Prima missione di tre veicoli senza pilota per controllare il territorio
04/10/2011
Record europeo per il progetto di ricerca SMAT F1 (Sistema di
monitoraggio avanzato del territorio per scopi civili, Fase 1): il
30 settembre, per la prima volta nel nostro continente, tre
velivoli senza pilota (lo Sky-Y di Alenia Aeronautica e il Falco di
Selex Galileo, decollati e atterrati dall’aeroporto di Cuneo
Levaldigi, e il piccolo C-Fly della Nimbus, partito da un campo
volo presso Benevagienna, tutti dotati di sensori e controllati da
terra) hanno operato contemporaneamente in un’area di volo che non
è un poligono militare ma, proprio in considerazione delle finalità
dell’iniziativa, a partire da un aeroporto civile.
Le operazioni sono avvenute sotto il coordinamento di una stazione situata presso l’Altec di Torino, dove era presente un numeroso pubblico di autorità politiche e civili addetti ai lavori e potenziali, futuri utilizzatori dell’innovativo sistema. Fra i partecipanti il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano.
Un risultato ottenuto grazie anche al coinvolgimento di Enac ed Enav per definire e svolgere le attività necessarie a dotare l’area individuata dei requisiti di sicurezza e per ottenere il permesso a volare all’interno della stessa.
Il progetto SMAT nel suo complesso - nato nell’ambito del Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte e cofinanziato dalla Regione Piemonte attraverso il fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) - è stato sviluppato da un gruppo di lavoro coordinato da Alenia Aeronautica, costituitosi in associazione temporanea di scopo e formato da grandi aziende (Alenia Aeronautica, Selex Galileo e Altec), istituti di ricerca (Politecnico di Torino, Università di Torino e Istituto Superiore Mario Boella) e ben undici piccole e medie imprese piemontesi (Auconel, Axis, Blue Engineering, Carcerano, DigiSky, Envisens, Nautilus, Nimbus, Sepa, Synarea, SPAIC). L’obiettivo è quello di sperimentare un sistema di sorveglianza - a supporto delle fasi di prevenzione e di controllo di una vasta gamma di eventi quali, ad esempio, alluvioni, incendi, frane, traffico, urbanistica, inquinamento e coltivazioni - che opererà in modo integrato con le autorità preposte alla gestione di tali eventi, a livello istituzionale o commerciale, e sarà in grado di fornire informazioni puntuali e aggiornate in tempo reale.
“Un evento - ha dichiarato il presidente Cota - che dimostra la competitività del sistema industriale, scientifico e tecnologico del settore aerospaziale radicato in Piemonte da oltre 100 anni. Si tratta di un patrimonio che la Regione, attraverso il proprio intervento diretto e l’utilizzo delle risorse europee per attivare gli investimenti dei gruppi industriali, intende tutelare e sviluppare per il futuro dell’economia e del lavoro del Piemonte”
© Riproduzione riservata
Le operazioni sono avvenute sotto il coordinamento di una stazione situata presso l’Altec di Torino, dove era presente un numeroso pubblico di autorità politiche e civili addetti ai lavori e potenziali, futuri utilizzatori dell’innovativo sistema. Fra i partecipanti il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano.
Un risultato ottenuto grazie anche al coinvolgimento di Enac ed Enav per definire e svolgere le attività necessarie a dotare l’area individuata dei requisiti di sicurezza e per ottenere il permesso a volare all’interno della stessa.
Il progetto SMAT nel suo complesso - nato nell’ambito del Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte e cofinanziato dalla Regione Piemonte attraverso il fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) - è stato sviluppato da un gruppo di lavoro coordinato da Alenia Aeronautica, costituitosi in associazione temporanea di scopo e formato da grandi aziende (Alenia Aeronautica, Selex Galileo e Altec), istituti di ricerca (Politecnico di Torino, Università di Torino e Istituto Superiore Mario Boella) e ben undici piccole e medie imprese piemontesi (Auconel, Axis, Blue Engineering, Carcerano, DigiSky, Envisens, Nautilus, Nimbus, Sepa, Synarea, SPAIC). L’obiettivo è quello di sperimentare un sistema di sorveglianza - a supporto delle fasi di prevenzione e di controllo di una vasta gamma di eventi quali, ad esempio, alluvioni, incendi, frane, traffico, urbanistica, inquinamento e coltivazioni - che opererà in modo integrato con le autorità preposte alla gestione di tali eventi, a livello istituzionale o commerciale, e sarà in grado di fornire informazioni puntuali e aggiornate in tempo reale.
“Un evento - ha dichiarato il presidente Cota - che dimostra la competitività del sistema industriale, scientifico e tecnologico del settore aerospaziale radicato in Piemonte da oltre 100 anni. Si tratta di un patrimonio che la Regione, attraverso il proprio intervento diretto e l’utilizzo delle risorse europee per attivare gli investimenti dei gruppi industriali, intende tutelare e sviluppare per il futuro dell’economia e del lavoro del Piemonte”
a cura di www.regione.piemonte.it
© Riproduzione riservata