Professioni tecniche e Certezza pagamenti: arriva la proposta di legge
10/06/2015
E' proprio vero che la partecipazione ai processi decisionali
produce sempre ottimi risultati. Noi del Comitato Professioni
Tecniche, siamo riusciti, in ciò che all'inizio di quest'avventura
ci sembrava un'utopia: mettere insieme idee e proposte di centinaia
di professionisti per trarne un documento unico condiviso.
Si tratta di una Proposta di Legge per la certezza dei pagamenti nata attraverso un processo di consultazioni on-line durato oltre un anno.
È appropriato affermare che i principi della democrazia diretta ci hanno guidati e resi consapevoli della realtà che più "menti pensanti" in cooperazione fra loro producono idee, non solo di maggiore qualità, ma corrispondenti ad una vasta coralità di esigenze, nel nostro caso quelle della "comunità dei liberi professionisti tecnici".
Siamo abituati, purtroppo, a subire le decisioni calate dall'alto, frutto del pensiero di poche persone che si attribuiscono la capacità di poter pensare anche per gli altri. Non siamo, dunque, avvezzi a veder nascere norme e leggi direttamente da coloro che sono i destinatari delle stesse e che, probabilmente, hanno una conoscenza più approfondita delle questioni da risolvere.
Ecco, quindi, il nostro documento che titolato "istituzione di un registro dei contratti di prestazione professionale", possiamo orgogliosamente dire rappresenti un esperimento ben riuscito di "progettazione partecipata".
La genesi, la spinta, che ci ha visti impegnati e uniti nella stesura della proposta di legge, è stata la presenza accertata di un diffuso disagio che aleggia fra i liberi professionisti. La consapevolezza della difficile situazione si è palesata nel corso dei lunghi dibattiti avuti con gli oltre 4000 contatti presenti sui social network ed agli oltre 300 iscritti certificati sul sito internet dell'associazione "Comitato Professioni Tecniche". Questo stato di cose ci ha indotti a formulare una petizione raccogliendo oltre 1000 firme con cui i professionisti hanno mostrato la loro piena adesione all'idea di redigere un documento che proponesse norme per la certezza dei pagamenti.
La nostra visione, e ce ne rendiamo perfettamente conto, è alquanto strana per alcuni, ma soprattutto, è in controtendenza in una comunità (quella dei professionisti) in cui l'individualismo si pone come un "osso duro" difficile da spolpare. Ci siamo muniti di tanta pazienza, entusiasmo e apertura, considerando ogni singolo contributo come un prezioso dono messo a servizio di un obiettivo comune. Dunque, un primo passo fondamentale, è stato quello di invitare alla partecipazione, altri professionisti e associazioni di professionisti. In tanti casi abbiamo avuto accoglienza, in qualche caso, invece, ci siamo infranti sullo scoglio, appunto, dell'individualismo, proseguendo poi oltre con immutata determinazione.
Ma, a fronte di tanto lavoro svolto, oggi siamo felici di sapere che fra un paio di settimane, avremo la possibilità di illustrare in Parlamento il documento in questione. Siamo anche consapevoli che, la nostra "creatura" potrà subire modifiche, aggiustamenti, ma questo non ci fa disperare, anzi, ci aspettiamo che ciò avvenga, ce lo auspichiamo. L'idea che altre menti, politici, legislatori e uomini delle istituzioni, possano metterci "le mani sopra", oltre ad essere motivo di arricchimento, confermerebbe la validità della nostra proposta e la loro attenzione alle nostre esigenze, la cui soluzione è sintetizzata proprio nel documento.
In altri termini, malgrado il tempo e le energie profuse per realizzarlo, il documento redatto è per noi una specie di canovaccio necessariamente da approfondire, un motivo per aggregare ulteriormente altre intelligenze, questa volta intercettate ad un piano diverso: quello della politica e delle istituzioni.
Di seguito riporto il link sul sito del "Comitato Professioni Tecniche" da cui è possibile scaricare il file in pdf della proposta:
PROPOSTA
© Riproduzione riservata
Si tratta di una Proposta di Legge per la certezza dei pagamenti nata attraverso un processo di consultazioni on-line durato oltre un anno.
È appropriato affermare che i principi della democrazia diretta ci hanno guidati e resi consapevoli della realtà che più "menti pensanti" in cooperazione fra loro producono idee, non solo di maggiore qualità, ma corrispondenti ad una vasta coralità di esigenze, nel nostro caso quelle della "comunità dei liberi professionisti tecnici".
Siamo abituati, purtroppo, a subire le decisioni calate dall'alto, frutto del pensiero di poche persone che si attribuiscono la capacità di poter pensare anche per gli altri. Non siamo, dunque, avvezzi a veder nascere norme e leggi direttamente da coloro che sono i destinatari delle stesse e che, probabilmente, hanno una conoscenza più approfondita delle questioni da risolvere.
Ecco, quindi, il nostro documento che titolato "istituzione di un registro dei contratti di prestazione professionale", possiamo orgogliosamente dire rappresenti un esperimento ben riuscito di "progettazione partecipata".
La genesi, la spinta, che ci ha visti impegnati e uniti nella stesura della proposta di legge, è stata la presenza accertata di un diffuso disagio che aleggia fra i liberi professionisti. La consapevolezza della difficile situazione si è palesata nel corso dei lunghi dibattiti avuti con gli oltre 4000 contatti presenti sui social network ed agli oltre 300 iscritti certificati sul sito internet dell'associazione "Comitato Professioni Tecniche". Questo stato di cose ci ha indotti a formulare una petizione raccogliendo oltre 1000 firme con cui i professionisti hanno mostrato la loro piena adesione all'idea di redigere un documento che proponesse norme per la certezza dei pagamenti.
La nostra visione, e ce ne rendiamo perfettamente conto, è alquanto strana per alcuni, ma soprattutto, è in controtendenza in una comunità (quella dei professionisti) in cui l'individualismo si pone come un "osso duro" difficile da spolpare. Ci siamo muniti di tanta pazienza, entusiasmo e apertura, considerando ogni singolo contributo come un prezioso dono messo a servizio di un obiettivo comune. Dunque, un primo passo fondamentale, è stato quello di invitare alla partecipazione, altri professionisti e associazioni di professionisti. In tanti casi abbiamo avuto accoglienza, in qualche caso, invece, ci siamo infranti sullo scoglio, appunto, dell'individualismo, proseguendo poi oltre con immutata determinazione.
Ma, a fronte di tanto lavoro svolto, oggi siamo felici di sapere che fra un paio di settimane, avremo la possibilità di illustrare in Parlamento il documento in questione. Siamo anche consapevoli che, la nostra "creatura" potrà subire modifiche, aggiustamenti, ma questo non ci fa disperare, anzi, ci aspettiamo che ciò avvenga, ce lo auspichiamo. L'idea che altre menti, politici, legislatori e uomini delle istituzioni, possano metterci "le mani sopra", oltre ad essere motivo di arricchimento, confermerebbe la validità della nostra proposta e la loro attenzione alle nostre esigenze, la cui soluzione è sintetizzata proprio nel documento.
In altri termini, malgrado il tempo e le energie profuse per realizzarlo, il documento redatto è per noi una specie di canovaccio necessariamente da approfondire, un motivo per aggregare ulteriormente altre intelligenze, questa volta intercettate ad un piano diverso: quello della politica e delle istituzioni.
Di seguito riporto il link sul sito del "Comitato Professioni Tecniche" da cui è possibile scaricare il file in pdf della proposta:
PROPOSTA
A cura di Andrea Auletta
Architetto
Segretario Comitato delle Professioni Tecniche
Architetto
Segretario Comitato delle Professioni Tecniche
© Riproduzione riservata