Restauratori e qualifiche professionali: prorogati i termini di scadenza per la presentazione delle domande
29/04/2010
Continuano le proroghe per i restauratori. Il Ministero per i Beni
e le Attività Culturali ha, infatti, prorogato al 30 giugno 2010 il
termine di scadenza per la presentazione delle domande per il
conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore e di
collaboratore restauratore di beni culturali. Mentre, il termine di
scadenza per la trasmissione telematica delle attestazioni
riguardanti le attività di restauro svolte, inoltre, è stato
prorogato al 30 settembre 2010. L'avviso di proroga sarà pubblicato
in Gazzetta Ufficiale il prossimo 30 aprile.
Ricordiamo che la delicata questione riguarda il D.M. n. 53/2009 che, nelle more dell'emanazione di un nuovo Regolamento Generale, ha disciplinato le procedure per lo svolgimento delle prove di idoneità al fine dell'acquisizione della qualifica di restauratore nonché di collaboratore restauratore di beni culturali. Al D.M. n. 53/2009 è poi seguito, in data 29 settembre 2009, il bando di selezione pubblica per il conseguimento delle qualifiche professionali, che stabilisce i requisiti (titoli ed esperienza pregressa) necessari per il riconoscimento ope legis delle qualifiche professionali e disciplina le modalità di svolgimento della prova di idoneità cui possono sottoporsi i soggetti che mancano dei requisiti per il riconoscimento automatico delle qualifiche professionali, al fine di conseguire comunque l'attribuzione delle stesse. Ricordiamo, inoltre, il malcontento di FeNEAL FILCA FILLEA all'indomani della pubblicazione del D.M. n. 53/20009, i quali hanno evidenziato come l'iscrizione alla prova d'idoneità è stata vincolata alla presentazione di requisiti sostanzialmente impossibili da recuperare per i lavoratori e il cui unico risultato sarà che decine di migliaia di lavoratori verranno esclusi dalla possibilità di accedere alla prova finalizzata all'acquisizione in via definitiva del titolo di restauratore pur avendo, di fatto, svolto questo ruolo fino ad oggi, con gravissime ripercussioni per il loro futuro lavorativo.
© Riproduzione riservata
Ricordiamo che la delicata questione riguarda il D.M. n. 53/2009 che, nelle more dell'emanazione di un nuovo Regolamento Generale, ha disciplinato le procedure per lo svolgimento delle prove di idoneità al fine dell'acquisizione della qualifica di restauratore nonché di collaboratore restauratore di beni culturali. Al D.M. n. 53/2009 è poi seguito, in data 29 settembre 2009, il bando di selezione pubblica per il conseguimento delle qualifiche professionali, che stabilisce i requisiti (titoli ed esperienza pregressa) necessari per il riconoscimento ope legis delle qualifiche professionali e disciplina le modalità di svolgimento della prova di idoneità cui possono sottoporsi i soggetti che mancano dei requisiti per il riconoscimento automatico delle qualifiche professionali, al fine di conseguire comunque l'attribuzione delle stesse. Ricordiamo, inoltre, il malcontento di FeNEAL FILCA FILLEA all'indomani della pubblicazione del D.M. n. 53/20009, i quali hanno evidenziato come l'iscrizione alla prova d'idoneità è stata vincolata alla presentazione di requisiti sostanzialmente impossibili da recuperare per i lavoratori e il cui unico risultato sarà che decine di migliaia di lavoratori verranno esclusi dalla possibilità di accedere alla prova finalizzata all'acquisizione in via definitiva del titolo di restauratore pur avendo, di fatto, svolto questo ruolo fino ad oggi, con gravissime ripercussioni per il loro futuro lavorativo.
A cura di Ilenia
Cicirello
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