Regione siciliana: Siglato un atto di indirizzo per utilizzare, negli appalti pubblici, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

08/02/2011

Lo scorso 31 gennaio presso l'Assessorato Regionale delle Infrastrutture è stato firmato dalla Regione siciliana e dalle organizzazioni di categoria, imprenditoriali, sindacali e professionali un atto di indirizzo in materia di lavori pubblici.
L'atto di indirizzo nasce dalla certezza di non ritenere più rinviabile un complessivo intervento legislativo di riordino della disciplina degli appalti pubblici nella Regione siciliana, che si caratterizzi per il recepimento in forma dinamica del Codice dei Contratti di cui al D.Lgs. n. 163/2006, fatta salva la possibilità di adeguamenti, tenuto conto della potesta legislativa esclusiva della Regione siciliana in materia.

Nell'atto di indirizzo viene, per altro, precisato che per tutte le motivazioni evidenziate nelle premesse dell'Atto di indirizzo stesso, i sottoscrittori ritengono che il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, a differenza del criterio del massimo ribasso, è quello più idoneo a raggiungere gli obiettivi prefissati di impermeabilità delle Pubbliche amministrazioni ai tentativi di infiltrazione della criminalità otganizzata e del perseguimento di idonei livelli qualitativi nella realizzazione delle opere.

L'atto di indirizzo precisa che un apposito organismo a composizione mista costituito tra i sottoscrittori provvederà ad elaborare entro il 10 marzo 2011 le linee guida con la precisazione che le Amministrazioni avranno, comunque, l'obbligo di uniformare la propria attività ai contenuti dell'atto di indirizzo stesso a far data dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del relativo decreto di approvazione.
In particolare, nelle more dell'approvazione delle linee guida, il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa dovrà essere utilizzato, obbligatoriamente per tutte le gare con la possibilità di deroga per quelle di importo superiore a 2.000.000,00 di euro in presenza di elementi oggettivi di urgenza connessi alla sicurezza del territorio e delle infrastrutture pubbliche e per quelle di importo inferiore a 2.000.000,00 di euro sempre che, in relazione alla singola gara considerata non risulti che il criterio del prezzo più basso sia più vantaggioso per la stazione appaltante, sotto il profilo della qualità delle opere realizzate e del rapporto con il prezzo a base d'asta.

Sempre nell'atto di indirizzo viene precisato che l'Organismo tecnico che provvederà a predisporre le linee guida, successivamente all'elaborazione delle linee guida provvederà, altresì, a definire una proposta di disegno di legge che recepisca nella legislazione regionale, mediante rinvio dinamico, il D.Lgs. n. 163/2006, eventualmente adeguandone i contenuti nel rispetto, tuttavia, dei principi desumibili dalla sentenza della Corte costituzionale n. 45/2010.

A cura di Paolo Oreto


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