PUBBLICATO IN GAZZETTA IL DECRETO QUALIFICHE
12/11/2007
Sul supplemento ordinario n. 228 alla Gazzetta ufficiale n. 261 del
9 novembre 2007 è stato pubblicato il Decreto legislativo 9
novembre 2007 n. 206 recante “Attuazione della direttiva
2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche
professionali, nonché della direttiva 2006/100/CE che adegua
determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a
seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania.”
In base all’articolo 26 del decreto legislativo in argomento, inizia il conto alla rovescia per sottoporre le associazioni di categoria rappresentative a livello nazionale al vaglio del Ministero della Giustizia e del Ministero delle Politiche comunitarie che con decreto interministeriale, dovranno, sentito il Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro), dare una sorta di bollino blu alle associazioni in possesso delle caratteristiche richieste dalla norma.
Ma, anche dopo la pubblicazione del decreto legislativo sulla gazzetta ufficiale, non sembra che le acque si siano placate ed, anzi, oltre a non essere chiaro il ruolo del consiglio nazionale del lavoro e dell'economia nel procedimento (Cnel) sul problema del riconoscimento delle associazioni, ordini e associazioni sono destinati a scontrarsi all'interno della seconda commissione competente ed azioni legali sono state già annunciatela Raffaele Sirica Presidente del comitato unitario delle professioni (Cup).
L'obiettivo è quello di far arrivare la questione davanti alla Corte costituzionale e accertare un eccesso di delega del provvedimento. Ricordiamo che l’articolato del decreto legislativo è composto da 61 articoli e da 6 allegati suddivisi nei seguenti quattro titoli:
© Riproduzione riservata
In base all’articolo 26 del decreto legislativo in argomento, inizia il conto alla rovescia per sottoporre le associazioni di categoria rappresentative a livello nazionale al vaglio del Ministero della Giustizia e del Ministero delle Politiche comunitarie che con decreto interministeriale, dovranno, sentito il Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro), dare una sorta di bollino blu alle associazioni in possesso delle caratteristiche richieste dalla norma.
Ma, anche dopo la pubblicazione del decreto legislativo sulla gazzetta ufficiale, non sembra che le acque si siano placate ed, anzi, oltre a non essere chiaro il ruolo del consiglio nazionale del lavoro e dell'economia nel procedimento (Cnel) sul problema del riconoscimento delle associazioni, ordini e associazioni sono destinati a scontrarsi all'interno della seconda commissione competente ed azioni legali sono state già annunciatela Raffaele Sirica Presidente del comitato unitario delle professioni (Cup).
L'obiettivo è quello di far arrivare la questione davanti alla Corte costituzionale e accertare un eccesso di delega del provvedimento. Ricordiamo che l’articolato del decreto legislativo è composto da 61 articoli e da 6 allegati suddivisi nei seguenti quattro titoli:
- Disposizioni generali
- Libera prestazione di servizi
- Libertà di stabilimento
- Disposizioni finali
- della avvenuta costituzione per atto pubblico o per scrittura privata autenticata o per scrittura privata registrata presso l'ufficio del registro, da almeno quattro anni;
- della adozione di uno statuto che sancisca un ordinamento a base democratica, senza scopo di lucro, la precisa identificazione delle attività professionali cui l'associazione si riferisce e dei titoli professionali o di studi necessari per farne parte, la rappresentatività elettiva delle cariche interne e l'assenza di situazioni di conflitto di interesse o di incompatibilità, la trasparenza degli assetti organizzativi e l'attività dei relativi organi, la esistenza di una struttura organizzativa, e tecnico-scientifica adeguata all'effettivo raggiungimento delle finalità dell'associazione;
- della tenuta di un elenco degli iscritti, aggiornato annualmente con l'indicazione delle quote versate direttamente all'associazione per gli scopi statutari;
- di un sistema di deontologia professionale con possibilità di sanzioni;
- della previsione dell'obbligo della formazione permanente;
- della diffusione su tutto il territorio nazionale;
- della mancata pronunzia nei confronti dei suoi rappresentanti legali di condanna, passata in giudicato, in relazione all'attività dell'associazione medesima.
A cura di Paolo
Oreto
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