Prosegue la discesa della domanda pubblica di soli servizi, crescono gli appalti misti di progettazione e costruzione
17/12/2009
I dati di novembre confermano la tendenza fortemente recessiva
della domanda pubblica di servizi di ingegneria e
architettura: -55,5% in valore rispetto a novembre 2008, -64,9%
rispetto ad ottobre di quest'anno. Secondo l'aggiornamento
mensile dell'Osservatorio OICE-Informatel, le gare per servizi
di ingegneria e architettura indette in novembre sono state 266 (di
cui 24 sopra soglia) per un importo complessivo di 34,5 milioni di
euro (21,7 sopra soglia).
Il confronto con novembre 2008 vede scendere il numero dei bandi del 27,7% (-42,9% sopra soglia e -25,8% sotto soglia) e il loro valore, come detto, del 55,5% (-65,1% sopra soglia e -16,7% sotto soglia).
Da gennaio a novembre risultano bandite complessivamente 3.622 gare, il numero più basso rilevato dal 2000, per 642,1 milioni di euro. Il confronto con i primi undici mesi del 2008 risulta ancora negativo: il numero dei bandi si riduce del 14,4% (-9,0% sopra soglia e -15,2% sotto soglia) e il loro valore del 10,8% (-2,5% sopra soglia e -13,7% sotto soglia).
Occorre però segnalare il forte incremento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione, con un classico andamento a forbice rispetto alla tendenza di quelle per ingegneria e architettura. Continua infatti la crescita record degli appalti misti, che negli undici mesi del 2009 hanno raggiunto i 18.758 milioni di euro, segnando un raddoppio (+103,1%) rispetto ai primi undici mesi del 2008.
Peraltro, aumentano ancora i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti in novembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2009 è stato del 35,8% (34,9 per le gare indette nel 2008); ribasso che si spinge al 75% nell'aggiudicazione di una gara 2009 della Regione Sardegna (progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, direzione, misure e contabilità dei lavori di completamento dei banchinamenti interni del porto di Carloforte).
"I dati dell'Osservatorio di novembre sono preoccupanti - ha dichiarato il presidente OICE Braccio Oddi Baglioni - e rendono evidente l'urgenza di provvedimenti del governo atti a sbloccare le grandi opere e modificare il patto di stabilità permettendo alle amministrazioni periferiche di tornare ad investire. E' anche necessario interrompere il circolo vizioso dei ribassi con cui vengono aggiudicate le gare: non si fanno confronti tra progetti, né gare tra curriculum, né valutazioni della capacità di gestire la commessa. Per architetti e ingegneri conquistare una commessa con uno sconto del 40-45% ora viene considerato quasi una manna. A imporre il criterio del massimo ribasso nel campo dei servizi di alto valore aggiunto, come la progettazione, - ha continuato Oddi Baglioni - è lo stesso committente pubblico che di fatto aggira le norme vigenti (codice dei contratti pubblici e circolari seguenti), non tenendo nel debito conto la qualità del progetto, ma solo il risparmio che su questo riesce ad ottenere. Anche quando viene scelto il criterio dell'offerta più vantaggiosa si finisce per confrontarsi solo sul prezzo, visto che il peso assegnato a questa variabile è preponderante rispetto agli aspetti tecnici e organizzativi. Ma il progetto incide solo per circa il 5% sul costo dell'opera e il risparmio immediato realizzato dal Committente può essere controproducente proprio sul costo complessivo, oltre che sulla qualità e funzionalità dell'opera. E' questo il punto importante - ha concluso il presidente OICE -, un progetto valutato per la sua qualità intrinseca e pagato secondo prezzi di mercato è l'unico modo per garantire una buona esecuzione dei lavori e per evitare alla pubblica amministrazione il rischio di maggiori e non previste spese in corso d'opera."
Tornando ai dati dell'Osservatorio, l'analisi territoriale delle gare nei primi undici mesi del 2009 rispetto ai primi undici mesi del 2008, consente di verificare come la tendenza recessiva registrata a livello nazionale sia generalizzata ma distribuita in maniera diversa nelle grandi aree geografiche del Paese: in forte ribasso il Meridione (-24,9% in numero e -21,5% in valore) e il Nord Ovest (-20,1% in numero e -11,8% in valore), in ribasso anche le Isole (-11,1% in numero e -9,4% in valore) e il Nord Est (-2,3% in numero e -9,5% in valore), ribasso contenuto per il Centro (-7,31% in numero e -3,8% in valore).
Il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria è passato dalle 523 unità di gennaio-novembre 2008 alle 476 dell'analogo periodo di quest'anno, -9,0%. Nell'insieme degli altri paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta una flessione (-8,1%) poco minore di quella italiana. L'incidenza del nostro Paese in numero di gare continua, comunque, ad attestarsi su un modesto 3,4% (Francia 36,1%, Germania 12,3%, Spagna 10,5%, Polonia 5,4%, Gran Bretagna 5,2%, ecc.).
Fonte: www.oice.it
© Riproduzione riservata
Il confronto con novembre 2008 vede scendere il numero dei bandi del 27,7% (-42,9% sopra soglia e -25,8% sotto soglia) e il loro valore, come detto, del 55,5% (-65,1% sopra soglia e -16,7% sotto soglia).
Da gennaio a novembre risultano bandite complessivamente 3.622 gare, il numero più basso rilevato dal 2000, per 642,1 milioni di euro. Il confronto con i primi undici mesi del 2008 risulta ancora negativo: il numero dei bandi si riduce del 14,4% (-9,0% sopra soglia e -15,2% sotto soglia) e il loro valore del 10,8% (-2,5% sopra soglia e -13,7% sotto soglia).
Occorre però segnalare il forte incremento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione, con un classico andamento a forbice rispetto alla tendenza di quelle per ingegneria e architettura. Continua infatti la crescita record degli appalti misti, che negli undici mesi del 2009 hanno raggiunto i 18.758 milioni di euro, segnando un raddoppio (+103,1%) rispetto ai primi undici mesi del 2008.
Peraltro, aumentano ancora i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti in novembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2009 è stato del 35,8% (34,9 per le gare indette nel 2008); ribasso che si spinge al 75% nell'aggiudicazione di una gara 2009 della Regione Sardegna (progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, direzione, misure e contabilità dei lavori di completamento dei banchinamenti interni del porto di Carloforte).
"I dati dell'Osservatorio di novembre sono preoccupanti - ha dichiarato il presidente OICE Braccio Oddi Baglioni - e rendono evidente l'urgenza di provvedimenti del governo atti a sbloccare le grandi opere e modificare il patto di stabilità permettendo alle amministrazioni periferiche di tornare ad investire. E' anche necessario interrompere il circolo vizioso dei ribassi con cui vengono aggiudicate le gare: non si fanno confronti tra progetti, né gare tra curriculum, né valutazioni della capacità di gestire la commessa. Per architetti e ingegneri conquistare una commessa con uno sconto del 40-45% ora viene considerato quasi una manna. A imporre il criterio del massimo ribasso nel campo dei servizi di alto valore aggiunto, come la progettazione, - ha continuato Oddi Baglioni - è lo stesso committente pubblico che di fatto aggira le norme vigenti (codice dei contratti pubblici e circolari seguenti), non tenendo nel debito conto la qualità del progetto, ma solo il risparmio che su questo riesce ad ottenere. Anche quando viene scelto il criterio dell'offerta più vantaggiosa si finisce per confrontarsi solo sul prezzo, visto che il peso assegnato a questa variabile è preponderante rispetto agli aspetti tecnici e organizzativi. Ma il progetto incide solo per circa il 5% sul costo dell'opera e il risparmio immediato realizzato dal Committente può essere controproducente proprio sul costo complessivo, oltre che sulla qualità e funzionalità dell'opera. E' questo il punto importante - ha concluso il presidente OICE -, un progetto valutato per la sua qualità intrinseca e pagato secondo prezzi di mercato è l'unico modo per garantire una buona esecuzione dei lavori e per evitare alla pubblica amministrazione il rischio di maggiori e non previste spese in corso d'opera."
Tornando ai dati dell'Osservatorio, l'analisi territoriale delle gare nei primi undici mesi del 2009 rispetto ai primi undici mesi del 2008, consente di verificare come la tendenza recessiva registrata a livello nazionale sia generalizzata ma distribuita in maniera diversa nelle grandi aree geografiche del Paese: in forte ribasso il Meridione (-24,9% in numero e -21,5% in valore) e il Nord Ovest (-20,1% in numero e -11,8% in valore), in ribasso anche le Isole (-11,1% in numero e -9,4% in valore) e il Nord Est (-2,3% in numero e -9,5% in valore), ribasso contenuto per il Centro (-7,31% in numero e -3,8% in valore).
Il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria è passato dalle 523 unità di gennaio-novembre 2008 alle 476 dell'analogo periodo di quest'anno, -9,0%. Nell'insieme degli altri paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta una flessione (-8,1%) poco minore di quella italiana. L'incidenza del nostro Paese in numero di gare continua, comunque, ad attestarsi su un modesto 3,4% (Francia 36,1%, Germania 12,3%, Spagna 10,5%, Polonia 5,4%, Gran Bretagna 5,2%, ecc.).
Fonte: www.oice.it
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