RC Professionale: da Federarchitetti la richiesta di sospensione
08/07/2013
Il 15 agosto 2013 si avvicina inesorabilmente e già molte partite
iva cominciano a vibrare. Da quella data, infatti, i liberi
professionisti italiani, già oberati dalla mole di lavoro
quotidiano, dovranno stipulare apposita polizza assicurativa
professionale e cominciare a pensare alla formazione continua che
gli consentirà di riempire le ore di buco tra tanti lavori (passi
il pizzico di ironia).
Per quanto riguarda l'RC Professionale, con una nota inviata al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, il Presidente di Federarchitetti, Paolo Grassi, raccogliendo le istanze di gran parte degli iscritti a Federarchitetti, e facendo proprie le loro ansie, in considerazione del grave momento di crisi e della stagione attuale nella quale ricorrono gravosi impegni economici, non ultimi quelli tributari, ritenuto che il costo della polizza assicurativa, resa ormai obbligatoria a far data dal prossimo 15 Agosto, costituisca un ulteriore spessa difficilmente o quasi per nulla sopportabile dalla gran parte dei tecnici liberi professionisti, ha chiesto il rinvio di almeno un anno di tale obbligo e l'immediata apertura di un tavolo di concertazione per discutere di questo argomento ma anche di tutti gli altri problemi che riguardano la nostra professione, anche alla luce della recente riforma delle professioni.
Memore del discorso di insediamento del nuovo Governo, in cui il Presidente del Consiglio ha parlato di architettura creando molte aspettative tra i liberi professionisti, il Presidente di Federarchitetti ha rilevato come "la crisi che il Paese sta attraversando ha prodotto nel comparto dell'edilizia enormi e devastanti danni le cui ricadute stanno ormai distruggendo ogni aspettativa professionale e riducendo allo sfinimento, dopo anni di crisi, l'intero tessuto sociale e la classe dei tecnici liberi professionisti, i quali, mentre, da una parte, assistono basiti e inascoltati ai palliativi messi in atto per rilanciare un comparto così complesso, dall'altra devono sopportare il peso di oneri sempre più gravosi, quali la riforma del loro ente previdenziale (INARCASSA) che, con l'innalzamento dei contributi minimi, incide pesantemente sui già esigui redditi, o la riforma delle professioni che, con i suoi nuovi obblighi, rende sempre più difficile, e non solo per i giovani, svolgere dignitosamente il proprio lavoro. Condizioni che disegnano una road map del disagio che quasi certamente porterà alla scomparsa di una professione - quella di Architetto - con profonde ricadute culturali e sociali".
Ciò premesso, il Presidente Paolo Grassi ha parlato dell'RC Professionale definendolo "un ulteriore aggravio che continuerà con l'avvio della formazione permanente a partire da gennaio 2014, con un incremento esponenziale dei costi necessari per svolgere la professione".
Alla stregua della sospensione della rata di giugno dell'IMU e del rinvio del'IVA, Federarchitetti ha richiesto al Governo "di non gravare, per il momento, di nuovi oneri i liberi professionisti, una categoria di lavoratori e di contribuenti che sfiora le 500.000 unità, si potrebbe allora prendere in considerazione l'opportunità della proroga di almeno un anno dell'obbligo di assicurazione professionale, introdotta con l'articolo 5 del DPR 137/12, un provvedimento, del quale certo non si sentiva la necessità, e della immediata apertura di un tavolo di concertazione".
Federarchitetti ha sottolineato come la proroga in questione non creerebbe danni alla collettività (a parte il mancato guadagno alle compagnie assicurative), ma darebbe respiro ad una categoria professionale che non ce la fa più ad andare avanti e il cui nuovo balzello inasprirebbe una situazione ormai divenuta critica.
© Riproduzione riservata
Per quanto riguarda l'RC Professionale, con una nota inviata al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, il Presidente di Federarchitetti, Paolo Grassi, raccogliendo le istanze di gran parte degli iscritti a Federarchitetti, e facendo proprie le loro ansie, in considerazione del grave momento di crisi e della stagione attuale nella quale ricorrono gravosi impegni economici, non ultimi quelli tributari, ritenuto che il costo della polizza assicurativa, resa ormai obbligatoria a far data dal prossimo 15 Agosto, costituisca un ulteriore spessa difficilmente o quasi per nulla sopportabile dalla gran parte dei tecnici liberi professionisti, ha chiesto il rinvio di almeno un anno di tale obbligo e l'immediata apertura di un tavolo di concertazione per discutere di questo argomento ma anche di tutti gli altri problemi che riguardano la nostra professione, anche alla luce della recente riforma delle professioni.
Memore del discorso di insediamento del nuovo Governo, in cui il Presidente del Consiglio ha parlato di architettura creando molte aspettative tra i liberi professionisti, il Presidente di Federarchitetti ha rilevato come "la crisi che il Paese sta attraversando ha prodotto nel comparto dell'edilizia enormi e devastanti danni le cui ricadute stanno ormai distruggendo ogni aspettativa professionale e riducendo allo sfinimento, dopo anni di crisi, l'intero tessuto sociale e la classe dei tecnici liberi professionisti, i quali, mentre, da una parte, assistono basiti e inascoltati ai palliativi messi in atto per rilanciare un comparto così complesso, dall'altra devono sopportare il peso di oneri sempre più gravosi, quali la riforma del loro ente previdenziale (INARCASSA) che, con l'innalzamento dei contributi minimi, incide pesantemente sui già esigui redditi, o la riforma delle professioni che, con i suoi nuovi obblighi, rende sempre più difficile, e non solo per i giovani, svolgere dignitosamente il proprio lavoro. Condizioni che disegnano una road map del disagio che quasi certamente porterà alla scomparsa di una professione - quella di Architetto - con profonde ricadute culturali e sociali".
Ciò premesso, il Presidente Paolo Grassi ha parlato dell'RC Professionale definendolo "un ulteriore aggravio che continuerà con l'avvio della formazione permanente a partire da gennaio 2014, con un incremento esponenziale dei costi necessari per svolgere la professione".
Alla stregua della sospensione della rata di giugno dell'IMU e del rinvio del'IVA, Federarchitetti ha richiesto al Governo "di non gravare, per il momento, di nuovi oneri i liberi professionisti, una categoria di lavoratori e di contribuenti che sfiora le 500.000 unità, si potrebbe allora prendere in considerazione l'opportunità della proroga di almeno un anno dell'obbligo di assicurazione professionale, introdotta con l'articolo 5 del DPR 137/12, un provvedimento, del quale certo non si sentiva la necessità, e della immediata apertura di un tavolo di concertazione".
Federarchitetti ha sottolineato come la proroga in questione non creerebbe danni alla collettività (a parte il mancato guadagno alle compagnie assicurative), ma darebbe respiro ad una categoria professionale che non ce la fa più ad andare avanti e il cui nuovo balzello inasprirebbe una situazione ormai divenuta critica.
A cura di Ilenia
Cicirello
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