Regione Veneto: terre abbandonate per impianti fotovoltaici
18/06/2012
La Giunta veneta, su proposta dell’assessore all’agricoltura Franco
Manzato di concerto con il collega all’energia Massimo Giorgetti,
ha definito le procedure amministrative per la presentazione,
l’istruttoria e il riconoscimento della classificazione di “terreno
abbandonato da almeno cinque anni”, relativamente agli impianti
solari fotovoltaici con moduli collocati a terra autorizzati entro
il 25 marzo scorso. Il provvedimento di giunta attribuisce inoltre
agli Sportelli Unici Agricoli di Avepa la gestione tecnica ed
amministrativa dei procedimenti e la predisposizione della
modulistica e la definizione delle procedure di istruttoria.
“La decisione – ha ricordato Manzato – fa riferimento alle “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, emanate quest’anno, che hanno modificato le regole sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili, escludendo dagli incentivi statali gli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole, salvo gli impianti collocati in terreni abbandonati da almeno cinque anni che siano stati abilitati entro il 25 marzo scorso e che entrino in esercizio entro centottanta giorni dalla medesima data. 'Di fatto - ha concluso Manzato - sulla base della documentazione agli atti delle strutture regionali, simili casi si riducono in Veneto a non più di una decina di istanze”.
© Riproduzione riservata
“La decisione – ha ricordato Manzato – fa riferimento alle “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, emanate quest’anno, che hanno modificato le regole sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili, escludendo dagli incentivi statali gli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole, salvo gli impianti collocati in terreni abbandonati da almeno cinque anni che siano stati abilitati entro il 25 marzo scorso e che entrino in esercizio entro centottanta giorni dalla medesima data. 'Di fatto - ha concluso Manzato - sulla base della documentazione agli atti delle strutture regionali, simili casi si riducono in Veneto a non più di una decina di istanze”.
fonte www.regione.veneto.it
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