Restauro e risanamento conservativo: DIA o Permesso di Costruire a seconda della tipologia dell'intervento

09/10/2013

Con sentenza n. 4851 depositata in segreteria il 30 settembre scorso, il Consiglio di Stato, IV Sezione, ha avuto modo di chiarire aspetti legati alla possibilità o meno di utilizzare la DIA nel caso di restauro e risanamento conservativo di un complesso monumentale.
Occorre preliminarmente verificare la tipologia dell'intervento perché, ove lo stesso comporti un aumento della superficie utile, nonché del volume, non è ammissibile parlare di DIA poiché necessario un permesso di costruire.

Le motivazioni addotte recano che "affinché un intervento edilizio possa essere qualificato come restauro e risanamento conservativo occorre che siano rispettati gli elementi tipologici, formali e strutturali dell'edificio senza modifiche dell'identità, della struttura e della fisionomia dello stesso, né ampliamento dei volumi e delle superfici , essendo esso diretto alla mera conservazione, mediante consolidamento , ripristino o rinnovo degli elementi costitutivi, dell'organismo edilizio esistente, ed alla restituzione della sua funzionalità. L'aumento di superficie o di volumetria comporta, al contrario, una trasformazione dell'edificio che necessita di permesso di costruire (Cons. St. Sez. V, 2.2.2010, n. 431; Sez. IV, 21.5.2004, n. 3295)".

A cura di Gabriele Bivona



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