Rifiuti e riciclo: adottato il nuovo programma nazionale
17/10/2013
Con decreto 7 ottobre 2013, il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha
adottato il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti,
nel rispetto della scadenza comunitaria prevista dalla Direttiva
2008/98/CE per il prossimo 12 dicembre 2013. Tale programma è il
risultato di un lavoro congiunto di enti locali, mondo della
produzione, associazionismo ambientale e cittadinanza.
Il Programma vuole dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti, rapportandola a fattori socio-economici ed all’andamento del Prodotto Interno Lordo.
Eccone gli obiettivi al 2020 sulla base di registrazione al 2010:
Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) avrà il compito di coadiuvare la raccolta, l’elaborazione dei dati, il popolamento degli indicatori, nonché la definizione di nuovi indicatori.
Un tavolo permanente avrà il compito di effettuare il monitoraggio dell’attuazione del Programma nazionale e dei programmi regionali, individuare le criticità e proporre specifiche azioni prioritarie e misure integrative al fine dell’aggiornamento dei programmi stessi.
Nella redazione del Programma sono state considerate una serie di misure a sostegno della positiva realizzazione quali la produzione sostenibile, il Green Public Procurement, il riutilizzo, l’informazione e sensibilizzazione, gli strumenti economici, fiscali e di regolamentazione, la promozione della ricerca.
© Riproduzione riservata
Il Programma vuole dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti, rapportandola a fattori socio-economici ed all’andamento del Prodotto Interno Lordo.
Eccone gli obiettivi al 2020 sulla base di registrazione al 2010:
- riduzione del 5% della produzione di rifiuti urbani per unità di Prodotto Interno Lordo: verrà considerato anche il rapporto rifiuti urbani/consumo delle famiglie;
- riduzione del 5% della produzione di rifiuti speciali non pericolosi per unità di prodotto interno lordo;
- riduzione del 10% della produzione di rifiuti speciali pericolosi per unità di prodotto interno lordo.
Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) avrà il compito di coadiuvare la raccolta, l’elaborazione dei dati, il popolamento degli indicatori, nonché la definizione di nuovi indicatori.
Un tavolo permanente avrà il compito di effettuare il monitoraggio dell’attuazione del Programma nazionale e dei programmi regionali, individuare le criticità e proporre specifiche azioni prioritarie e misure integrative al fine dell’aggiornamento dei programmi stessi.
Nella redazione del Programma sono state considerate una serie di misure a sostegno della positiva realizzazione quali la produzione sostenibile, il Green Public Procurement, il riutilizzo, l’informazione e sensibilizzazione, gli strumenti economici, fiscali e di regolamentazione, la promozione della ricerca.
A cura di Gabriele
Bivona
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