Riforma INPS: Non per cassa, ma per equità
06/11/2015
Detto, fatto!E non stiamo parlando di prelibatezze culinarie, ma
della proposta di riforma del sistema pensionistico italiano che
l'economista italiano nonché presidente dell'Istituto Nazionale
della Previdenza Sociale (INPS) Tito Boeri aveva annunciato
nel corso dell'intervista con Lucia Annunziata dell'1 novembre
2015.
Guarda il video dell'intervista a "In 1/2h".
All'indomani della trasmissione, pronte sono arrivate le critiche
del sistema politico italiano che ha contestato da una parte la
forma, ovvero la possibilità che una riforma dell'INPS provenga
proprio dal suo Presidente e che, quindi, quest'ultimo debordi dal
suo ruolo di amministratore dell'ente pensionistico, dall'altra i
contenuti (che ancora non erano stati pubblicati), perché mal
digerita la necessità di una nuova riforma delle pensioni che
avrebbe portato solo nuovi tagli.
In realtà, l'intervento di Boeri, pur passando per poco pertinente
e foriero di possibili future attività politiche, non fa altro che
mettere in luce un problema evidente e proporre soluzioni semplici
ed efficaci.
Molti hanno, però, sottovalutato le parole del Presidente INPS, non
immaginando certamente che fosse già pronto il documento "Non
per cassa ma per equità", contenente le proposte normative
elaborate dall'Istituto e consegnate al Governo nel giugno
2015.
Il progetto di riforma Boeri parte dal presupposto che
l'invecchiamento della popolazione italiana sia non solo
finanziariamente, ma anche socialmente sostenibile, e che è
necessario far fronte all'eredità lasciata dal periodo di
recessione, ovvero l'aumento della povertà e il livello
insostenibile della disoccupazione giovanile.
La proposta prevede a partire dall'1 luglio 2016 l'istituzione del
Sostegno di Inclusione Attiva ultra cinquantacinquenni (SIA55) per
le persone di età superiore a 55 anni appartenenti a nuclei
familiari in condizioni di forte disagio economico. Il nuovo
sistema assicurerebbe al beneficiario e al suo nucleo familiare il
raggiungimento, tramite integrazione rispetto al reddito familiare
di riferimento, di un ammontare minimo di risorse pari alla soglia
di reddito, il cui importo è rivalutato annualmente secondo
l'indice ISTAT dei prezzi al consumo per l'intera collettività.
Tale quota di integrazione al predetto reddito costituita dal SIA55
è esente da IRPEF, non è pignorabile, né cedibile e trasmissibile a
terzi.
L'articolato della proposta è composto da 16 articoli:
Art. 1 - Istituzione del Sostegno di inclusione attiva
ultracinquantacinquenni
Art. 2 - Definizioni
Art. 3 - Misura del SIA55
Art. 4 - Requisiti di accesso al SIA55
Art. 5 - Domanda, durata del beneficio e obblighi del
beneficiario
Art. 6 - Verifiche dei requisiti, decadenza e sanzioni
Art. 7 - Gestione finanziaria e monitoraggio della spesa
Art. 8 - Modalità attuative
Art. 9 - Riordino delle prestazioni collegate al reddito
Art. 10 - Disposizioni transitorie
Art. 11 - Pensioni in regime internazionale
Art. 12 - Ricalcolo trattamenti in essere, inclusi vitalizi
Art. 13 - Uscita flessibile
Art. 14 - Unificazione
Art. 15 - Contribuzioni aggiuntive
Art. 16 - Pensioni sindacali
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