PROGRAMMA PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
27/11/2006
Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio con un
comunicato, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 270 del 20
novembre scorso ha reso noto l’emanazione del Programma di
cofinanziamento che promuove la realizzazione di interventi
strutturali per la razionalizzazione della mobilità in ambiente
urbano, diretti alla riduzione dell’impatto ambientale derivante
dal traffico urbano.
Possono essere finanziati i progetti che rientrano nelle seguenti aree d’intervento:
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Possono essere finanziati i progetti che rientrano nelle seguenti aree d’intervento:
- realizzazione, integrazione o completamento di sistemi di trasporto e distribuzione merci a basso impatto ambientale in ambito urbano, finalizzati alla riduzione degli impatti negativi sull’ambiente e alla razionalizzazione degli spostamenti connessi alle operazioni di smistamento, consegna, carico e scarico delle merci, incluso l’esercizio sperimentale di tali sistemi per un periodo non superiore a 24 mesi;
- equipaggiamento delle aree di parcheggio esistenti con infrastrutture che favoriscano l’intermodalità tra mezzi di trasporto privati e pubblici;
- realizzazione, integrazione o completamento, per un periodo di
esercizio non superiore a 24 mesi:
- di servizi di trasporto per gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, destinati ad una azienda privata o ad un ente pubblico avente almeno 800 dipendenti ovvero a due o più aziende private o enti pubblici; tali servizi devono essere previsti nei piani di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto del Ministro dell’ambiente 27 marzo 1998, elaborati dalle aziende e dagli enti coinvolti nel progetto ed approvati, in data successiva al 31 giugno 2003, dalla struttura di cui all’articolo 3, comma 3, dello stesso decreto;
- di servizi di trasporto scolastici, destinati a due o più strutture scolastiche, previsti in appositi piani elaborati dalle strutture scolastiche coinvolte nel progetto ed approvati, in data successiva al 31 giugno 2003, dalla struttura di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Ministro dell’ambiente 27 marzo 1998.
A cura di Gianluca
Oreto
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