Pacchetto innovazione Mise, Architetti: ci auguriamo che i professionisti non siano ancora una volta esclusi
11/08/2015
”Ci auguriamo che i professionisti italiani non siano ancora
una volta considerati figli di un Dio minore ed esclusi da
programmi di agevolazioni e di incentivazione come se non fossero -
ed invece lo sono - una componente fondamentale per lo sviluppo e
la crescita del Paese”.
Con queste parole, il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Leopoldo Freyrie, ha commentato il pacchetto di misure pianificato dal Ministero dello Sviluppo economico per rilanciare la capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese.
Considerata la scarsa considerazione verso le partite IVA e i freelance, il Presidente Freyrie ha sottolineato che ”Una eventuale esclusione - ed il sottosegretario Vicari dovrebbe saperlo - rappresenterebbe, infatti, un freno alle potenzialità inespresse dell’economia italiana che ha necessità urgente di investire nell’economia della conoscenza e della competenza. Professionisti e studi professionali altro non sono che PMI della conoscenza e della competenza ed è ora di rimuovere l’anacronistica discriminazione che ha la sua origine nel considerare le professioni intellettuali altra cosa rispetto alle forze economiche del Paese, quasi fossero estranee alle necessità di investimento per lo sviluppo”.
“Proprio per questo e a beneficio dello sviluppo del Paese - ha concluso il Presidente degli Architetti italiani - vanno sostenuti anche incentivando la creazione di reti inter-professionali, agili e flessibili, capaci di agire su mercati più ampi, aumentando il quoziente di innovazione digitale e l’uso di strumenti ormai indispensabili per l’agire sul mercato globale”.
© Riproduzione riservata
Con queste parole, il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Leopoldo Freyrie, ha commentato il pacchetto di misure pianificato dal Ministero dello Sviluppo economico per rilanciare la capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese.
Considerata la scarsa considerazione verso le partite IVA e i freelance, il Presidente Freyrie ha sottolineato che ”Una eventuale esclusione - ed il sottosegretario Vicari dovrebbe saperlo - rappresenterebbe, infatti, un freno alle potenzialità inespresse dell’economia italiana che ha necessità urgente di investire nell’economia della conoscenza e della competenza. Professionisti e studi professionali altro non sono che PMI della conoscenza e della competenza ed è ora di rimuovere l’anacronistica discriminazione che ha la sua origine nel considerare le professioni intellettuali altra cosa rispetto alle forze economiche del Paese, quasi fossero estranee alle necessità di investimento per lo sviluppo”.
“Proprio per questo e a beneficio dello sviluppo del Paese - ha concluso il Presidente degli Architetti italiani - vanno sostenuti anche incentivando la creazione di reti inter-professionali, agili e flessibili, capaci di agire su mercati più ampi, aumentando il quoziente di innovazione digitale e l’uso di strumenti ormai indispensabili per l’agire sul mercato globale”.
A cura di Gabriele
Bivona
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