Rifiuti, Sospensione entrata in vigore SISTRI: Si, No, Forse
01/09/2011
Come per le classiche commedie all'italiana che ormai
contraddistinguono sempre più spesso l'operato di un Governo dalla
tante idee confuse e spesso inapplicabili, l'ultima novità arriva
dall'entrata in vigore del Sistema di tracciabilità dei
rifiuti (SISTRI) che con l'art. 6 comma 2 del decreto-legge n.
138/2011 veniva sospesa nell'abito di un processo di
semplificazione amministrativa.
Come già sottolineato, tale disposizione, promossa dal Ministro per la semplificazione, ma osteggiata dal Ministro dell'ambiente, comporta il mantenimento del regime di gestione dei rifiuti non pericolosi e pericolosi fondato sui tradizionali adempimenti del registro di carico e scarico e del formulario, mentre tutta la procedura di gestione dei rifiuti mediante il SISTRI non dovrà essere attuata da alcuno dei soggetti obbligati al medesimo SISTRI salvo che nell'iter di conversione del decreto legge il Parlamento non apporti modifiche.
Questo almeno fino a ieri...
Ma si sa l'Italia è il Paese dei cambiamenti e proprio ieri è arrivato l'ennesimo dietrofront.
Il Ministro dell'Ambiente, Stefania Presigiacomo, ha infatti affermato "È positiva la larga convergenza che si sta riscontrando sulla necessità di eliminare dalla manovra la norma che abrogava il Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, peraltro richiesto dalle normative europee".
La Presigiacomo ha, comunque, manifestato la più ampia disponibilità a trovare soluzioni in grado di andare incontro alle esigenze degli operatori, soprattutto le piccole aziende, tutelando al contempo la legalità e la salute pubblica minacciate dal racket dello smaltimento illecito dei rifiuti gestito dalle ecomafie.
"Il Sistri - ha affermato la Presigiacomo - è uno straordinario strumento di lotta all'evasione fiscale, infatti, incrociando i dati del sistema con quanto dichiarato al fisco sarà possibile verificale eventuali squilibri e tentativi di evasione. È indispensabile quindi che il ripristino del Sistri avvenga subito e senza stravolgimenti che ne vanificherebbero l'efficacia".
© Riproduzione riservata
Come già sottolineato, tale disposizione, promossa dal Ministro per la semplificazione, ma osteggiata dal Ministro dell'ambiente, comporta il mantenimento del regime di gestione dei rifiuti non pericolosi e pericolosi fondato sui tradizionali adempimenti del registro di carico e scarico e del formulario, mentre tutta la procedura di gestione dei rifiuti mediante il SISTRI non dovrà essere attuata da alcuno dei soggetti obbligati al medesimo SISTRI salvo che nell'iter di conversione del decreto legge il Parlamento non apporti modifiche.
Questo almeno fino a ieri...
Ma si sa l'Italia è il Paese dei cambiamenti e proprio ieri è arrivato l'ennesimo dietrofront.
Il Ministro dell'Ambiente, Stefania Presigiacomo, ha infatti affermato "È positiva la larga convergenza che si sta riscontrando sulla necessità di eliminare dalla manovra la norma che abrogava il Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, peraltro richiesto dalle normative europee".
La Presigiacomo ha, comunque, manifestato la più ampia disponibilità a trovare soluzioni in grado di andare incontro alle esigenze degli operatori, soprattutto le piccole aziende, tutelando al contempo la legalità e la salute pubblica minacciate dal racket dello smaltimento illecito dei rifiuti gestito dalle ecomafie.
"Il Sistri - ha affermato la Presigiacomo - è uno straordinario strumento di lotta all'evasione fiscale, infatti, incrociando i dati del sistema con quanto dichiarato al fisco sarà possibile verificale eventuali squilibri e tentativi di evasione. È indispensabile quindi che il ripristino del Sistri avvenga subito e senza stravolgimenti che ne vanificherebbero l'efficacia".
A cura di Ilenia
Cicirello
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