Riforma Professioni, Zambrano: no all'Albo degli Ingegneri per gli Architetti V.O.
05/12/2015
Una notizia da noi riportata ieri in merito ad una presunta
richiesta del Consiglio Nazionale degli Ingegneri di aprire
il proprio Albo professionale ai laureati in Architettura V.O. ha
lasciato sbigottiti un po' tutti, me compreso (leggi articolo).
Il comunicato stampa del CNI, tra le richieste sottoposte al
Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Stefania Giannini, aveva, infatti, riportato la
seguente:
"Ammissibilità dei laureati in Architettura col vecchio
ordinamento a sostenere l'esame di Stato per l'abilitazione alla
professione di ingegnere e conseguente iscrizione al relativo
Albo".
La proposta, non lasciando margini di interpretazione, è stata da
tutti criticata come un modo per il CNI di arruolare nuovi paganti
all'interno dell'Albo.
Subito è cominciato il solito tam-tam mediatico che ha coinvolto i
nostri canali social (Facebook, Twitter, Google +, LinkedIn) in un turbinio di voci che nella
stragrande maggioranza dei casi (per non dire tutte) si è rivelato
il classico tiro al piccione nei confronti del CNI e degli Ordini
professionali, colpevoli di pensare solo alle proprie casse e non
al bene dei propri iscritti.
Stamattina, durante una breve gita turistica nel centro storico di
Palermo, una bellissima visita guidata all'interno di Palazzo
Branciforte e un pranzo siciliano D.O.C. (sarà anche "di merda" ma
quanto è straordinaria questa terra!), sono stato raggiunto al
telefono dal mio Presidente Ing. Armando Zambrano che ha
voluto chiarire bene la faccenda.
Il Presidente Zambrano ha immediatamente chiarito che il comunicato
ha riportato un clamoroso errore dell'Ufficio Stampa del CNI che
probabilmente non aveva bene inteso la portata delle parole che
aveva scritto e pubblicato. Durante l'incontro con il Ministro
Giannini, infatti, la delegazione del CNI ha chiesto l'esatto
opposto di quanto poi riportato nel comunicato stampa.
Come riportato integralmente nel documento Formazione e accesso
all'albo degli Ingegneri - Problematiche e prospettive
presentato al Ministro Giannini, il CNI ha richiesto al MIUR di
rivedere il contenuto della circolare del MIUR 6 giugno 2012,
prot. n. 2100 avente ad oggetto "Esami di Stato -
Equiparazione lauree del vecchio ordinamento con le lauree
specialistiche e magistrali" che avrebbe introdotto una non
consentita equiparazione tra titoli di studio previsti ai fini dei
pubblici concorsi e titoli accademici validi ai fini
dell'ammissione agli esami di Stato.
La Circolare del MIUR prevedeva, infatti, l'equiparazione della
laurea in Architettura V.O. alla laurea specialistica di nuovo
conio in Architettura e Ingegneria edile (classe 4/S), in contrasto
con le disposizioni di legge. Secondo il CNI), il contenuto della
circolare non sarebbe pertinente in quanto "le equipollenze dei
titoli di studio devono essere espressamente previste da una
disposizione di legge (quindi, si definiscono tipiche e nominate)
non potendo essere estese in via analogica. Pertanto, avendo il
D.M. 5 maggio 2004, e successivamente il D.M. 9 luglio 2009,
sancito la parificazione dei percorsi formativi di Architetto e di
Ingegnere edile (vecchio ordinamento) soltanto in ordine
all'accesso ai concorsi pubblici, tale equiparazione non può
ritenersi operante ai fini dell'ammissione agli esami di
abilitazione professionale".
Poiché l'attestazione dell'esame di Stato da parte di un Ateneo
appare atto vincolante nei confronti dei Consigli degli Ordini
territorialmente competenti, in presenza di una domanda di
iscrizione all'Albo, il CNI ha chiesto al MIUR di riconsiderare i
contenuti della circolare e fornire corrette indicazioni alle
Università, affinché sia adottato, da parte di tutte le
Amministrazioni coinvolte, un comportamento uniforme e conforme
alle leggi di settore.
Chi volesse maggiori dettagli, può scaricare il documento integrale
presentato al MIUR (documento CNI ) ed, in particolare,
leggere il cap. 2 a pagina 18 relativo proprio alla "Richiesta
di intervento in ordine al contenuto della circolare MIUR n. 2100
del 6 giugno 2012 e all'ammissibilità dei laureati in Architettura
vecchio ordinamento a sostenere l'esame di Stato per l'abilitazione
alla professione di Ingegnere e alla conseguente iscrizione nel
relativo albo".
Da Palermo è tutto. Buon Week end!
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