Piano Comunale Amianto: criticità di redazione e gestione del piano

14/11/2016

E’ ben noto agli operatori tecnici della Pubblica Amministrazione che con l’introduzione in Sicilia della L.R. n.10/2014 viene stabilito l’obbligo sulla redazione del Piano Comunale Amianto le cui finalità riguardano “la salvaguardia della salute dei cittadini dai rischi derivanti dall’esposizione all’amianto, il tutto in attuazione degli obiettivi del Piano Nazionale Amianto 2013, del Piano sanitario regionale, in coerenza con le disposizioni della legge 27 marzo 1992, n. 257, del D.P.R. 8 agosto 1994 e del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, adotta iniziative volte alla costante prevenzione primaria e secondaria ed al risanamento ambientale rispetto all’inquinamento da fibre di amianto”.

La citata L.R., pertanto, individua gli obiettivi da perseguire dando anche una precisa regolamentazione sulle procedure di gestione del Piano stesso sia da parte degli organismi pubblici preposti al controllo, quali: l’Ufficio Amianto del Dipartimento regionale della protezione civile, l’A.R.P.A e le aziende del Servizio Sanitario Nazionale, sia per gli enti locali siciliani destinatari di impliciti obblighi.

Le aspettative auspicate dal legislatore fondamentalmente riguardano: la necessità di completare il censimento e la mappatura dell’amianto su tutto il territorio regionale entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge (quindi entro il 9 maggio 2016), poi slittata con l’introduzione dell’articolo n.29 della Legge 17 maggio 2016 n.8; la verifica circa l’impiego ottimale delle risorse economiche vincolate in materia di amianto.

La clausola finanziaria inserita con l’art.16 della L.R. n.10/2014, infatti, aveva già autorizzato per l’esercizio finanziario 2014 la spesa di 10.000.000,00 di Euro utilizzabile per iniziare gli interventi di bonifica e non ancora erogata a causa dell’assenza di Piani Comunali Amianto utili e secondo le disposizioni stabilite all’art.10, comma 1, della L.R. n.10/2014.

La stesura del presente articolo nasce in virtù delle problematiche proprie che si verificano durante la redazione di un Piano Comunale Amianto e delle specifiche necessarie alla redazione dello stesso. Allo stato attuale, infatti, solo pochi comuni hanno provveduto, e solo in pochissimi in maniera egregia, alla stesura ed adozione dei piani comunali amianto nelle rispettive assise comunali.

Dalla visualizzazione degli atti pubblicati nei siti web istituzionali degli enti locali e concernenti i piani comunali amianto adottati si nota, infatti, l’assenza delle specifiche imposte dal legislatore che li rendono poco utili all’applicabilità anche ai fini del reperimento delle necessarie risorse economiche. Tali piani, spesso replicati in maniera passiva fra gli enti locali, inoltre, non contengono le informazioni necessarie al loro efficace utilizzo e di profittevole capacità al raggiungimento degli obiettivi ricercati dal legislatore.

Per ovviare alle problematiche insite nella redazione del piano comunale amianto e nella sua successiva gestione nel tempo, i comuni sono infatti obbligati a rendicontare i risultati conseguiti entro il 31 dicembre di ogni anno provvedendo anche a trasmettere l’eventuale aggiornamento del piano all’Ufficio Amianto (paragrafo 4.1 trasmissione ed aggiornamento del piano), SEIPA - Servizi Esterni Informatici per la Pubblica Amministrazione sta organizzando un incontro seminario gratuito riguardante la problematica esposta. Il seminario verrà svolto entro la prima decade di dicembre ed è possibile prendervi parte attraverso la compilazione della scheda di partecipazione compilabile al seguente link:

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ELENCO NON ESAUSTIVO DELLEPROBLEMATICHE CHE VERRANNO AFFRONTATE DURANTE IL SEMINARIO

A) Come deve essere redatto il Piano Comunale Amianto?
Le specifiche di pianificazione sono quelle contenute nelle linee guida emanate dal legislatore regionale e contenute nella circolare 22 luglio 2015 della presidenza della Regione Siciliana.

B) Quali sono gli elementi di specifica che determinano il Piano Comunale Amianto?
Gli elementi di specifica riguardano:
1) I criteri per la valutazione dei materiali presenti nei siti comunali oggetto di mappatura;
2) Le risorse umane e strumentali per la mappatura dell’amianto nell’ambito del territorio comunale;
3) La messa in atto della mappatura stessa (fasi e progressione della mappatura);
4) La determinazione del relativo punteggio di mappatura di ciascun sito individuato, tramite le autonotifiche prodotte dai cittadini o tramite attività di controllo del territorio (è da questi parametri che poi discende la priorità d’intervento e l’organizzazione dell’intervento di bonifica).

Tutti gli elementi elencati in precedenza costituiscono la base su cui costruire un Piano Comunale Amianto utile agli scopi che consenta di determinare ed esplicitare:
1) GLI OBIETTIVI PREFISSATI ALL’INTERNO DEL PIANO COMUNALE AMIANTO;
2) IL CENSIMENTO DEI SITI CON PRESENZA DI AMIANTO;
3) L’ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI;
4) IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DI RIMOZIONE DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO E CONTESTUALE BONIFICA DEI SITI INTERESSATI.

C) Quali sono gli elementi di valenza tecnologica e le conoscenze necessarie alla redazione di un buon Piano Comunale Amianto?
1) Per ottemperare in maniera adeguata, l’Ente Locale dovrebbe disporre di risorse umane adeguatamente formate ed in grado di valutare i materiali e compilare la scheda di rilevamento di cui all’allegato 4 della circolare;
2) Disporre di un database strutturato per l’immagazzinamento e l’elaborazione dei dati, che debbono essere inoltre facilmente esportabili nel formato excel richiesto dall’Ufficio Regionale Amianto;
3) Disporre di un sistema di analisi dei dati utile a valutare e classificare le varie zone del territorio comunale (algoritmi di analisi quali-quantitativa) al fine di pianificare e programmare le dovute azioni di piano;
4) Disporre di idonei sistemi attraverso il quale effettuare la mappatura digitale del territorio di facile aggiornamento nel tempo.



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