PROTOCOLLO ITACA
04/07/2006
La recente evoluzione normativa in materia di energia e ambiente ha
comportato la necessità di un aggiornamento tecnico della struttura
e delle schede di valutazione del Protocollo Itaca Sintetico. Tali
aggiornamenti, realizzati a cura del "Comitato Tecnico per
l'Edilizia Sostenibile" appositamente costituito a supporto del
gruppo di lavoro interregionale in materia, potranno rendersi
necessari ogni volta che si determinano significative evoluzioni
del quadro normativo e legislativo di riferimento.
Il Comitato Tecnico provvederà, inoltre, ad aggiornare sia il Protocollo Semplificato (28 Schede) sia quello Completo (70 Schede).
In particolare il recepimento da parte dell’Italia della Direttiva Europea 2002/91/CE, avvenuta nel settembre del 2005 con la pubblicazione del Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n.192 "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia" ha comportato un aggiornamento dei criteri di valutazione relativi ai consumi energetici.
Tale aggiornamento, proposto dal Comitato Tecnico, è stato approvato dal Gruppo di Lavoro Interregionale in materia di Bioedilizia nella riunione del 5 ottobre 2005 (Aggiornamento n°1).
Le modifiche rispetto alla precedente versione del Protocollo ITACA sintetico riguardano:
La prestazione rispetto ai criteri di valutazione non sarà più riferita a una scala di punteggio da -2 a +5 bensì da -1 a +5. Al livello "-1" corrisponderà quindi una prestazione inferiore a quella minima accettabile. Non si è cioè ritenuto significativo mantenere più di un livello di performance negativa.
Al fine di rendere maggiormente oggettivo il sistema di valutazione, alcuni indicatori di tipo qualitativo sono stati sostituiti da indicatori di tipo quantitativo.
Le modalità di verifica di tali indicatori sono state basate sulla normativa tecnica approvata dall'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI).
Allo scopo di poter più agevolmente verificare la correttezza del processo di valutazione, nelle schede criterio è stata introdotta un’indicazione relativa alla documentazione da produrre per giustificare il punteggio attribuito.
© Riproduzione riservata
Il Comitato Tecnico provvederà, inoltre, ad aggiornare sia il Protocollo Semplificato (28 Schede) sia quello Completo (70 Schede).
In particolare il recepimento da parte dell’Italia della Direttiva Europea 2002/91/CE, avvenuta nel settembre del 2005 con la pubblicazione del Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n.192 "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia" ha comportato un aggiornamento dei criteri di valutazione relativi ai consumi energetici.
Tale aggiornamento, proposto dal Comitato Tecnico, è stato approvato dal Gruppo di Lavoro Interregionale in materia di Bioedilizia nella riunione del 5 ottobre 2005 (Aggiornamento n°1).
Le modifiche rispetto alla precedente versione del Protocollo ITACA sintetico riguardano:
- la valutazione dei consumi energetici per la climatizzazione invernale basata sui requisiti e le modalità di verifica contenuti nel Decreto Legislativo n. 192;
- nell'analisi dei consumi energetici estivi, come richiesto dal D.L. 192, la valutazione del livello di controllo della radiazione solare;
- data la crescente importanza dei materiali da costruzione eco-compatibili, la valutazione dell’impiego di quelli da fonti rinnovabili e riciclati;
- una valutazione più dettagliata dell'impiego di acqua potabile, analizzando separatamente i consumi per irrigazione e usi indoor;
- la valutazione del mantenimento a lungo termine delle prestazioni dell’involucro edilizio, come richiesto dalla normativa vigente.
La prestazione rispetto ai criteri di valutazione non sarà più riferita a una scala di punteggio da -2 a +5 bensì da -1 a +5. Al livello "-1" corrisponderà quindi una prestazione inferiore a quella minima accettabile. Non si è cioè ritenuto significativo mantenere più di un livello di performance negativa.
Al fine di rendere maggiormente oggettivo il sistema di valutazione, alcuni indicatori di tipo qualitativo sono stati sostituiti da indicatori di tipo quantitativo.
Le modalità di verifica di tali indicatori sono state basate sulla normativa tecnica approvata dall'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI).
Allo scopo di poter più agevolmente verificare la correttezza del processo di valutazione, nelle schede criterio è stata introdotta un’indicazione relativa alla documentazione da produrre per giustificare il punteggio attribuito.
A cura di Paola
Bivona
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