Parlamento Europeo: La nuova direttiva sull’efficienza energetica
02/10/2012
Il Parlamento europeo, nell'ultima sessione plenaria di
Strasburgo dell'11 settembre scorso, ha approvato (676 votanti, 632
favorevoli, 25 contrari, 19 astenuti) una nuova direttiva
sull'efficienza energetica. Previste regole vincolanti per le
ristrutturazioni degli edifici pubblici, piani di risparmio
energetico per le utenze e controlli energetici obbligatori per
tutte le grandi imprese.
La nuova direttiva, la cui entrata in vigore decorrerà a partire dal ventunesimo giorno dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dovrebbe consentire una riduzione dei consumi energetici del 20%.
Sono previste delle esenzioni. Gli Stati membri possono decidere di derogarla per le seguenti categorie di edifici:
Viene anche introdotto, per il futuro, sempre al fine di far ricoprire un ruolo esemplare ai governi centrali, l'obbligo di acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica.
Il Consiglio Europeo dovrebbe adottare la Direttiva entro il 4 ottobre e la pubblicazione ufficiale è prevista per il 10 ottobre. L'entrata in vigore, pertanto, è prevista per il 30 ottobre e, da questa data, entro 18 mesi (quindi entro aprile 2014) la Direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri.
Con la nuova direttiva vengono abrogate le precedenti Direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (salvo alcuni articoli e allegati di quest’ultima) e viene attuato il Piano per l’efficienza energetica 2011.
Qui di seguito alcune norme che saranno obbligatorie a livello comunitario.
Riqualificazione energetica
La riqualificazione energetica degli edifici pubblici dovrà interessare il 3% della superficie totale degli immobili posseduti ed occupati dal Governo centrale in caso di metratura utile totale superiore a 500 mq (250 mq da luglio 2015).
Piani di risparmio
La Direttiva UE stabilisce un “obiettivo cumulato di risparmio energetico degli usi finali” che le aziende pubbliche indicate dovranno raggiungere entro il 2020. Fondamentalmente si tratta di mettere in atto misure volte ad ottenere, a partire dal 2014 al 2020, risparmi pari al 1,5% l’anno sulle vendite annuali di energia ai clienti finali (esclusa quella utilizzata nei trasporti) in volume e una media superiore rispetto al triennio precedente l’entrata in vigore della Direttiva.
Audit energetico
Tutte le grandi aziende – sono esentate le Piccole e Medie Imprese – dovranno essere sottoposte, entro tre anni dall’entrata in vigore della Direttiva, a diagnosi energetiche periodiche (ogni 4 anni) effettuate da esperti qualificati e accreditati.
Strumenti finanziari
Gli Stati Membri dovranno impegnarsi a definire appositi strumenti di finanziamento per le misure di efficienza energetica, facilitando la loro creazione e l’utilizzo di quelli esistenti.
© Riproduzione riservata
La nuova direttiva, la cui entrata in vigore decorrerà a partire dal ventunesimo giorno dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dovrebbe consentire una riduzione dei consumi energetici del 20%.
Sono previste delle esenzioni. Gli Stati membri possono decidere di derogarla per le seguenti categorie di edifici:
- a) edifici ufficialmente protetti in virtù dell'appartenenza a determinate aree ovvero del loro particolare valore architettonico o storico,
- b) edifici di proprietà delle forze armate;
- c) edifici adibiti a luoghi di culto.
Viene anche introdotto, per il futuro, sempre al fine di far ricoprire un ruolo esemplare ai governi centrali, l'obbligo di acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica.
Il Consiglio Europeo dovrebbe adottare la Direttiva entro il 4 ottobre e la pubblicazione ufficiale è prevista per il 10 ottobre. L'entrata in vigore, pertanto, è prevista per il 30 ottobre e, da questa data, entro 18 mesi (quindi entro aprile 2014) la Direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri.
Con la nuova direttiva vengono abrogate le precedenti Direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (salvo alcuni articoli e allegati di quest’ultima) e viene attuato il Piano per l’efficienza energetica 2011.
Qui di seguito alcune norme che saranno obbligatorie a livello comunitario.
Riqualificazione energetica
La riqualificazione energetica degli edifici pubblici dovrà interessare il 3% della superficie totale degli immobili posseduti ed occupati dal Governo centrale in caso di metratura utile totale superiore a 500 mq (250 mq da luglio 2015).
Piani di risparmio
La Direttiva UE stabilisce un “obiettivo cumulato di risparmio energetico degli usi finali” che le aziende pubbliche indicate dovranno raggiungere entro il 2020. Fondamentalmente si tratta di mettere in atto misure volte ad ottenere, a partire dal 2014 al 2020, risparmi pari al 1,5% l’anno sulle vendite annuali di energia ai clienti finali (esclusa quella utilizzata nei trasporti) in volume e una media superiore rispetto al triennio precedente l’entrata in vigore della Direttiva.
Audit energetico
Tutte le grandi aziende – sono esentate le Piccole e Medie Imprese – dovranno essere sottoposte, entro tre anni dall’entrata in vigore della Direttiva, a diagnosi energetiche periodiche (ogni 4 anni) effettuate da esperti qualificati e accreditati.
Strumenti finanziari
Gli Stati Membri dovranno impegnarsi a definire appositi strumenti di finanziamento per le misure di efficienza energetica, facilitando la loro creazione e l’utilizzo di quelli esistenti.
A cura di Gabriele
Bivona
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