PROTOCOLLO D’INTESA
20/09/2006
Con un Comunicato stampa del 15 settembre scorso
l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture ha annunciato che sottoscriverà con la
Commissione sugli appalti pubblici Confederazione/Cantoni
(CAPCC) Svizzera un nuovo protocollo d’intesa
tendente a rafforzare la cooperazione delle diverse autorità di
vigilanza nel settore degli appalti pubblici.
In sintesi, il Protocollo permetterà una collaborazione reciproca italo-svizzera per la risoluzione di problematiche riguardanti le procedure di aggiudicazione ed esecuzione degli appalti pubblici di interesse internazionale. Tale cooperazione riguarderà, tra l’altro, la tutela degli imprenditori nazionali aventi interesse ad un appalto pubblico bandito nel territorio dell’altro Stato firmatario, i quali potranno richiedere una assistenza diretta in un contenzioso con una amministrazione pubblica dell’altro Paese firmatario, avvalendosi dell’intervento congiunto della propria autorità nazionale e dell’autorità di vigilanza dell’amministrazione appaltante (cross-border cases).
Un ulteriore aspetto importante di tale accordo, riguarderà la creazione di un gruppo di lavoro congiunto sulle problematiche afferenti l’applicazione delle nuove disposizioni previste dalle direttive comunitarie 17 e 18 del 2005 e, contestualmente, la ricerca delle migliori soluzioni giuridiche ed operative per la loro applicazione (best practices).
La CAPCC svizzera, presieduta dall’ambasciatore Luzius Wasescha delegato agli accordi commerciali del Segretariato di Stato dell’economia (SECO), si occupa di coordinare l’attuazione a livello federale e cantonale degli impegni internazionali della Confederazione elvetica nell’ambito degli appalti pubblici. Dall’entrata in vigore, il 10 giugno 2002, dell’accordo bilaterale con l’U.E. sugli appalti pubblici, la CAPCC svolge il ruolo di autorità di vigilanza sugli appalti pubblici in collegamento con la Commissione europea.
L’Autorità di vigilanza italiana, guidata dal Presidente Alfonso Maria Rossi Brigante, in dipendenza del decreto legislativo n.163 del 12 aprile 2006 ha visto ampliati i propri poteri di controllo anche riguardo agli appalti pubblici di forniture e servizi.
In tale nuova veste, l’Autorità ritiene che il rafforzamento della cooperazione con gli altri organismi di vigilanza, comunitari ed internazionali, sia di importanza prioritaria per l’applicazione di regole uniformi nelle procedure di appalto e per una più rapida ed efficace tutela degli operatori italiani che operino in tali settori all’estero.
© Riproduzione riservata
In sintesi, il Protocollo permetterà una collaborazione reciproca italo-svizzera per la risoluzione di problematiche riguardanti le procedure di aggiudicazione ed esecuzione degli appalti pubblici di interesse internazionale. Tale cooperazione riguarderà, tra l’altro, la tutela degli imprenditori nazionali aventi interesse ad un appalto pubblico bandito nel territorio dell’altro Stato firmatario, i quali potranno richiedere una assistenza diretta in un contenzioso con una amministrazione pubblica dell’altro Paese firmatario, avvalendosi dell’intervento congiunto della propria autorità nazionale e dell’autorità di vigilanza dell’amministrazione appaltante (cross-border cases).
Un ulteriore aspetto importante di tale accordo, riguarderà la creazione di un gruppo di lavoro congiunto sulle problematiche afferenti l’applicazione delle nuove disposizioni previste dalle direttive comunitarie 17 e 18 del 2005 e, contestualmente, la ricerca delle migliori soluzioni giuridiche ed operative per la loro applicazione (best practices).
La CAPCC svizzera, presieduta dall’ambasciatore Luzius Wasescha delegato agli accordi commerciali del Segretariato di Stato dell’economia (SECO), si occupa di coordinare l’attuazione a livello federale e cantonale degli impegni internazionali della Confederazione elvetica nell’ambito degli appalti pubblici. Dall’entrata in vigore, il 10 giugno 2002, dell’accordo bilaterale con l’U.E. sugli appalti pubblici, la CAPCC svolge il ruolo di autorità di vigilanza sugli appalti pubblici in collegamento con la Commissione europea.
L’Autorità di vigilanza italiana, guidata dal Presidente Alfonso Maria Rossi Brigante, in dipendenza del decreto legislativo n.163 del 12 aprile 2006 ha visto ampliati i propri poteri di controllo anche riguardo agli appalti pubblici di forniture e servizi.
In tale nuova veste, l’Autorità ritiene che il rafforzamento della cooperazione con gli altri organismi di vigilanza, comunitari ed internazionali, sia di importanza prioritaria per l’applicazione di regole uniformi nelle procedure di appalto e per una più rapida ed efficace tutela degli operatori italiani che operino in tali settori all’estero.
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