Piano Nazionale Anticorruzione: dall'ANAC l'aggiornamento 2015
18/11/2015
L'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha aggiornato il Piano
Nazionale Anticorruzione che era stato approvato con delibera 11
settembre 2013, n. 72 (PNA).
E' stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 del 16/11/2015 la Determina Autorità Nazionale Anticorruzione 28 ottobre 2015, n. 12 recante "Piano Nazionale Anticorruzione - Aggiornamento 2015" che era stata approvata dall'ANAC il 28 ottobre scorso. L'ANAC ha ritenuto necessario aggiornare il PNA dopo la valutazione condotta sui Piani di prevenzione della corruzione (PTPC) di un campione di 1911 amministrazioni conclusasi a luglio 2015 e al fine di dare risposte unitarie alle richieste di chiarimenti pervenute dagli operatori del settore ed in particolare dai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC), con i quali l'Autorità ha avuto un confronto il 14 luglio del 2015 nella "Giornata nazionale di incontro con i Responsabili della prevenzione della corruzione in servizio presso le pubbliche amministrazioni".
L'Aggiornamento del PNA rappresenta il primo atto dell'ANAC in questa materia dopo l'approvazione del PNA nel 2013, con il quale si è voluto imprimere una decisa svolta nella direzione del miglioramento della qualità dei Piani anticorruzione delle amministrazioni pubbliche. Come riportato dall'ANAC, i Piani fin qui adottati si sono rivelati per più aspetti gravemente carenti, soprattutto per la mancata individuazione di adeguate misure di prevenzione della corruzione, che fossero il frutto di una compiuta autoanalisi organizzativa delle amministrazioni, alla ricerca di aree e attività più esposte al rischio di corruzione.
L'aggiornamento si configura, quindi, come propedeutico per la definizione di un nuovo e più organico Piano Nazionale Anticorruzione 2016-2018, sul quale l'Autorità sta già lavorando.
L'aggiornamento del PNA si è anche reso necessario per far fronte ai cambiamenti normativi che nel frattempo hanno inciso sul sistema di prevenzione della corruzione a livello istituzionale (in particolare la disciplina introdotta dal decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114, recante il trasferimento completo delle competenze sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza dal Dipartimento della Funzione Pubblica all'ANAC, nonché la rilevante riorganizzazione dell'ANAC e l'assunzione delle funzioni e delle competenze della soppressa Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici).
Entrando nel dettaglio, l'aggiornamento al PNA è articolato nelle seguenti sezioni:
All'interno dell'aggiornamento si è effettuato un report sui soggetti tenuti all'adozione di misure anticorruzione: attraverso i Piani triennali le amministrazioni e gli enti pubblici; attraverso misure integrative di quelle adottate con il d.lgs. n. 231 del 2001 gli enti di diritto privato in controllo pubblico. Particolare attenzione è dedicata al ruolo e alla garanzia della posizione dei Responsabili di prevenzione della corruzione, nei loro rapporti con gli organi di indirizzo politico amministrativo e con l'intera struttura dell'amministrazione, tenendo conto di quanto è emerso nel corso della prima giornata nazionale dei Responsabili anticorruzione (14 luglio del 2015).
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E' stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 del 16/11/2015 la Determina Autorità Nazionale Anticorruzione 28 ottobre 2015, n. 12 recante "Piano Nazionale Anticorruzione - Aggiornamento 2015" che era stata approvata dall'ANAC il 28 ottobre scorso. L'ANAC ha ritenuto necessario aggiornare il PNA dopo la valutazione condotta sui Piani di prevenzione della corruzione (PTPC) di un campione di 1911 amministrazioni conclusasi a luglio 2015 e al fine di dare risposte unitarie alle richieste di chiarimenti pervenute dagli operatori del settore ed in particolare dai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC), con i quali l'Autorità ha avuto un confronto il 14 luglio del 2015 nella "Giornata nazionale di incontro con i Responsabili della prevenzione della corruzione in servizio presso le pubbliche amministrazioni".
L'Aggiornamento del PNA rappresenta il primo atto dell'ANAC in questa materia dopo l'approvazione del PNA nel 2013, con il quale si è voluto imprimere una decisa svolta nella direzione del miglioramento della qualità dei Piani anticorruzione delle amministrazioni pubbliche. Come riportato dall'ANAC, i Piani fin qui adottati si sono rivelati per più aspetti gravemente carenti, soprattutto per la mancata individuazione di adeguate misure di prevenzione della corruzione, che fossero il frutto di una compiuta autoanalisi organizzativa delle amministrazioni, alla ricerca di aree e attività più esposte al rischio di corruzione.
L'aggiornamento si configura, quindi, come propedeutico per la definizione di un nuovo e più organico Piano Nazionale Anticorruzione 2016-2018, sul quale l'Autorità sta già lavorando.
L'aggiornamento del PNA si è anche reso necessario per far fronte ai cambiamenti normativi che nel frattempo hanno inciso sul sistema di prevenzione della corruzione a livello istituzionale (in particolare la disciplina introdotta dal decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114, recante il trasferimento completo delle competenze sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza dal Dipartimento della Funzione Pubblica all'ANAC, nonché la rilevante riorganizzazione dell'ANAC e l'assunzione delle funzioni e delle competenze della soppressa Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici).
Entrando nel dettaglio, l'aggiornamento al PNA è articolato nelle seguenti sezioni:
- una parte generale, di ricostruzione dei limiti della esperienza pregressa e di indicazioni per una rapida correzione di rotta;
- una parte speciale, dedicata a due approfondimenti in settori particolarmente esposti al rischio corruttivo: i contratti pubblici e la sanità (redatto in collaborazione con il Ministero della salute e con l'Agenas).
All'interno dell'aggiornamento si è effettuato un report sui soggetti tenuti all'adozione di misure anticorruzione: attraverso i Piani triennali le amministrazioni e gli enti pubblici; attraverso misure integrative di quelle adottate con il d.lgs. n. 231 del 2001 gli enti di diritto privato in controllo pubblico. Particolare attenzione è dedicata al ruolo e alla garanzia della posizione dei Responsabili di prevenzione della corruzione, nei loro rapporti con gli organi di indirizzo politico amministrativo e con l'intera struttura dell'amministrazione, tenendo conto di quanto è emerso nel corso della prima giornata nazionale dei Responsabili anticorruzione (14 luglio del 2015).
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