Professioni tecniche: presentata alla Camera proposta per la suddivisione delle competenze
01/04/2016
Niente più sovrapposizioni tra le varie categorie professionali: circoscritte le competenze di architetti, ingegneri, geometri, periti e lauree triennali.
E' stato presentato in prima lettura alla Camera un progetto di legge che ha il fine di ridurre i contenziosi e puntare sulla cooperazione delle categorie professionali che avranno l'obbligo di collaborare soprattutto per quanto riguarda l'attività edilizia. Il progetto di legge prevede la suddivisione a monte delle attività professionali che insistono nel settore dell'edilizia e una precisa allocazione delle stesse alle singole professionalità.
Entrando nel dettaglio, il provvedimento riporta una lista di attività (in fase di revisione) che prevede:
- recupero, restauro
- progettazione architettonica
- progettazione strutturale
- progettazione impiantistica
- progettazione geotecnica
- certificazione energetica
- interior design
- industrial design
- pratiche catastali
- pratiche edilizie
Per ognuna di queste attività è definito il compito del relativo professionista. Ad esempio, ai professionisti in possesso di laurea di primo livello o diploma CAT è prevista la competenza esclusiva delle attività di natura amministrativa (pratiche edilizie e catastali). Ai laureati in ingegneria iscritti alla sezione A dell'Albo è riservata la competenza esclusiva del calcolo strutturale ma con la cooperazione di un architetto che dovrà occuparsi della relativa parte architettonica. Per quanto riguarda gli edifici vincolati è prevista sempre la compresenza di un architetto esperto in restauro anche per progetti di ingegneria civile o di impiantistica.
I laureati triennali non potranno più operare come liberi professionisti ma saranno previste delle detrazioni contributive in caso di assunzione in studi professionali. Ai geometri è prevista l'esclusiva competenza come responsabile di cantiere, figura necessaria e obbligatoria per importi superiori a 40.000 euro.
Il PDL ha ricevuto l'apprezzamento del Consiglio Nazionale degli Ingegneri nonché coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche Armando Zambrano che ha paventato l'ipotesi di un accorpamento di tutti i Consigli Nazionali dell'area tecnica in modo da consentire una maggiore cooperazione tra le categorie professionali e una forte dei riduzione dei costi e rilevato che il PDL servirà sia per fare chiarezza su un tema particolarmente spinoso come quello delle competenze professionali, ma anche per porre le basi per un eventuale definizione di nuovi minimi tariffari che diano ai professionisti quella dignità perduta da tempo.
A cura di Ing. Gianluca Oreto
Molti lo hanno capito, altri ci hanno sperato, alcuni si sono
infuriati...
L'articolo è un pesce d'aprile concordato insieme all'Ing.
Andrea Dari di Ingenio per aprire
un dibattito su uno degli argomenti più controversi degli ultimi 20
anni che riguardano le professioni tecniche. I contenuti non solo
non sono reali ma non rappresentano in alcun modo il nostro punto
di vista ma hanno l'unico scopo di sensibilizzare tecnici e
politici su questo argomento.
I vostri commenti rappresentano una fonte preziosa per ragionare insieme su alcuni punti fondamentali che riguardano tutti noi:
- la suddivisione delle competenze professionali
- il ripristino delle tariffe
- il ruolo di ordini e consigli nazionali
Vi preghiamo, quindi, di partecipare attivamente al dibattito.
Buon 1 aprile 2016
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