Partenariato pubblico-privato: nel 2013 crolla il mercato delle grandi opere, cresce l'edilizia sostenibile
06/02/2014
A fronte di una crisi del mercato delle opere pubbliche che nel
2013 si approfondisce ulteriormente, l’edilizia sostenibile mostra
di muoversi in controtendenza e di essere una concreta opportunità
per ridare slancio ad un comparto fondamentale per rilanciare
occupazione e investimenti. E’ quanto emerge, in estrema sintesi,
dal rapporto “Il Partenariato Pubblico e Privato e l’edilizia
sostenibile in Italia nel 2013“.
Curato da Unioncamere e realizzato in collaborazione con CRESME Europa Servizi lo studio è stato presentato ieri a Roma nel corso di un convegno organizzato da Unioncamere.
Nell’ultimo biennio, con l’aggravarsi della crisi e i tagli alla spesa pubblica, il mercato delle opere pubbliche è crollato. La flessione colpisce tanto le opere pubbliche di sola esecuzione, sino a ieri principali protagoniste della crisi, quanto il settore del Partenariato Pubblico e Privato, il settore su cui tanto si punta per rilanciare la spesa infrastrutturale del paese. Anzi, il crollo del Partenariato Pubblico e Privato è ancora maggiore.
Le difficoltà del PPP, dopo il crollo degli importi in gara del 2012 (-41%), persistono anche nel 2013 (-34%) e all’origine della frenata vi sono da un lato le difficoltà di accesso al credito, che hanno determinato il crollo del mercato delle grandi infrastrutture di importo unitario elevato, dall’altro permangono diverse criticità legate all’intero percorso decisionale, tecnico e realizzativo.
Parallelamente, nel 2013, al crollo del mercato delle grandi infrastrutture si contrappone una fase di crescita della domanda di interventi di importo medio-grande, trainato da interventi di riqualificazione urbana, con tassi di crescita degli importi in gara del 10% per l’intero mercato e superiori al 30% per le sole operazioni di PPP. Rientrano in questa fascia dimensionale il maggior numero di iniziative di PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile.
Un dato interessante che emerge dall’analisi dei dati del 2013 per settori di attività è l’attenzione posta dalle pubbliche amministrazioni allo sviluppo sostenibile e in particolare alla tutela dell’ambiente, alla crescita economica e allo sviluppo sociale. Tutte tematiche che vengono approfondite in modo esaustivo nella seconda parte del Rapporto, dedicata a come si coniugano sostenibilità edilizia e procedure di partenariato pubblico e privato. In tale parte del Rapporto il secondo capitolo è dedicato al mercato del PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile.
In particolare vengono analizzate le operazioni di PPP riconducibili a tredici dei 18 settori individuati dall’Osservatorio: beni culturali, centri polivalenti, cimiteri, commercio e artigianato, direzionale, impianti sportivi, parcheggi, riassetto di comparti urbani, sanità, scolastico e sociale, tempo libero, turismo, altri interventi di edilizia residenziale e non. Si tratta di un mercato che nel 2013 rappresenta quote del 72% per numero e del 41% per importo dell’intero mercato del PPP contro quote del 52% per numero e del 45% per importo del resto del mercato delle opere pubbliche.
La seconda parte del rapporto è dedicata all’edilizia sostenibile che è il risultato di un approccio culturale che parte dalla bioedilizia e si amplia sul concetto di sviluppo sostenibile. Racchiude al suo interno diversi aspetti, compresi nell’insieme delle componenti ambientali - sociali - economiche, e interessa tutti gli attori che operano nel settore delle costruzioni con l’intento di realizzare edifici in grado di limitare l’impatto ambientale.
Alcuni di questi aspetti o requisiti di sostenibilità sono definiti a livello normativo, come l’efficienza energetica e l’uso di energia da fonti rinnovabili, altri stanno trovando una definizione. In Italia negli ultimi vent'anni si percepisce un maggiore interesse per le problematiche legate all'impatto ambientale dei prodotti e dei processi impiegati nel settore delle costruzioni. Questo interesse si traduce in una serie di azioni mirate alla valorizzazione della filiera dell’edilizia e dell’abitare sostenibile, anche attraverso la creazione di strumenti che certificano il livello di sostenibilità degli edifici.
In allegato il Rapporto integrale e la sintesi
© Riproduzione riservata
Curato da Unioncamere e realizzato in collaborazione con CRESME Europa Servizi lo studio è stato presentato ieri a Roma nel corso di un convegno organizzato da Unioncamere.
Nell’ultimo biennio, con l’aggravarsi della crisi e i tagli alla spesa pubblica, il mercato delle opere pubbliche è crollato. La flessione colpisce tanto le opere pubbliche di sola esecuzione, sino a ieri principali protagoniste della crisi, quanto il settore del Partenariato Pubblico e Privato, il settore su cui tanto si punta per rilanciare la spesa infrastrutturale del paese. Anzi, il crollo del Partenariato Pubblico e Privato è ancora maggiore.
Le difficoltà del PPP, dopo il crollo degli importi in gara del 2012 (-41%), persistono anche nel 2013 (-34%) e all’origine della frenata vi sono da un lato le difficoltà di accesso al credito, che hanno determinato il crollo del mercato delle grandi infrastrutture di importo unitario elevato, dall’altro permangono diverse criticità legate all’intero percorso decisionale, tecnico e realizzativo.
Parallelamente, nel 2013, al crollo del mercato delle grandi infrastrutture si contrappone una fase di crescita della domanda di interventi di importo medio-grande, trainato da interventi di riqualificazione urbana, con tassi di crescita degli importi in gara del 10% per l’intero mercato e superiori al 30% per le sole operazioni di PPP. Rientrano in questa fascia dimensionale il maggior numero di iniziative di PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile.
Un dato interessante che emerge dall’analisi dei dati del 2013 per settori di attività è l’attenzione posta dalle pubbliche amministrazioni allo sviluppo sostenibile e in particolare alla tutela dell’ambiente, alla crescita economica e allo sviluppo sociale. Tutte tematiche che vengono approfondite in modo esaustivo nella seconda parte del Rapporto, dedicata a come si coniugano sostenibilità edilizia e procedure di partenariato pubblico e privato. In tale parte del Rapporto il secondo capitolo è dedicato al mercato del PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile.
In particolare vengono analizzate le operazioni di PPP riconducibili a tredici dei 18 settori individuati dall’Osservatorio: beni culturali, centri polivalenti, cimiteri, commercio e artigianato, direzionale, impianti sportivi, parcheggi, riassetto di comparti urbani, sanità, scolastico e sociale, tempo libero, turismo, altri interventi di edilizia residenziale e non. Si tratta di un mercato che nel 2013 rappresenta quote del 72% per numero e del 41% per importo dell’intero mercato del PPP contro quote del 52% per numero e del 45% per importo del resto del mercato delle opere pubbliche.
La seconda parte del rapporto è dedicata all’edilizia sostenibile che è il risultato di un approccio culturale che parte dalla bioedilizia e si amplia sul concetto di sviluppo sostenibile. Racchiude al suo interno diversi aspetti, compresi nell’insieme delle componenti ambientali - sociali - economiche, e interessa tutti gli attori che operano nel settore delle costruzioni con l’intento di realizzare edifici in grado di limitare l’impatto ambientale.
Alcuni di questi aspetti o requisiti di sostenibilità sono definiti a livello normativo, come l’efficienza energetica e l’uso di energia da fonti rinnovabili, altri stanno trovando una definizione. In Italia negli ultimi vent'anni si percepisce un maggiore interesse per le problematiche legate all'impatto ambientale dei prodotti e dei processi impiegati nel settore delle costruzioni. Questo interesse si traduce in una serie di azioni mirate alla valorizzazione della filiera dell’edilizia e dell’abitare sostenibile, anche attraverso la creazione di strumenti che certificano il livello di sostenibilità degli edifici.
In allegato il Rapporto integrale e la sintesi
A cura di Gabriele
Bivona
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