PROTOCOLLO DI INTESA TRA ABI E ASSOCIAZIONI CONSUMATORI
10/05/2007
Siglato lo scorso 2 maggio 2007 un protocollo di intesa tra ABI e
le associazioni dei consumatori per la determinazione delle penali
per estinzione anticipata o parziale dei mutui stipulati
antecedentemente allo scorso 2 febbraio 2007.
Secondo Paolo Landi di Adiconsum "è un risultato importante del negoziato, che abbatte in modo considerevole le attuali penali per coloro che intendono chiedere l'estinzione anticipata del mutuo".
L’accordo prevede per mutui a tasso variabile e misto e per quelli a tasso fisso stipulati prima del 2001, una penale massima dello 0,50% sul residuo da pagare (contro 1-3% e 3-5% attuale), spostandosi sullo zero negli ultimi due anni, una penale del 1,9-1,5% per mutui a tasso fisso stipulati dopo il 2001 rispettivamente per la prima e la seconda metà del contratto, spostandosi anche qui a zero negli ultimi due anni.
Novità importante anche per quanto concerne il terzultimo anno nel quale, indipendentemente dalla tipologia di mutuo sottoscritto, la percentuale si attesta allo 0,2%.
L'accordo interessa 3,5 milioni di mutui accesi tramite banche e altri soggetti che offrono mutui, anche se coloro che effettivamente ricorrono all'estinzione anticipata sono il 5-7% del totale.
Fabio Picciolini, segretario nazionale di Adiconsum, dichiara che attraverso questo intervento si avrà un risparmio che “varia dai 300 euro ai 2mila euro per i mutui più vecchi, soprattutto a tasso variabile, e la possibilità di richiedere un rimborso/conguaglio per coloro i quali abbiano estinto il proprio mutuo negli ultimi tre mesi”.
Nell’accordo si fa espresso riferimento ad una clausola di salvaguardia che prevede, per quei casi che già oggi hanno condizioni più favorevoli rispetto a quelle concordate nel protocollo, un’ulteriore riduzione. Per i mutui a tasso fisso superiore all’1,25%, infatti, si avrà una riduzione dello 0,25% per quelli con tasso fisso inferiore all’1,25% la riduzione sarà, invece, dello 0,25%; per i mutui a tasso variabile che già oggi si attestano al di sotto dello 0,50% la riduzione sarà, comunque, dello 0,20%.
E’ stata predisposta anche un’apposita modulistica da utilizzare in banca in quanto, in mancanza della richiesta la stessa sembra legittimata ad ottenere l’importo della penale nell’entità prevista dall’originario testo di contratto, anche se il comportamento potrebbe essere censurato in quanto scorretto.
Secondo Adiconsum questo accordo determina numerosi vantaggi per coloro che dovessero valutare l'estinzione anticipata del proprio mutuo.
Ad ogni modo, Adiconsum ha attivato un servizio per verificare la convenienza o meno della possibile estinzione anticipata.
Attraverso la sottoscrizione di questo protocollo di intesa, le associazioni dei consumatori hanno dimostrato la capacità di negoziare un protocollo, valorizzando così un ruolo contrattuale tra le parti associazioni consumatori-imprese, suscettibile di ulteriori sviluppi, che può consentire il miglioramento di normative che possono essere successivamente di indirizzo per il legislatore.
L'accordo rientra in quel processo di liberalizzazioni che oggi riguarda il settore bancario, ma che deve poi proseguire anche sugli altri settori.
Il ministro Pier Luigi Bersani parla di un risultato “assolutamente positivo” in quanto “l’intesa costituisce una novità importante nei contenuti e nei metodi” poiché “è una novità che l’attuazione di una legge sia demandata ad un accordo negoziale tra i rappresentanti dell’industria bancaria e dei consumatori”.
Il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, infine, confida che “analoghi accordi possano essere raggiunti in altri settori e su altri temi”.
© Riproduzione riservata
Secondo Paolo Landi di Adiconsum "è un risultato importante del negoziato, che abbatte in modo considerevole le attuali penali per coloro che intendono chiedere l'estinzione anticipata del mutuo".
L’accordo prevede per mutui a tasso variabile e misto e per quelli a tasso fisso stipulati prima del 2001, una penale massima dello 0,50% sul residuo da pagare (contro 1-3% e 3-5% attuale), spostandosi sullo zero negli ultimi due anni, una penale del 1,9-1,5% per mutui a tasso fisso stipulati dopo il 2001 rispettivamente per la prima e la seconda metà del contratto, spostandosi anche qui a zero negli ultimi due anni.
Novità importante anche per quanto concerne il terzultimo anno nel quale, indipendentemente dalla tipologia di mutuo sottoscritto, la percentuale si attesta allo 0,2%.
L'accordo interessa 3,5 milioni di mutui accesi tramite banche e altri soggetti che offrono mutui, anche se coloro che effettivamente ricorrono all'estinzione anticipata sono il 5-7% del totale.
Fabio Picciolini, segretario nazionale di Adiconsum, dichiara che attraverso questo intervento si avrà un risparmio che “varia dai 300 euro ai 2mila euro per i mutui più vecchi, soprattutto a tasso variabile, e la possibilità di richiedere un rimborso/conguaglio per coloro i quali abbiano estinto il proprio mutuo negli ultimi tre mesi”.
Nell’accordo si fa espresso riferimento ad una clausola di salvaguardia che prevede, per quei casi che già oggi hanno condizioni più favorevoli rispetto a quelle concordate nel protocollo, un’ulteriore riduzione. Per i mutui a tasso fisso superiore all’1,25%, infatti, si avrà una riduzione dello 0,25% per quelli con tasso fisso inferiore all’1,25% la riduzione sarà, invece, dello 0,25%; per i mutui a tasso variabile che già oggi si attestano al di sotto dello 0,50% la riduzione sarà, comunque, dello 0,20%.
E’ stata predisposta anche un’apposita modulistica da utilizzare in banca in quanto, in mancanza della richiesta la stessa sembra legittimata ad ottenere l’importo della penale nell’entità prevista dall’originario testo di contratto, anche se il comportamento potrebbe essere censurato in quanto scorretto.
Secondo Adiconsum questo accordo determina numerosi vantaggi per coloro che dovessero valutare l'estinzione anticipata del proprio mutuo.
Ad ogni modo, Adiconsum ha attivato un servizio per verificare la convenienza o meno della possibile estinzione anticipata.
Attraverso la sottoscrizione di questo protocollo di intesa, le associazioni dei consumatori hanno dimostrato la capacità di negoziare un protocollo, valorizzando così un ruolo contrattuale tra le parti associazioni consumatori-imprese, suscettibile di ulteriori sviluppi, che può consentire il miglioramento di normative che possono essere successivamente di indirizzo per il legislatore.
L'accordo rientra in quel processo di liberalizzazioni che oggi riguarda il settore bancario, ma che deve poi proseguire anche sugli altri settori.
Il ministro Pier Luigi Bersani parla di un risultato “assolutamente positivo” in quanto “l’intesa costituisce una novità importante nei contenuti e nei metodi” poiché “è una novità che l’attuazione di una legge sia demandata ad un accordo negoziale tra i rappresentanti dell’industria bancaria e dei consumatori”.
Il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, infine, confida che “analoghi accordi possano essere raggiunti in altri settori e su altri temi”.
A cura di Paola
Bivona
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