Riforma Professioni, in 650 mila a favore delle società tra professionisti
16/01/2013
"Il Governo tenga fede all'impegno di rendere possibili le
Società tra Professionisti, senza rimandare al prossimo Esecutivo
l'onere della loro regolamentazione. Ai professionisti italiani
sono indispensabili, subito, strumenti che permettano
l'aggregazione, l'interdisciplinarietà, la sinergia per affrontare
un mercato sempre più difficile e complesso: sarebbe una beffa che
proprio questo Governo, tanto impegnato a modernizzare la struttura
del Paese, limitasse l' impegno dei professionisti italiani a
innovare il loro modo di operare".
È questo l'appello che i Consigli Nazionali degli Architetti, Chimici, Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Geologi, Geometri, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Tecnologi alimentari, rivolgono al Governo affinché vari con urgenza i regolamenti di attuazione delle Società tra professionisti.
Per quasi 650 mila professionisti, considerata la condizione di pesante crisi del mercato, l'istituzione delle Società tra Professionisti è uno strumento urgente e indispensabile. Tra tutti i provvedimenti di riforma delle professioni, questo è l'unico che può avere una reale positiva incidenza sul lavoro, non solo perché li toglie da una condizione di inferiorità rispetto ai colleghi europei che da anni hanno la possibilità di costituire società professionali, ma anche perché è in linea con altri provvedimenti che il Governo ha adottato per favorire i giovani e le nuove attività, come le start up e le "società a 1 euro".
"Non vorremmo - concludono - che, come troppo spesso nel passato, anche questai riforma rimanga nel guado. Occorre invece, al contrario, che la regolamentazione sulle Società tra Professionisti venga deliberata dal Governo con la massima urgenza e comunque prima delle prossime elezioni politiche generali".
Comunicato congiunto Consigli Nazionali Professioni Tecniche
© Riproduzione riservata
È questo l'appello che i Consigli Nazionali degli Architetti, Chimici, Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Geologi, Geometri, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Tecnologi alimentari, rivolgono al Governo affinché vari con urgenza i regolamenti di attuazione delle Società tra professionisti.
Per quasi 650 mila professionisti, considerata la condizione di pesante crisi del mercato, l'istituzione delle Società tra Professionisti è uno strumento urgente e indispensabile. Tra tutti i provvedimenti di riforma delle professioni, questo è l'unico che può avere una reale positiva incidenza sul lavoro, non solo perché li toglie da una condizione di inferiorità rispetto ai colleghi europei che da anni hanno la possibilità di costituire società professionali, ma anche perché è in linea con altri provvedimenti che il Governo ha adottato per favorire i giovani e le nuove attività, come le start up e le "società a 1 euro".
"Non vorremmo - concludono - che, come troppo spesso nel passato, anche questai riforma rimanga nel guado. Occorre invece, al contrario, che la regolamentazione sulle Società tra Professionisti venga deliberata dal Governo con la massima urgenza e comunque prima delle prossime elezioni politiche generali".
Comunicato congiunto Consigli Nazionali Professioni Tecniche
© Riproduzione riservata