Regione Lazio: esame delle modifiche al piano casa
26/07/2012
Il consiglio regionale del Lazio ha iniziato oggi, con la relazione
dell'assessore all'Urbanistica, Luciano Ciocchetti, la discussione
sulle modifiche al piano casa.
"Si tratta di una proposta - ha spiegato l'assessore - che va a modificare la legge approvata lo scorso anno. L'abbiamo presentata per diverse ragioni.
Intanto per superare alcune impugnative presso la Corte costituzionale decise dal Consiglio dei ministri su alcuni commi della legge. C'è stato un lavoro comune con il governo e sono stati definiti alcuni interventi di modifica. La Corte deciderà, invece, sulla parte relativa alle definizioni di valorizzazione e tutela paesistica. Su questa parte, d'accordo con l'esecutivo nazionale, non siamo intervenuti.
Le modifiche sono relative alle procedure da seguire, approvate anche dal Consiglio regionale, ruolo del Ministero dei beni culturali, in maniera da ridurre i contenziosi, poi vengono corretti alcuni errori formali dovuti all'approvazione notturna, abolita la possibilità di titolo abilitativo formatosi con il silenzio assenso, precisata la necessità del preventivo nulla osta dell'ente gestore nel caso di interventi nelle aree naturali protette, viene specificato che i programmi integrati di riqualificazione urbana e ambientale, previsti dal piano casa, sono interventi volti alla valorizzazione del territorio, viene eliminata la parte relativa alla possibilità di realizzare impianti sportivi nelle zone a delle aree naturali protette"
"Altra ragione che ci ha portato a questa proposta di legge - ha proseguito l'assessore - è quella di dare soluzione a una serie di questioni sull'edilizia residenziale e in particolare sull'assegnazione alla cooperative dei bandi per le zone 167. In commissione abbiamo anche approvato un emendamento per venire incontro alle richieste dei proprietari di abitazioni costruite in diritto di superficie".
"A un anno dall'approvazione - ha concluso Ciocchetti - mi sembra doveroso dare al Consiglio regionale alcuni dati sulla prima fase di applicazione del piano casa. Fino a giugno sono presentate 5mila Dia per piccoli ampiamenti, cinquemila piccoli cantieri, su edifici esistenti, senza consumo di terreno libero. Un primo segnale importante. Stanno inziando le prime conferenze dei servizi per i cambi di destinazione d'uso e per le demolizioni e ricostruzioni. Si sta attivando anche culturalmente la voglia di riqualificare il nostro patrimonio edilizio".
© Riproduzione riservata
"Si tratta di una proposta - ha spiegato l'assessore - che va a modificare la legge approvata lo scorso anno. L'abbiamo presentata per diverse ragioni.
Intanto per superare alcune impugnative presso la Corte costituzionale decise dal Consiglio dei ministri su alcuni commi della legge. C'è stato un lavoro comune con il governo e sono stati definiti alcuni interventi di modifica. La Corte deciderà, invece, sulla parte relativa alle definizioni di valorizzazione e tutela paesistica. Su questa parte, d'accordo con l'esecutivo nazionale, non siamo intervenuti.
Le modifiche sono relative alle procedure da seguire, approvate anche dal Consiglio regionale, ruolo del Ministero dei beni culturali, in maniera da ridurre i contenziosi, poi vengono corretti alcuni errori formali dovuti all'approvazione notturna, abolita la possibilità di titolo abilitativo formatosi con il silenzio assenso, precisata la necessità del preventivo nulla osta dell'ente gestore nel caso di interventi nelle aree naturali protette, viene specificato che i programmi integrati di riqualificazione urbana e ambientale, previsti dal piano casa, sono interventi volti alla valorizzazione del territorio, viene eliminata la parte relativa alla possibilità di realizzare impianti sportivi nelle zone a delle aree naturali protette"
"Altra ragione che ci ha portato a questa proposta di legge - ha proseguito l'assessore - è quella di dare soluzione a una serie di questioni sull'edilizia residenziale e in particolare sull'assegnazione alla cooperative dei bandi per le zone 167. In commissione abbiamo anche approvato un emendamento per venire incontro alle richieste dei proprietari di abitazioni costruite in diritto di superficie".
"A un anno dall'approvazione - ha concluso Ciocchetti - mi sembra doveroso dare al Consiglio regionale alcuni dati sulla prima fase di applicazione del piano casa. Fino a giugno sono presentate 5mila Dia per piccoli ampiamenti, cinquemila piccoli cantieri, su edifici esistenti, senza consumo di terreno libero. Un primo segnale importante. Stanno inziando le prime conferenze dei servizi per i cambi di destinazione d'uso e per le demolizioni e ricostruzioni. Si sta attivando anche culturalmente la voglia di riqualificare il nostro patrimonio edilizio".
fonte www.regione.lazio.it
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