Piemonte: necessaria concertazione con gli enti interessati per risolvere il problema dell'inquinamento atmosferico
29/04/2010
"Per affrontare il problema del crescente livello di fattori
inquinanti nell'aria, in particolare in quella torinese, è
necessario avviare una concertazione con gli enti interessati, onde
poter confrontare i provvedimenti finora adottati e sottoporli ad
una valutazione che tenga conto del rapporto tra costi e
benefici".
È quanto sostiene l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello. Secondo Ravello, "l'allargamento della zona a traffico limitato nella città di Torino, senza la necessaria valutazione degli effetti in termini di miglioramento delle condizioni dell'aria e di disagio alla vita economica e sociale dei cittadini, potrebbe finire in concreto con il rappresentare un provvedimento puramente simbolico, la cui incidenza sulla riduzione degli agenti inquinanti è tutta da verificare".
"L'inquinamento dell'aria - prosegue l'assessore all'Ambiente - nella nostra Regione, ed in particolare nell'area del capoluogo, costituisce un problema oggettivo che va affrontato tenendo presente che è necessario costruire un percorso che sappia coniugare il miglioramento della qualità dell'aria con la qualità della vita dei cittadini, salvaguardando anche il loro diritto fondamentale alla libertà di movimento".
"Esprimo il timore - aggiunge Ravello - che provvedimenti estemporanei non contribuiscano alla riduzione delle micropolveri e degli altri inquinanti presenti nell'aria rischiando, anzi, di far pagare in termini di sacrifici alla collettività più di quanto non si ottenga in termini di miglioramento della qualità dell'aria".
"Le politiche per il miglioramento della qualità dell'aria - conclude l'assessore all'Ambiente - necessitano, quindi, di una concertazione tra i vari livelli di governo onde poter valutare l'adozione di provvedimenti programmatici ispirati, successivamente ad un'analisi degli indicatori socio-economici del territorio, alla logica del confronto tra costi e benefici".
Fonte: Regione Piemonte
© Riproduzione riservata
È quanto sostiene l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello. Secondo Ravello, "l'allargamento della zona a traffico limitato nella città di Torino, senza la necessaria valutazione degli effetti in termini di miglioramento delle condizioni dell'aria e di disagio alla vita economica e sociale dei cittadini, potrebbe finire in concreto con il rappresentare un provvedimento puramente simbolico, la cui incidenza sulla riduzione degli agenti inquinanti è tutta da verificare".
"L'inquinamento dell'aria - prosegue l'assessore all'Ambiente - nella nostra Regione, ed in particolare nell'area del capoluogo, costituisce un problema oggettivo che va affrontato tenendo presente che è necessario costruire un percorso che sappia coniugare il miglioramento della qualità dell'aria con la qualità della vita dei cittadini, salvaguardando anche il loro diritto fondamentale alla libertà di movimento".
"Esprimo il timore - aggiunge Ravello - che provvedimenti estemporanei non contribuiscano alla riduzione delle micropolveri e degli altri inquinanti presenti nell'aria rischiando, anzi, di far pagare in termini di sacrifici alla collettività più di quanto non si ottenga in termini di miglioramento della qualità dell'aria".
"Le politiche per il miglioramento della qualità dell'aria - conclude l'assessore all'Ambiente - necessitano, quindi, di una concertazione tra i vari livelli di governo onde poter valutare l'adozione di provvedimenti programmatici ispirati, successivamente ad un'analisi degli indicatori socio-economici del territorio, alla logica del confronto tra costi e benefici".
Fonte: Regione Piemonte
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