Piano nazionale Amianto: Presentate le linee di intervento
15/04/2013
Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha recentemente
presentato il Piano nazionale amianto - Linee di intervento
per un'azione coordinata delle amministrazioni statali e
territoriali.
Gli obiettivi e le azioni del piano afferiscono a tre macro aree relative a tutela della salute, tutela dell’ambiente ed aspetti di sicurezza del lavoro e previdenziali.
Il Piano è stato elaborato dai Ministeri della Salute, dell'Ambiente e del Lavoro. Approvato dal Governo il 21 marzo scorso, attualmente è all'esame della Conferenza Stato-Regioni. In particolare, i settori di intervento della macroarea "tutela della salute" del Piano hanno come obiettivi:
L'Italia è stata fino alla fine degli anni '80 il secondo maggiore produttore europeo di amianto ma a seguito dell'adozione della legge 27 marzo 1992, n. 257, a partire dal 1992 l'impiego dell'amianto è stato bandito nei nuovi manufatti, come successivamente e progressivamente è accaduto in numerosi altri Paesi e nell'intera Comunità Europea.
Nel corso della presentazione del Piano, il Ministro Balduzzi ha detto che "E' una risposta operativa ad una vicenda sulla quale a livello nazionale era sceso l'oblio. Il governo Monti ha riportato una triste vicenda all'attenzione non solo nazionale, ma anche internazionale in Europa. L'Italia è diventata punto di riferimento dell'Unione per l'organizzazione di una rete europea per la lotta alle malattie correlate all'amianto" ed ha continuato sottolineado tuttavia che "l'amianto è anche un grande problema a livello mondiale: l'Italia ne ha bandito la produzione, ma non è così in molte altre parti del mondo e di amianto si continua a morire".
In allegato il Piano nasionale Amianto. Linee di intervento per un’azione coordinata delle ammnistrazioni statali e territoriali.
© Riproduzione riservata
Gli obiettivi e le azioni del piano afferiscono a tre macro aree relative a tutela della salute, tutela dell’ambiente ed aspetti di sicurezza del lavoro e previdenziali.
Il Piano è stato elaborato dai Ministeri della Salute, dell'Ambiente e del Lavoro. Approvato dal Governo il 21 marzo scorso, attualmente è all'esame della Conferenza Stato-Regioni. In particolare, i settori di intervento della macroarea "tutela della salute" del Piano hanno come obiettivi:
- migliorare la conoscenza epidemiologica dei fenomeni e delle loro dimensioni sul territorio nazionale, anche coinvolgendo gli altri Paesi dell’Unione europea, con la creazione di appositi network;
- migliorare la qualità di valutazione del rischio e la sorveglianza sanitaria;
- migliorare la conoscenza della suscettibilità individuale alle diverse patologie asbesto-correlate e le capacità di diagnosi precoce, anche con la costituzione di banche di campioni biologici e l'identificazione di marcatori biologici di diagnosi precoce, mettendo in rete le risorse scientifiche disponibili nei diversi Stati membri;
- attivare percorsi di cura e riabilitazione, anche mirati al sostegno psicologico.
L'Italia è stata fino alla fine degli anni '80 il secondo maggiore produttore europeo di amianto ma a seguito dell'adozione della legge 27 marzo 1992, n. 257, a partire dal 1992 l'impiego dell'amianto è stato bandito nei nuovi manufatti, come successivamente e progressivamente è accaduto in numerosi altri Paesi e nell'intera Comunità Europea.
Nel corso della presentazione del Piano, il Ministro Balduzzi ha detto che "E' una risposta operativa ad una vicenda sulla quale a livello nazionale era sceso l'oblio. Il governo Monti ha riportato una triste vicenda all'attenzione non solo nazionale, ma anche internazionale in Europa. L'Italia è diventata punto di riferimento dell'Unione per l'organizzazione di una rete europea per la lotta alle malattie correlate all'amianto" ed ha continuato sottolineado tuttavia che "l'amianto è anche un grande problema a livello mondiale: l'Italia ne ha bandito la produzione, ma non è così in molte altre parti del mondo e di amianto si continua a morire".
In allegato il Piano nasionale Amianto. Linee di intervento per un’azione coordinata delle ammnistrazioni statali e territoriali.
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