonte: www.regione.sardegna.it
© Riproduzione riservata
Nello stesso tempo, non è più agli ultimi posti nella classifica nazionale relativa alla raccolta differenziata: ha infatti compiuto un enorme passo avanti, che la colloca a ridosso delle regioni più virtuose d'Italia.
Nel mese di maggio 2007 sono stati pubblicati ufficialmente i dati relativi alla seconda fase dell'inventario nazionale foreste e carbonio: l'isola, con un milione 213mila 250 ettari, è prima in Italia per superficie boschiva.
Un polmone verde che consente di emettere massicce quantità di ossigeno e, allo stesso tempo, di assorbire buona parte della CO2 presente nell'aria. Questo dato è emerso nel corso dell'ultima seduta di Giunta dell'anno, durante la quale è stato approvato il Piano forestale ambientale regionale che, per la prima volta, è stato sottoposto alla procedura di valutazione ambientale strategica, la quale ha comportato il confronto con tutti i soggetti locali pubblici e privati.
Per quanto concerne la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, si sta recuperando il gap del passato, che relegava la Sardegna agli ultimi posti. Un record non invidiabile, che comporta anche sanzioni pecuniarie da parte della Regione nei confronti dei Comuni che non si sono ancora messi al passo con le disposizioni in materia di riciclo. Ma il meccanismo di penalità e premialità sta dando ottimi frutti, perché funge da stimolo per i Comuni.
Nel 2008 l'obiettivo è del 40%: la Giunta ha previsto un premio del 20% del costo di smaltimento per le amministrazioni comunali che lo raggiungeranno nei prossimi dodici mesi. L'abbattimento del costo salirà al 40% per i Comuni che riusciranno a smaltire il 50% dei rifiuti prodotti.
Nel 2003 la Sardegna occupava l'ultimo posto nella graduatoria, con un rapporto del 3,8% tra i rifiuti raccolti in maniera tradizionale e quelli differenziati.
Attualmente l'isola è tra il 26 e il 27%, con una proiezione degli ultimi mesi che la colloca sul 30%: sta in una posizione centrale, ed è la prima tra le regioni del Mezzogiorno. L'obiettivo della Giunta è quello di raggiungere la quota del 65% un anno prima del 2012, data fissata in ambito nazionale.
Fonte: www.regione.sardegna.it
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